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FREUD (1) - Coggle Diagram
FREUD (1)
FASE DI ACCOMODAMENTO TEORICO
principio di realtà (nasce da un'accusa di Adler di non dare valore ai fattori di realtà): nasce da uno stato psichico di quiete che successivamente viene turbato da bisogni interni -> capacità di riconoscere e adattarsi alle condizioni del mondo esterno. Sotto l'influenza del principio di realtà, la psiche impara a posticipare la gratificazione immediata dei desideri, prendendo in considerazione le limitazioni, le regole sociali e le possibili conseguenze negative -> non elimina i desideri o le pulsioni, ma li regola, cercando modi più realistici e accettabili per soddisfarli
ruolo realtà determinante nella distinzione tra disordini: nevrotici [l’Io risponde alle richieste intollerabili dell’Es rinnegandole (rimozione)], psicotici (Io ripudia la realtà che fa all’Io richieste inaccettabili)
cambiamento nell’approccio rispetto a natura delle pulsioni e principio di costanza: Inizialmente p. di costanza e p. di piacere sono identici -> principio del piacere non risulta più essere legato ad una dimensione quantitativa ma qualitativa, principio di costanza identificato nel principio del nirvana (che regola l’istinto di morte)
Narcisismo: stadio intermedio tra autoerotismo e amore oggettuale -> investimento libidico originario dell’io L’Io riesce a “catturare” energia da altri oggetti usandola per perseguire le proprie mete
prima teoria dell'affetto: qualità dell’affetto è in relazione a sentimenti piacevoli o spiacevoli. L’incompatibilità con la massa di idee dominanti produce un affetto spiacevole e quindi il conflitto, la rimozione, la genesi dei sintomi nevrotici
evoluzione del modello strutturale:
interpretazione dei sogni: modello topico di Inconscio, Preconscio, Conscio
Precisazioni su due principi dell’accadere psichico: Principio di realtà come modifica dell’originario Principio di piacere -> scarica pulsionale sia rinviata fino al momento in cui essa trova un oggetto appropriato verso cui dirigersi
introduzione al narcisismo: . L’io ha una riserva di energia libidica che può indirizzare nella formazione dell’Ideale dell’Io -> massa di idee dominanti diventa l’ideale dell’Io
lutto e melanconia: Quando si perde un oggetto amato, l'energia emotiva (libido) può essere ritirata e concentrata sull'Io (narcisismo secondario) invece di essere investita in nuovi oggetti -> Questo porta a un'Identificazione dell'Io con l'oggetto perduto, influenzando la struttura psichica, soprattutto in contesti patologici
l'io e l'es: Nuova struttura tripartita della mente, Es, Io, Super io -> nuovi concetti ex. complesso di edipo, identificazione processo di alterazione dell'io
ORIGINE DELLA PULSIONE E DELLA RIMOZIONE
TEORIZZAZIONE PSICOANALITICA (3 fasi successive)
1) Da breur (1880) al 1905: concetti di affetto e difesa (non c’è ancora la pulsione)
2) 1905-1910: abbandono della teoria della seduzione (trauma è quello che tu senti e vivi come tale)
3) Dal 1911: integrazione di concetti relazionali nella struttura stabile del modello delle pulsioni
la teoria cambia nel tempo: è la teoria che deve seguire la pratica clinica
PERCORSO STORICO FINO A PULSIONE:
1) studi sull'isteria: freud non parla ancora di pulsione ma di AFFETTO (quantità psichica di energia)
insorge dal rapporto con gli altri (relazione) e con stati mentali interni di peso considerevole -> evento che va scaricato (turba, produce squilibrio) -> principio di costanza (organismo livello energetico omeostatico -> se c'è sovraccarico sta male)
scarico affetto = benessere; non scarico= possibile insorgenza patologia (nevrosi)
2) interpretazione dei sogni: passaggio da affetto a DESIDERIO (forma che mette in moto l'apparato psichico) -> si desidera qualcosa che manca -> mancanza aziona una tensione interna che muove all'azione (principio di costanza)
alcuni desideri vengono rimossi (proibiti) → allontanati dalla possibilità di tramutarsi in azione e allontanato anche dalla coscienza, come se non l’avessi mai concepito (desideri considerati pericolosi o riprovevoli)
Rimossi nell’inconscio, i desideri spingono per emergere ed essere soddisfatti, ma non potendo affiorare alla coscienza, trovano altre strade = sintomo, sogno -> sintomo è linguaggio: paziente si attacca al sintomo perché è l’unica via per soddisfare il desiderio e riuscire a vivere in equilibrio
3) 3 saggi sulla teoria sessuale: PULSIONE (fonte di energia che attiva dell'apparato psichico) -> tensione che nasce dal corpo e diventa pensiero
caratteristiche: fonte (processo di eccitazione di un organo, origine organica ex.suzione-bocca); meta da raggiungere (abolizione stimolo organico) (principio di costanza) (ex. seno materno); meta sessuale [stimolo interno (desiderio di provare piacere) viene sostituito da uno esterno (zona erogena) in grado di soddisfare la stimolazione dando piacere]
inizialmente due tipi di pulsioni originarie (pulsione di autoconservazione [sopravvivenza] e pulsioni sessuali) -> in seguito anche pulsioni aggressive (di morte): contro-forza che si oppone alla pulsione libidica (modello duale)
RIMOZIONE (PERCORSO STORICO)
1) studi sull'isteria -> rimozione: serie di idee che vengono rilegate all'inconscio xk ritenute incompatibili con massa di idee dominanti (idee giuste di come dovremmo/vorremmo essere) (quella che poi verrà chiamata IO) -> xk se arrivasse avrebbe potere disgregativo (troppa paura, dolore, vergogna) -> difesa psicologica
3) 3 saggi sulla teoria sessuale -> rimozione organica integrato da osservazioni cliniche: impulsi allontanati (rimossi) xk sorgono da zone erogene (istinti di autoconservazione reputano dannoso quell'impulso [soggetto deve adeguarsi alla società]) -> senso di colpa, vergogna, disgusto -> obiettivo psicoanalisi: scoprire sessualità proibita dietro alla rimozione
2) lettera a Fliess -> rimozione organica:non è più una difesa meramente psicologica, ma organica (sessuale) -> Disgusto, vergogna, ripugnanza, ecc. sono elementi fisici che provo rispetto alla rimozione
OGGETTO E RELAZIONI OGGETTUALI
OGGETTO
in freud cambia il ruolo dell'oggetto: teoria affetto (oggetto non compare, e neanche pulsione), interpretazione dei sogni (meta/il desiderio è il ristabilimento delle condizioni che in passato portavano soddisfazione, desiderio non è essenzialmente connesso all'oggetto, ma lo è a livello endogeno), 3 saggi sulla teoria sessuale (oggetto sessuale)
caratteristiche: elemento variabile della pulsione, non è originariamente collegato ad essa (ma le è assegnato in quanto rende possibile il suo soddisfacimento), può mutare, se la pulsione è specifica anche l'oggetto sarà determinato in maniera specifica
fondamentale ruolo nel concetto di pulsione: elemento + variabile della pulsione senza cui non può esserci espressione di domanda pulsionale
RELAZIONI OGGETTUALI
formazione dell'oggetto
All’inizio della vita non è ancora presente la pulsione sessuale come forza motivante unificata/organizzata -> bambino ha pulsioni parziali che operano indipendentemente (ex.seno)
In seguito pulsioni parziali vengono indirizzate fuori dal corpo del bambino (abbandono graduale dell’autoerotismo), attraverso la relazione con la pulsione di autoconservazione --> Bambino ha esperienze di soddisfazione o frustrazione -> bambino si forma un’immagine di che cosa è uguale alla soddisfazione associandola alle condizioni che l’hanno consentita ->si forma cosi l’oggetto
La formazione dell’oggetto globale si ha per l’integrazione delle diverse correnti di impulsi infantili in una singola corrente di sessualità genitale -> in questo modo soggetto crescerà armonicamente ovvero dotato delle capacità di stabilire relazioni armoniche con altri (intesi come oggetti globali non parziali)
concetto di amore: amore (investimento oggettuale da parte di pulsioni sessuali per ottenere soddisfazione sessuale), Amore duraturo (garantisce la famiglia e quindi la società/civiltà, sopravvivenza della specie) (si ripresenta anche in seguito al soddisfacimento organico che segue il rapporto sessuale -> è legato alla capacità di sublimazione che conduce ad avere relazioni affettuose)
modelli:
pulsionale: Evoluzione del soggetto si dice conclusa quando le pulsioni parziali e le zone erogene infantili sono poste sotto il primato dei genitali -> oggetto è la creazione delle pulsioni, xciò le relazioni oggettuali sono in funzione delle stesse pulsioni
relazionale: la conquista di relazioni con un oggetto globale viene concettualizzata come una percezione dell’altro e di sé come qualcosa di non scisso ma unitario (unità che è l’immagine della persona reale )
RELAZIONI OGGETTUALI NELLO SPECIFICO
Freud comprende che gli “oggetti” di cui i pz parlano possono non corrispondere in modo univoco alle persone reali del mondo esterno-> persone interagiscono non solo con un oggetto reale, ma anche con un oggetto interno (rappresentazione psichica di una persona che ha il potere di influire sugli stati psichici del soggetto e sulle sue reazioni comportamentali) (condividono parte delle caratteristiche delle persone reali) -> scambi con gli altri lasciano il segno nel soggetto (vengono “internalizzati” e modellano i successivi atteggiamenti, reazioni, percezioni)
relazioni oggettuali e sviluppo del sè
relazioni oggettuali: si riferiscono alla natura del mondo interno delle rappresentazioni, alla natura delle diverse rappresentazioni del Sé e dell’oggetto, e alla loro interazione dinamica e affettiva
oggetto: si riferisce al modo in cui viene costruita dal bambino molto piccolo l’immagine mentale della persona più importante che si occupa di lui --> “immagini” mentali sono costruite da un bambino con ridotte capacità cognitive e con meccanismi mentali primitivi
quindi: bambino, attraverso le proprie esperienze interpersonali, crea internamente una metafora dell’”altro” -> Questa, a sua volta, modella la percezione e le aspettative del bambino stesso nei confronti dell’ambiente e il suo modo di comportarsi
evoluzione: sana (organizzazioni più primitive sono oggetto di rimozione; compaiono nelle fantasie, nei sogni, nelle produzioni artistiche), sviluppo patologico del sè (nell’individuo appaiano alcune di queste organizzazioni primitive; esperite dal soggetto come reali)
teoria delle relazioni oggettuali: si riferisce allora ai tentativi (all’interno della psicoanalisi) di dare risposta a questi interrogativi, partendo dalla constatazione che le persone vivono costantemente le dimensioni del mondo interno e di quello esterno in modo molto diverso e soggettivo --> • insieme di teorie o aspetti teorici che riguardano lo studio delle relazioni tra persone esterne reali e immagini e residui interni di relazioni con esse
interrogativi: rappresentano un individuo totale o parziale?, Una relazione con una persona o parte di essa?, Con quale meccanismo vengono introiettate?, In quali circostanze si attivano?, Ci sono diversi tipi di oggetti interni?