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PAPILLOMAVIRUS - Coggle Diagram
PAPILLOMAVIRUS
- Papillomaviridae
→ famiglia
- virus nudi
- capside a simmetria icosaedrica
→ composto da proteine L1 e L2
- genoma a DNA doppio filamento circolare
generi
- i papillomavirus si distinguono in base alla caratteristiche deel genoma in diversi generi
- si distinguono:
- ⍺-papillomavirus
→ presentano affinità per le mucose e generano infezioni benigne o maligne
- ß-papillomavirus
→ presentano affinità per i tessuti cutanei e generano lesioni benigne
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presentano:
- specie-specificità
- elevata affinità per:
- epiteli mucosali
- epiteli cutanei
- genera infezioni persistenti
- tale virus induce:
- ciclo produttivo
→ nella cell permissiva
(cell superficiali epidermide)
- ciclo trasformante
→ nella cell NON permissiva
(cell basali)
-
genoma a doppio filamento circolare
è costituito da:
- gene L-1
→ codifica per la proteina capsidica magg (proteina L-1)
- gene L-2
→ codifica per la proteina capsidica min (proteina L-2)
- geni
→ codificano per le proteine funzionali
E1, E2, E3, E5, E6, E7
-
-
E1, E2, E3, E5, E6, E7
- E1 ed E2
→ si associano al genoma e deteminano la fomaz della bolla replicativa
- E2
→ inoltre ha altri 2 ruoli:
- crea un rapporto di persistenza con la cell infetta fungendo da ponte tra il genoma virale e il genoma cell
- regola espressione di E6 ed E7
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- E6 ed E7
= proteine oncogene
→ inducono iperproliferazione cell legando dei promotori
il ruolo oncogeno risiede in:
- E6
→ lega p53 inibendo il controllo del genoma virale
- E7
→ lega la proteina Rb inibendo il controllo del ciclo cell
- E5
→ è un induttore della proliferaz cellulare attivando rec cell che portano alla produz di fattori di crescita
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PATOGENESI
1. nelle cell BASALI
- il virus penetra la cute tramite lesioni o tagli
- così raggiunge direttamente gli strati basali:
- nelle cell basali
= sensibili ma NON pienam permissive
- avvia un ciclo TRASFORMANTE, che consiste nell'espressione di E6 ed E7, e quindi nell'indurre a proliferazione tali cell
- in modo da aumentare il numero di cell infette
1. nelle cell SUPERFICIALI
- via via che le cell basali maturano e risalgono gli strati dell'epidermide divengono sempre più permissive per il virus
- così esso avvia adesso un ciclo PRODUTTIVO che consiste nell'espressione di E1, E2, E4 ed E5
- raggiunti gli strati più superficiali (ormai le cell sono pienamente permissive) il così virus esprime L1 ed L2 in modo da assemblare il capside virale e rilasciare nuovi virioni che vadano ad infettare altre cell
- le lesioni sono l'espressione del danno cellulare indotto dal virus
- in base al tessuto colpito dalla lesione si distinguono:
- verruca (benigna)
nelle cell cheratinizzate
→ rappresenta la manifestazione clinica dell'infezione cutanea
è un iperproliferaz e quindi un'ispessimento dello strato cutaneo
.
- condiloma = papilloma (benigna)
nella mucosa
→ rappresenta la manifestazione clinica dell'infezione mucosale
è un iperproliferaz dello strato cutaneo
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lesione maligna
coilocitosi
- se l''infezione interessa la mucosa genitale, l'ano e la mucosa buccale e faringea
- le cell infettate possono andar incontro ad una modifica della morfologia detta coilocitosi la quale rappresenta dunque la presenza di una lesione maligna
- prendono dunque il nome di coilociti
→ caratterizzati da vacuoli attorno al nucleo e a modifiche del citoplasma, e morfologia rotondeggiante
0.16% dei casi
- circa 1milione di persone si infettano
- 100.000 presenteranno una alterazione della mucosa
- 8.000 avranno un carcinoma in situ
- 1.600 svilupperanno carcinoma al collo dell'utero
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Lez 19 pag 9
RUOLO ONCOGENO
di HPV
iperespressione E6 ed E7
- l'acquisizione di un ruolo oncogeno si verifica nel momento in cui HPV infetta una cell sensibile ma NON permissiva (es. epiteli di transizione)
- si crea infatti un rapporto di persistenza che sottopone a stress la cell infettata
- ciò porta ad una rottura sia del genoma virale che del genoma cell
- questa rottura nel genoma virale avviene a livello del gene E2
- l'alteraz di E2 porta ad una mancata regolaz di E6 ed E7
- iperespressione di E6 ed E7
induce aumento della proliferazione cell
- questa condizione di iperproliferazione aumenta la probabilità di insorgenza di patologie neoplastiche
200 genotipi
- esistono tanti genotipi di questo virus suddivisi in:
- genotipi ad alto rischio
→ HBV16 e HBV18
- genotipi a basso rischio
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DIAGNOSI
- HPV TEST
ricerca del genoma
- consiste nella ricerca deel genoma virale all'interno delle cell umane
- tramite osservazione del campione biologico prelevato dalla zona di cui si sospetta l'infezione
(infatti si tratta di una infezione localizzata)
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- dai 25 anni l' HPV test si esegue ogni 3 anni
- se risulta positivo allora si esegue il Pap-Test
.
- si esegue HPV test su mucosa uretrale e secrezione dei genitali est
- PAP TEST
esame citologico
- questo esame consente di rilevare la presenza di coilociti nella mucosa della cervice uterina
- ed è in grado di discriminare il grado di alteraz morfologica
- nel caso in cui il Pap-test risulti positivo allora di passa ad un esame detto colposcopia
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VACCINO-PROFILASSI
- il vaccino contiene 2 genotipi virali (16 e 18) che sono i genotipi oncogeni per eccellenza
- contiene il gene che codifica per le proteine L1
vaccino adiuvato quadrivalente
- contiene 4 genotipi (16 - 18, 6 - 11)
- NON oncogeni ma collegati alla papillomatosi genitale, frequente negli uomini
ultimo vaccino
- contiene 9 genotipi