Nel 1890, Morris dette vita anche a una tipografia, la Kelmscott Press, che rivolse la sua attenzione al libro d’arte. Dalla tipografia di Morris, infatti, proviene la più pregevole edizione dell’ opera omnia di Geoffrey Chaucer, le cui pagine, disegnate da Edward Burne Jones, rimangono la più preziosa testimonianza della grafica inglese applicata dall’editoria della fine del diciannovesimo secolo.