Nell’autunno del 386 Agostino lasciò l’insegnamento e si ritirò, con una piccola schiera di parenti e di amici, nella villa di uno di questi, di nome Verecondo, a Cassiciaco, nella campagna milanese. Dalla meditazione e dalle conversazioni con gli amici nacquero le sue prime opere: Contro gli Accademici, Sull’ordine, Sulla beatitudine, Soliloqui.