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KANT - Coggle Diagram
KANT
Diventare Kantius
Immanuel Kant iniziò la sua formazione al Collegium Fridericianum, istituto fondato nel 1698 da Theodor Gehr.
La scuola, originariamente privata, divenne pubblica per fornire istruzione anche ai bambini più poveri.
Kant cominciò i suoi studi all'età di 8 anni, affrontando un rigido programma scolastico che prevedeva 7 ore di lezione al giorno, dalle 7 del mattino fino al pomeriggio.
Le materie principali includevano religione, latino, greco e matematica, con particolare attenzione agli studi classici.
L'orario scolastico era così intenso che lasciava poco spazio per lo studio delle scienze naturali o della letteratura moderna.
Nonostante l'impegno richiesto, Kant non eccelleva particolarmente, anzi, era descritto come distratto e smemorato.
L’esperienza al Collegium Fridericianum, nonostante le sue difficoltà e le rigide regole, costituì il primo passo verso la sua formazione di un pensatore che avrebbe influenzato profondamente la filosofia occidentale.
Il Professore
Kant, come insegnante, era descritto dal suo allievo J.G. Herder come un maestro che sapeva combinare vivacità e profondità, mantenendo costante curiosità e impegno nel pensare da sé.
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Kant era noto per il suo metodo educativo basato sulla formazione dell'uomo intelligente prima ancora di quello ragionevole, per poi arrivare all'uomo dotto.
Il suo obiettivo non era semplicemente trasmettere nozioni, ma educare l'individuo a pensare autonomamente e a vivere consapevolmente all'interno della società.
Kant riteneva importante formare uomini dotati di pensiero critico, che sapessero affrontare le complessità del mondo.
Alla sua epoca, il filosofo rimase una figura di riferimento non solo per il suo pensiero, ma anche per il suo stile educativo.
Kant fu profondamente colpito dall'epidemia di suicidi causata dalla diffusione del romanzo "I dolori del giovane Werther" di Goethe, ma Kant propose un metodo differente per risolvere il problema: la lotta contro il suicidio non doveva passare dalla censura, ma dall'educazione.
Respirare con il naso
Descrive l'importanza delle passeggiate quotidiane di Kant e altri aspetti della sua vita metodica e disciplinata.
Kant seguiva una routine rigidamente regolata. Alle cinque in punto, smetteva ogni attività e iniziava la sua celebre passeggiata, un'attività fondamentale per il suo benessere fisico e mentale.
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Altro rito importante nella vita di Kant era il pranzo nella quale partecipava a pranzi con un massimo di nove persone, dove si discuteva principalmente di scienza, filosofia e politica, evitando argomenti banali o troppo personali.
Nonostante la pioggia o le difficoltà di salute, Kant non rinunciava a questo momento essenziale per il suo equilibrio
Un punto cruciale dell'articolo è la riflessione sull'importanza del respirare attraverso il naso, collegato a una visione più generale di cura del corpo e dello spirito.
Kant credeva che respirare con il naso durante le sue camminate fosse un modo efficace per prevenire malattie e favorire la concentrazione.
Fobie, massime e rituali
Esplora il profilo psicologico di Immanuel Kant, analizzando le sue abitudini ossessive, paure e rituali quotidiani alla luce della psicoanalisi.
Kant venne cresciuto con un forte senso del dovere e della moralità, inculcato soprattutto dal padre, che esigeva onestà, e dalla madre, che lo educava alla santità.
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Lo psicologo Stefano Caracciolo descrive Kant come un individuo con un Super-io molto rigido, il che lo portava a un'estrema disciplina e autocontrollo.
Questa rigidità si manifestava nelle sue abitudini quotidiane, come la passeggiata sempre alla stessa ora, la cura maniacale per la propria salute e le regole inflessibili.
Kant sviluppò una paura ossessiva della malattia e della morte, che lo portava a cercare il controllo assoluto sul proprio corpo e sull'ambiente.
Ad esempio, era ossessionato dalla respirazione corretta e dalla necessità di evitare l'umidità, che temeva potesse danneggiare la sua salute.
Kant aveva una vera fobia per la sudorazione, che considerava un segno di perdita di controllo sul proprio corpo. Questo terrore era legato alla sua paura di esporsi al freddo e ammalarsi.
Gli amici, i parenti, le donne
Descrive la vita sociale e affettiva di Immanuel Kant, caratterizzata da una profonda diffidenza verso legami emotivi intensi, soprattutto con le donne.
Kant, noto per la sua ossessione per il controllo delle emozioni, evitava rapporti troppo coinvolgenti.
Nonostante ciò, aveva relazioni di amicizia formale e intellettuale con diverse persone, tra cui Joseph Green e Johann Kaufmann, con cui condivideva discussioni filosofiche e momenti di convivialità.
Kant trattava i suoi amici con grande delicatezza, dimostrando attenzione alle loro difficoltà, specialmente quando soffrivano fisicamente o moralmente.
Kant non si legò mai a una donna, né sentimentalmente né matrimonialmente.
Nonostante ciò, ebbe rapporti distaccati con le figure femminili della sua famiglia, come la madre e le sorelle, che ricordava con affetto ma senza intimità.
L'articolo tocca brevemente il rapporto con i suoi parenti, in particolare con la madre, che Kant rispettava profondamente.