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Capitolo 17 - Coggle Diagram
Capitolo 17
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L’etá d’oro olandese
Dopo il riconoscimento dell’indipendenza, la Repubblica federale di Olanda si caratterizza per la tolleranza religiosa. In breve tempo diviene la maggiore potenza economica e marittima del continente.
Grazie alle Compagnie delle Indie occidentali e delle Indie orientali i mercanti olandesi conquistano il monopolio dei traffici commerciali con l’Asia e l’Africa.
In patria si sviluppano il settore manifatturiero, la cantieristica e l’agricoltura, con la bonifica di territori sottratti al mare.
La Guerra dei trent’anni
Dopo la pace di Augusta (1555), anche in Germania inizia a diffondersi il calvinismo.
I protestanti formano l’Unione evangelica a cui si contrappone la Lega cattolica, sostenuta da Massimiliano di Baviera e dagli Asburgo.
La situazione dell’ Impero asburgico diventa più complicato quando, nel 1617, sale al trono di Boemia il cattolico Ferdinando d’ Asburgo, animato da un forte spirito controriformistico. Le sue persecuzioni contro i protestanti provocano l’episodio della “defenestrazione di Praga”, che dà il via alla Guerra dei trent’anni.
La prima fase del conflitto è detta boema: la battaglia della Montagna Bianca segna il ritorno del cattolicesimo in Boemia.
Nella fase danese Cristiano di Danimarca attacca l’ Impero, ma il generale imperiale Wallenstein invade la Danimarca. Dopo la pace di Lubecca, l’imperatore emana l’Egitto di restituzione a danno dei protestanti.
Nella fase svedese Gustavo Adolfo di Svezia entra in guerra contro l’Impero, ma, dopo una serie di vittorie, muore nella battaglia di Lützen.
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L’ultima fase è detta francese: la Francia entra in guerra e, in seguito alle grandi vittorie nelle battaglie della Dune e di Rocroi, l’imperatore stipula la pace di Westfalia.
La Francia di Richelieu
Alla morte di Enrico IV , il Paese è affidato alla reggenza di Maria de’ Medici.
Nel 1624 il giovane Luigi XIII affida la carica di primo ministro al cardinale Richelieu, la cui politica mira al rafforzamento dell’autorità monarchica.
Egli attacca gli ugonotti e concede loro una “pace di grazia” che, li priva dei diritti civili e politici; applica gli stessi principi di accentramento e repressione anche nei confronti dell’aristocrazia e impone una pesante politica fiscale che, tra il 1625 e il 1640, provoca varie rivolte popolari.
In politica estera di contrappone ai tentativi di egemonia degli Asbrugo e dà impulso al commercio marittimo, con compagnie privilegiate e una nuova penetrazione coloniale (Africa, Canada, Antille)