L'epistolario di Machiavelli, in particolare le lettere indirizzate a Francesco Vettori e Francesco Guicciardini, è di grande importanza perché offre una visione delle opinioni e dei giudizi politici dell'autore, permettendo di comprendere anche la sua dimensione psicologica e morale. Le lettere di Machiavelli superano i limiti della tradizionale epistola umanistica, poiché non sono destinate a una pubblica lettura. Grazie al linguaggio semplice e quotidiano, emerge un'analisi immediata dei momenti descritti. Un esempio notevole è la lettera a Francesco Vettori del 10 dicembre 1513, dove Machiavelli racconta della sua vita in esilio e annuncia di aver composto Il Principe, un'opera che stava correggendo in quel periodo.