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Alessandro Manzoni - Coggle Diagram
Alessandro Manzoni
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gli ultimi anni:
1830: nasce la decima figlia ma dopo 3 anni muore sia lei che la moglie; questo evento lo distrugge emotivamente
1837: si risposa con Teresa Borri e inizia la revisione de I promessi sposi, partecipa anche alle 5 giornate di Milano e appoggia l'unità d'Italia
1861: viene nominato senatore e vive gli ultimi anni della sua vita allo studio della lingua italiana
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LE OPERE:
primo '800: le opere riflettono le influenze neoclassiche e giacobine; poemetto in terzine "Del trionfo della libertà" per lodare la rivoluzione francese e criticare il papato, va contro la tirannia
conversione religiosa: Manzoni abbandona lo stile della produzione giovanile e procede verso una poesia cattolica
sostituisce la lirica soggettiva tipica del romanticismo con riflessioni di fede universali, rinunciando alle forme neoclassiche
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successivamente si concentra sulle tragedie e affronta temi come virtù, ingiustizia e sofferenza
non intende emozionare, ma stimolare il pubblico ad una conoscenza critica sugli eventi storici e morali
I GRANDI TEMI:
Parigi: idee illuministe attraverso il circolo degli ideologues che lo influenzano profondamente mostrandogli una visione liberale e critica verso l'autoritarismo
con la conversione al cattolicesimo Manzoni non ebbe una rottura con l'illuminismo infatti rimase fedele agli ideali di libertà, uguaglianza e giustizia
La sua fede non esclude l’uso critico della ragione e il suo impegno per una letteratura utile e morale rimane centrale.
nasce a Milano nel 1785, era figlio di Giulia Beccaria (figlia di cesare Beccaria) e di Pietro Manzoni che lo riconobbe come figlio
cresce in collegio, ma soffrì per l'educazione ricevuta che lo portò ad avvicinarsi a idee giacobine; su questo scrisse il poemetto Del trionfo della Libertà
Manzoni si ispirò anche ad altri autori come Parigi, Alfieri, Ugo Foscolo e Vincenzo Monti
tra il 1805 e il 1806 si stabilì a Parigi con la madre, dove conobbe Claude Fauriel, che lo ha introdotto nei circoli intellettuali della città
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1816: inizia a lavorare alla tragedia Il conte di Carmagnola, anche se lui voleva tornare a Parigi gli ostacoli familiari, il timore di Luigi Tosi, e il rifiuto del passaporto glie lo impediscono
dopo una crisi, scrive l'inno La Pentecoste e le Osservazioni sulla morale cattolica
1819: torna a Parigi con la famiglia e scrive Lettere al Signor Chauvet dove discute sul genere tragico
torna a Milano e scrive la tragedia Adelchi e si appassiona ai moti piemontesi cui dedica l'ode Marzo 1821
luglio 1821: scrive l'ode 5 Maggio dopo la morte di Napoleone e contemporaneamente lavora a I promessi sposi
1827: pubblica il romanzo che ha un enorme successo e nello stesso anno conosce Leopardi, Viesseux e Pietro Giordani