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TECNICHE DI SICUREZZA IN LAB - Coggle Diagram
TECNICHE DI SICUREZZA IN LAB
NORME GENERALI
I RESPONSABILI DEL LABORATORIO HANNO UN RUOLO FONDAMENTALE NELL’ADDESTRAMENTO ALLA BUONA PRATICA DI LABORATORIO DEL PERSONALE DA LORO DIPENDENTE
IL PREPOSTO ALLA SICUREZZA DEL LABORATORIO PUÒ ESSERE DI AIUTO NELL’ADDESTRAMENTO E NELLA MESSA A PUNTO DI DOCUMENTAZIONE O DI MATERIALE INFORMATIVO ED ESPLICATIVO.
QUINDI, UN PERSONALE CONSAPEVOLE DELL’IMPORTANZA DELLA SICUREZZA E BENE,INFORMATO SUL RICONOSCIMENTO E ILCONTROLLO DEI RISCHI È FONDAMENTALE PER LA PREVENZIONE DELLE INFEZIONI CHE SI POSSONO CONTRARRE IN LABORATORIO,
DEGLI INCIDENTI O DEI PROBLEMI CHE SI POSSONO DETERMINARE.
AI LAVORATORI DEVONO ESSERE FATTI CONOSCERE IL COMPENDIO DELLE PRATICHE, I PROTOCOLLI, LE PROCEDURE E LE LINEE GUIDA VIGENTI,
INCLUSO IL MANUALE DI SICUREZZA O OPERATIVO.
ERRORI UMANI E CAPACITÀ TECNICHE INADEGUATE POSSONO COMPROMETTERE LE MIGLIORI MISURE DI PROTEZIONE DEL PERSONALE DI LABORATORIO.
UN PROGRAMMA DI SICUREZZA EFFICACE COMINCIA DAI DIRETTORI DEL LABORATORIO,
CHE DEVONO ASSICURARE CHE L’ADDESTRAMENTO DI BASE DEI LAVORATORI COMPRENDA LE PROCEDURE E LA BUONA PRATICA DI LABORATORIO.
L’ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE E LE ISTRUZIONI SULLE PRATICHE DA ADOTTARE IN LABORATORIO DOVREBBERO SEMPRE PRENDERE IN CONSIDERAZIONE I RISCHI ASSOCIATI A TUTTE LE ATTIVITÀ CHE VENGONO SVOLTE IN LABORATORIO, IN PARTICOLARE:
1.RISCHI DA INALAZIONE (AD ES. PRODUZIONE DI AEROSOL) NELL’USARE ANSE, STRISCIARE PIASTRE DI AGAR, PIPETTARE, EFFETTUARE STRISCI, APRIRE RECIPIENTI DI COLTURA, PRENDERE CAMPIONI DI SANGUE/SIERO, CENTRIFUGARE, ECC.;
2.RISCHI DI INGESTIONE NEL MANIPOLARE CAMPIONI, STRISCI E COLTURE;
3.RISCHI DI ESPOSIZIONE PERCUTANEA QUANDO SI USANO SIRINGHE E AGHI;
5.MANIPOLAZIONE DI SANGUE E ALTRI MATERIALI PATOLOGICI POTENZIALMENTE A RISCHIO;
6.DECONTAMINAZIONE ED ELIMINAZIONE DI MATERIALE INFETTO.
4.RISCHIO DI ESSERE MORSI E GRAFFIATI NEL LAVORO CON ANIMALI;
TRATTAMENTO DEI RIFIUTI
LA MAGGIOR PARTE DELLA VETRERIA, STRUMENTI E VESTIARIO DI LAB VERRÀ RIUTILIZZATO O RICICLATO.
LA CONDIZIONE IDEALE SAREBBE QUELLA IN CUI TUTTO IL MATERIALE INFETTO FOSSE DECONTAMINATO, AUTOCLAVATO O INCENERITO NEL LABORATORIO.
(OVVIAMENTE DIPENDE DALLE POSSIBILITÀ E DAI QUANTITATIVI DI MATERIALE)
NELL’USO QUOTIDIANO, POCO O NULLA DEL MATERIALE CONTAMINATO RICHIEDERÀ DI ESSERE PORTATO VIA DAL LABORATORIO E DISTRUTTO.
NEI LABORATORI,LA DECONTAMINAZIONE DEI RIFIUTI È STRETTAMENTE CONNESSA ALLA LORO ELIMINAZIONE FINALE.
X RIFIUTO SI DEFINISCE QUALSIASI MATERIALE DA ELIMINARE
CLASSIFICAZIONE GENERALE
• RIFIUTI DA ESUMAZIONI E DA ESTUMULAZIONI, NONCHÈ I RIFIUTI DERIVANTI DA ALTRE ATTIVITÀ CIMITERIALI. • RIFIUTI SPECIALI, PRODOTTI AL DI FUORI DELLE STRUTTURE SANITARIE, CHE COME RISCHIO RISULTANO ANALOGHI AI RIFIUTI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO.
INDICAZIONI:
DIMINUIRE LA PERICOLOSITÀ • FAVORIRE IL REIMPIEGO, IL RICICLAGGIO E IL RECUPERO DEI RIFIUTI • OTTIMIZZARNE LA RACCOLTA, IL TRASPORTO E LO SMALTIMENTO •MINIMIZZARE IL CONTATTO DI MATERIALI NON INFETTI CON POTENZIALI FONTI INFETTIVE E RIDURRE LA PRODUZIONE DI RIFIUTI A RISCHIO INFETTIVO.
RIFIUTI SANITARI NON PERICOLOSI; • RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI AI RIFIUTI URBANI; • RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI NON A RISCHIO INFETTIVO; • RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO; • RIFIUTI SANITARI CHE RICHIEDONO PARTICOLARI MODALITÀ DI SMALTIMENTO;
CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI SANITARI:
d)RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO
TUTTI I RIFIUTI CHE PROVENGONO DA AMBIENTI DI ISOLAMENTO INFETTIVO NEI QUALI SUSSISTE UN RISCHIO DI TRASMISSIONE DI INFEZIONE PER VIA AEREA, NONCHÈ DA AMBIENTI OVE SOGGIORNINO PAZIENTI IN ISOLAMENTO INFETTIVO.
RIFIUTI CHE PRESENTANO ALMENO UNA DELLE SEGUENTI CARATTERISTICHE:
PROVENGANO DA AMBIENTI DI ISOLAMENTO INFETTIVO E SIANO VENUTI A CONTATTO CON QUALSIASI LIQUIDO BIOLOGICO SECRETO OD ESCRETO DEI PAZIENTI ISOLATI;
SIANO CONTAMINATI DA SANGUE O ALTRI LIQUIDI BIOLOGICI CHE CONTENGONO SANGUE IN QUANTITÀ TALE DA RENDERLO VISIBILE
FECI O URINE, NEL CASO IN CUI SIA RAVVISATA CLINICAMENTE DAL MEDICO CHE HA IN CURA IL PAZIENTE UNA PATOLOGIA TRASMISSIBILE ATTRAVERSO TALI ESCRETI;.
c)RIFIUTI PERICOLOSI NON A RISCHIO INFETTIVO
MODALITÀ SMALTIMENTO PARAGONABILE A QUELLA PER RIFIUTI PERICOLOSI (FORMULARIO, REGISTRO CARICO/SCARICO E SMALTIMENTO CON DITTA AUTORIZZATA).
RIFIUTI DI LABORATORIO (SOLVENTI, REAGENTI, MISCELE).
DA UN PUNTO DI VISTA GIURIDICO SI TRATTA DI RIFIUTI SPECIALI.
b)RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI AI RIFIUTI URBANI
2) I RIFIUTI DERIVANTI DALL'ATTIVITÀ DI RISTORAZIONE E I RESIDUI DEI PASTI PROVENIENTI DAI REPARTI DI DEGENZA DELLE STRUTTURE SANITARIE, ESCLUSI QUELLI CHE PROVENGONO DA PAZIENTI AFFETTI DA MALATTIE INFETTIVE;
4) LA SPAZZATURA; 5) INDUMENTI E LENZUOLA MONOUSO E QUELLI DI CUI IL DETENTORE INTENDE DISFARSI
1)I RIFIUTI DERIVANTI DALLA PREPARAZIONE DEI PASTI PROVENIENTI DALLE CUCINE DELLE STRUTTURE SANITARIE;
3) VETRO, CARTA, CARTONE, PLASTICA, METALLI, IMBALLAGGI IN GENERE, MATERIALI INGOMBRANTI DA CONFERIRE NEGLI ORDINARI CIRCUITI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA, NONCHÈ ALTRI RIFIUTI NON PERICOLOSI;
6) RIFIUTI PROVENIENTI DA ATTIVITÀ DI GIARDINAGGIO 7) I GESSI ORTOPEDICI E LE BENDE
8) I RIFIUTI SANITARI A SOLO RISCHIO INFETTIVO ASSOGGETTATI A PROCEDIMENTO DI STERILIZZAZIONE A CONDIZIONE CHE LO SMALTIMENTO AVVENGA IN IMPIANTI DI INCENERIMENTO PER RIFIUTI URBANI.
a)RIFIUTI SANITARI NON PERICOLOSI
ESISTE UN FORMULARIO DI REGISTRAZIONE E NORME DI CARICO/SCARICO LO SMALTIMENTO VIENE FATTO TRAMITE DITTA AUTORIZZATA
RIFIUTI TAGLIENTI NON UTILIZZATI, CONTENITORI VUOTI DI FARMACI, SOLUZIONI PER INFUSIONE, FARMACI SCADUTI…
e)RIFIUTI SANITARI CHE RICHIEDONO PARTICOLARI SISTEMI DI GESTIONE
ORGANI E PARTI ANATOMICHE NON RICONOSCIBILI DI CUI AL PUNTO 3 DELL'ALLEGATO I AL PRESENTE REGOLAMENTO
DA UN PUNTO DI VISTA GIURIDICO GLI ANIMALI DA ESPERIMENTO, TESSUTI ED ORGANI RIENTRANO NEI RIFIUTI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO.
PICCOLI ANIMALI DA ESPERIMENTO DI CUI AL PUNTO 3 DELL'ALLEGATO I AL PRESENTE REGOLAMENTO;
IN TUTTI I CASI LO SMALTIMENTO, TRAMITE DITTA AUTORIZZATA, AVVIENE MEDIANTE TERMODISTRUZIONE;
SI EFFETTUA IN APPOSITE STRUTTURE
SOSTANZE STUPEFACENTI E ALTRE SOSTANZE PSICOTROPE.
FARMACI SCADUTI O INUTILIZZABILI;
MEDICINALI CITOTOSSICI E CITOSTATICI PER USO UMANO O VETERINARIO ED I MATERIALI VISIBILMENTE CONTAMINATI CHE SI GENERANO DALLA MANIPOLAZIONE ED USO DEGLI STESSI