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dalla crescita alla crisi, Crisi agricola,carestie e guerre, La peste…
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Crisi agricola,carestie e guerre
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Innanzitutto furono dei cambiamenti nel clima: quegli anni infatti gli inverni divennero molto rigidi, improvvise gelate che causavano gravi danni alle coltivazioni, e le piogge divennero particolarmente violente provocando alluvioni e frane.
La produttività delle campagne diminuì a causa di queste condizioni sfavorevoli per l'agricoltura. Nei tre secoli precedenti la crescita della produzione agricola era stata ottenuta grazie all'aumento delle aree coltivate, nel basso medioevo i terreni più produttivi erano ormai esauriti e i contadini erano costretti a coltivare anche quelli meno fertili.
Molti terreni non potevano essere coltivati: -alcuni dovevano essere destinati al pascolo - altri erano occupati dalle foreste -altre aree erano paludose e per bonificarle sarebbe stato necessario impiegare la forza lavoro di molti uomini e risorse economiche
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Peste e antisemitismo
L'Europa era del tutto impreparata ad affrontare la rapidissima diffusione di questa malattia sconosciuta, in cui la medicina del tempo non offriva rimedi.
La peste sconvolse profondamente la società dell'epoca che reagì in modo irrazionale e violento. Si affermo infatti l'idea che l'epidemia fosse una punizione divina. Nacquero movimenti fanatici come quello dei flagellanti che attraversano le città e le campagne percuotendosi a sangue per purificare gli altri da peccati.
Le maggiori violenze colpirono gli ebrei, ritenuti responsabili di un complotto che mirava a distruggere la società cristiana. Gli episodi di un antisemitismo più sanguinosi avvennero nel 1348 a Tolone e Barcellona dove gli ebrei furono uccisi a centinaia.
I primi ospedali
Nel XII-XIII secolo, la Chiesa iniziò a costruire i primi ospedali. Divennero numerosi ma ben diversi da quelli di oggi. Erano stipati in due o più per letto, a meno che fossero gravi, e il "personale" non era composto da medici e infermieri, ma dai religiosi e dai loro aiutanti.
I chirurghi erano temuti per i loro metodi brutali. Per operare usavano un ferro rovente, intorno al 1270 Guglielmo da Saliceto introdusse l'uso del bisturi. Per addormentare il paziente si faceva annusare una spugna imbevuta di sostanza soporifere .
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Le epidemie
Il termine "epidemia" deriva dall'unione delle parole greche epì e demos, indica qualcosa che è "in mezzo al popolo" un'epidemia si verifica quando una malattia si diffonde rapidamente fino a colpire un numero di persone in territorio più o meno vasto.
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Il tumulto dei ciompi
Nel 1378 a Firenze esplose il cosiddetto tumulto dei ciompi. I ciompi erano i lavoratori che svolgevano i mestieri più umili in particolare quelli dell'arte della lana. con il calo della produzione tessile infatti si erano ridotti sia il salario sia il numero dei lavoratori. Fu così che i ciompi guidati da Michele di Lando si ribellarono non chiedevano solo un aumento del salario e migliori condizioni di lavoro ma anche di partecipare al governò della città con propri rappresentanti.
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La produzione agricola risentì di questi cambiamenti: i raccolti diminuirono e non furono più sufficienti a sfamare. Scoppiarono quindi gravi carestie dell'epoca parlano di popolazioni costrette a cibarsi di piante non commestibili, di radici e cortecce degli alberi, persino di carogne di animali. In tutta Europa aumentò la mortalità e la popolazione cominciò a diminuire.
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