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Uno spazio in cui vivere:, Il rito dei faciali:, Il mondo sotterraneo era…

- - - - Per questo motivo vennero celebrati rituali chiamti: "Effatio e Liberatio", che servivano a purgare lo spazio cittadino da ogni influenza nefasta
- - - - La cerchia interna, che costituiva l'ubs, doveva essere preservata in termini di purezza religiosa
        
        la citta era:
        
        interdetta pure all'esercito
        
        Per entrare in città doveva prima purificarsi
        
        interdetta agli stranieri
        
        stabilito dalla legge delle XII tavole
      - nel foro cittadino era anche presente un fuoco perenne da cui tutti i cittadini attingevano per accendere il proprio
        
        simile al fuoco di casa nell'india vedica
- - - - Il rituale terminava con un banchetto e veniva poi recitata una preghiera di ringraziamento.
        
        Tutti i presenti riconoscevano i loro confini territoriali con un giuramento solenne
        
        se qualcuno arando avesse scalzato i cippi, usati come segna confine per gli appezzamenti agricoli, sarebbe stato severamente punito
- - - - portavano regali e ai piedi dell'altare dei Lari depositavano un giogo spezzato, dolci, matasse di lana e bambole raffiguranti i membri di ogni famiglia
        
        Era il fattore del podere a celebrare il sacrificio. Gli schiavi ricevevano doppia razione di vino e partecipavano a un banchetto insieme al loro padrone. Venivano quindi associati in un medesimo rito, cosa affatto scontata per l'epoca
    - - che cercherà di impedire la celebrazione della festa anche se non in maniera definitiva, per via del grande spirito tradizionalista
- - - - elemento cruciale del rituale erano le fave nere che sembrava fossero in grado di scacciare questi spiriti
  - - - presente pure nel "Tigillum Sororium", luogo di purificazione e di addestramento di soldati