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STREPTOCOCCHI - Coggle Diagram

- - - - ANTIGENE C DI LANCEFIELD
        La microbiologa americana Rebecca Lancefield pose le basi per una classificazione degli streptococchi basata sull'analisi di un antigene polisaccaridico gruppo specifico contenuto nella parete, noto come antigene C o antigene di Lancefield, che induce la produzione di anticorpi precipitanti. La variabilità antigenica di questo polisaccaride ha consentito la suddivisione degli streptococchi in una ventina di gruppi indicati con le lettere maiuscole dell'alfabeto.
      - EMOLISI SU AGAR SANGUE
        Le colonie cresciute su agar sangue possono apparire contornate, a seconda delle specie e delle varietà degli streptococchi interessati, da un alone molto chiaro e trasparente di emolisi completa, detta beta-emolisi, da un alone di emolisi incompleta, alfa-emolisi, che può essere accompagnata da una sfumatura verdastra dovuta a un prodotto di trasformazione metabolica dell'emoglobina; oppure le colonie non presentano alcuna emolisi, e sono convenzionalmente definite gamma emolitiche, quindi la gamma-emolisi è in realtà l'assenza di emolisi.
        
        BETA EMOLISI
        
        ALFA EMOLISI
        
        GAMMA EMOLISI
- - - - INFEZIONI NON INVASIVE
        Nelle infezioni non invasive il batterio è isolato da un sito non sterile, che può essere mucoso oppure cutaneo. La faringite è in realtà una faringo tonsillite ed è una delle più comuni infezioni batteriche dell'infanzia. Pur potendo colpire anche l'adulto, si manifesta infatti soprattutto in età scolare con stagionalità inverno-primavera.
      - SCARLATTINA
        La scarlattina è caratterizzata da un tipico rush esantematico con evidenza di infezione perlopiù a livello faringeo. La differenza tra impetigine bollosa dello streptococco e dello stafilococco consiste nel fatto che lo stafilococco aureus dà delle bolle completamente piene di liquido e chiare che quando si rompono portano alla fuoriuscita del liquido contenente batteri che permettono l’espansione della bolla su tutto il corpo. Le bolle sono riconoscibili perché assumono un colore verdastro/giallino e sono più “crostose”.
        Alcune volte l’impetigine può essere dovuta allo stafilococco o
        streptoccocco Pyogenes o a entrambi per cui possiamo avere
        anche un misto.
      - INFEZIONI INVASIVE
        Nelle infezioni invasive occorre distinguere fra la cosiddetta strep-TT e le altre infezioni invasive. S. pyogenes è isolato da uno o più siti, sterili o non, e sono presenti gravi manifestazioni cliniche associate, fra cui ipotensione e compromissioni multi-organo. Le altre infezioni invasive comprendono da un lato le batteriemie primitive e dall'altro una varietà di infezioni con focolaio riconosciuto, fra cui ascesso peritonsillare o retrofaringeo, meningite, polmonite, osteomielite, artrite settica, sepsi puerperale, peritonite, infezione di ferita chirurgica, fascite necrotizzante, miosite, malattia perianale infantile, cellulite, erisipela. La strep-TT e altre infezioni invasive particolarmente gravi come la fascite necrotizzante, pur restando infezioni fortunatamente molto rare, sono descritte come in aumento e la loro letalità resta comunque molto elevata, al di sopra del 30%.
      - SEQUELE NON SUPPURATIVE
        Le sequele non suppurative sono quadri clinici specifici, come la malattia reumatica e la glomerulonefrite acuta in cui non vi è presenza del batterio anche se all'inizio c'è evidenza di una recente infezione. Non sono quindi di per sé infezioni in atto, ma appunto sequele essenzialmente su base immune e autoimmune di altre infezioni.
        
        MALATTIA REUMATICA
        La malattia reumatica è una sindrome molto complessa, con un quadro clinico che comprende essenzialmente manifestazioni articolari con artrite, cardiache con cardite e neurologiche con corea. A livello della proteina M possono infatti essere presenti epitopi-self, ad esempio un epitopo-self per la miosina che reagisce con una struttura self, ad esempio nelle articolazioni, con le membrane del sarcolemma. Quando si attiverà il sistema immunitario, se l’anticorpo non distingue l’epitopo del batterio da quello self, andrà a colpire le articolazioni, il cuore e tutte le altre strutture che codificano per l’epitopo self andando a danneggiare i tessuti e a produrre infiammazioni che causano la febbre reumatica.
        
        GLOMERULONEFRITE ACUTA POST STREPTOCOCCICA
        Anche per la glomerulonefrite acuta post streptococcica si sospetta una patogenesi auto immunitaria. E' causata da sierotipi che inducono una forte risposta immunitaria, che riempie il corpo di immunocomplessi che finiscono nei glomeruli renali depositandosi sulla membrana basale. Si manifesta in seguito ad una infezione primaria faringo-tonsillare o a carico della cute. Alcuni pazienti muoiono; altri vanno incontro a glomerulonefrite cronica che porta ad insufficienza renale.
    - - ESOTOSSINE
        Le esotossine comprendono due distinte emolisine, la streptolisina O e la streptolisina S e una famiglia di tossine pirogene chiamate SPE.
        
        ESOTOSSINE PIROGENE SPE
        Le esotossine pirogene comprendono diverse varianti, riconducibili a tre principali: SPE-A, SPE-B, SPE-C. Esse costituiscono una famiglia di superantigeni batterici che sono in grado di attivare un gran numero di linfociti T e di indurre inoltre la produzione di una varietà di citochine.
        
        STREPTOLISINA O
        La streptolisina O appartiene alle cosiddette emolisine O (ossigeno-labili): sono citolisine altamente conservate capaci di formare pori a livello della membrana, attive su un'ampia gamma di cellule dell'ospite oltre che sugli eritrociti. Sono dette tossine tiolo-attivate, poiché la loro attività dipende dall'integrità di gruppi SH, che sono rapidamente alterati dall'ossigeno. Si legano al colesterolo delle membrane cellulari eucariotiche, costituendo aggregati tossina-colesterolo che contribuiscono alla lisi cellulare. La streptomicina O è un potente immunogeno: il titolo anti-streptolisina O è infatti uno dei più tradizionali esami sierologici per la diagnosi di infezione da S. pyogenes.
        
        STREPTOLISINA S
        La streptolisina S è costituita da un piccolo peptide che, una volta sinterizzato, tende a rimanere associato alla superficie batterica. E' attiva su un'ampia gamma di cellule dell'ospite ed è, in rapporto al peso, una delle più potenti citotossine conosciute. È responsabile della beta-emolisi che caratterizza le colonie di tale batterio cresciute su agar sangue in aerobiosi.
      - ESOENZIMI
        Gli esoenzimi comprendono la streptochinasi, che favorisce la fibrinolisi trasformando il plasminogeno plasmatico in plasmina, la ialuronidasi, una DNasi, una NAD glicoidrolasi, una C5a peptidasi, un'endoglicosidasi EndoS, una potente cisteino-proteasi e una lipoproteinasi che corrisponde al cosiddetto fattore di opacità SOF.
    - - AZIONE PATOGENA E REGOLAZIONE DEI FATTORI DI VIRULENZA
        Streptococcus pyogenes possiede una potenzialità patogena molto elevata, che deriva dall'insieme di costituenti cellulari superficiali e dall'insieme dei prodotti e cellulari. Il controllo e l'espressione di questi diversi fattori dipendono da complessi sistemi di regolazione genica di cui l'esempio più conosciuto è Mga. In seguito alla dimostrazione che S. pyogenes può in realtà penetrare e sopravvivere all'interno di cellule epiteliali respiratorie, l'intracellularità è stata oggetto di grande attenzione come un possibile nuovo meccanismo di patogenicità. L'ambiente intracellulare può infatti rappresentare una nicchia in cui batteri possono sfuggire alle difese umorali e cellulari dell'ospite e agli antibiotici che restano confinati all'ambiente extracellulare.
- - - - STRUTTURE DI SUPERFICIE
        Le proteine di superficie dello pneumococco si possono grossomodo suddividere in tre famiglie:
        
        proteine legate covalentemente alla parete con un motivo eptapeptidico carbossi-terminale,
        
        proteine che legano la colina
        
        lipoproteine.
        
        Al primo gruppo appartengono una ialuronidasi e una neuroaminidasi. Fra le proteine del secondo gruppo le principali sono una proteina A che interferisce con l'attivazione del complemento e con la captazione del ferro, una proteina C, coinvolta nell'adesività all'epitelio delle alte vie respiratorie, e un'autolisina che sembra contribuire alla patogenicità attraverso la liberazione, conseguente all'autolisi, di altri fattori di virulenza e componenti della parete. Di diverse lipoproteine è stato dimostrato un contributo sia alla colonizzazione che alla virulenza.
        La igA1-proteasi è un esoenzima capace di idrolizzare le IgA seriche e secretorie di tipo 1. La pneumolisina appartiene al gruppo delle emolisine O, è infatti prodotta nel citoplasma e viene rilasciata solo in seguito alla lisi cellulare. Il suo ruolo patogeno dipende soprattutto dalla sua capacità di formare pori a livello delle membrane eucariotiche e di interferire con l'attivazione del complemento.
        
        MANIFESTAZIONI CLINICHE
        Lo pneumococco è uno dei più frequenti agenti di infezioni delle alte vie respiratorie, soprattutto otite e sinusite. L'otite media, che è l'infezione batterica più comune del bambino piccolo, può essere causata da agenti diversi, ma lo pneumococco ne è l'agente più frequente. S. pneumoniae può rendersi responsabile anche di infezioni assai più gravi e invasive come polmonite, meningite e sepsi.
        La polmonite penumococcica è la più frequente fra le polmoniti comunitarie. Storicamente nota come malattia devastante per morbidità e mortalità, resta anche nell'era antibiotica una delle principali cause di mortalità, in particolare per quanto riguarda la mortalità infantile nei Paesi a basso reddito per lo scarso utilizzo di antibiotici. La polmonite batterica esiste in due forme:
        
        broncopolmonite
        
        Polmonite lobare (nel 78% dei casi)
        Ogni anno vengono registrati più di un milione e mezzo di casi di polmonite da streptococco pneumoniae di cui il 5-7% sono fatali.
        
        La meningite pneumococcica è una forma di meningite particolarmente grave, che rappresenta fino a un terzo delle meningiti comunitarie dell'adulto.
        La battieremia pneumococcica ha una mortalità del 20-35% nell'adulto, mentre può essere soprendentemente meglio tollerata dal bambino.
        
        APPROFONDIMENTO MENINGITE
        S. pneumoniae è uno dei tre batteri a causare meningite.
        Per una diagnosi presuntiva di meningite si osserva il liquor al microscopio per vedere la forma della popolazione gram:
        
        in caso di diplococchi gram-positivi si tratta dello S. Pneumoniae;
        
        in caso di diplococchi gram-negativi si tratta di Neisseria meningitidis;
        
        in caso di coccobacilli con filamenti si tratta di Haemophilus influenzae di tipo B.