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STUDIO SCIENTIFICO DELLA RELIGIONE - Coggle Diagram
STUDIO SCIENTIFICO DELLA RELIGIONE
Fabris
sostiene che definire che cosa sia la religione sia un'operazione impossibile perchè è un'esperienza che si vive ogni giorno
ma può essere definita attraverso una spiegazione di tipo descrittivo
Olivetti
infatti spiega la religione descrivendola, infatti all'interno di essa sono presenti: culto, adesione personale, affermare l'esistenza di entità soprannaturali e seguire i contenuti dei libri sacri
i
teologi
si occupano della religione nell'ambito di una fede ben precisa
invece gli
specialisti laici
si dedicano all'analisi scientifica della religione e non sono legati a una confessione particolare
tra le scienze religiose le più importanti sono:
storia delle religioni
(come le religioni si sono evolute nel corso della storia),
psicologia della religione
(studia gli aspetti emotivi del comportamento religioso),
sociologia della religione
(si occupa della religione mettendola in rapporto con il sistema sociale di appartenenza),
antropologia della religione
(analizza
gli elementi comuni
a tutte le religioni-
sacro, riti, simbolismo
-)
Sacro
, uno degli elementi comune a ogni religione
è presente in ogni religione l'idea di una forza soprannaturale che prende il nome di
mana
, ma in ogni religione poi ci sono i
tabù,
ossia ciò che rende proibito o intoccabili oggetti o persone
ci sono due principali interpretazioni del sacro:
sociologica
(
Durkheim
, sostiene che la religione esista per la conservazione e il benessere della società),
ontologica
(
Otto
, afferma che il sacro ha le sue radici nell'esperienza interiore di ogni uomo)
Riti
, aspetto tipico delle religioni, tutte possiedono un repertorio di riti, ovvero una sequenza di azioni che si ripetono, ma sono azioni simboliche
i riti possono essere sia religiosi, sia non religiosi
riti religiosi
: nei riti sono spiegate le verità di fede, i miti delle origini, sono manifestati i simboli sacri
Lanternari
sosteneva che il rito servisse principalmente a trasmettere la conoscenza dei racconti sull'origine del mondo, esporre e custodire le verità dottrinali e rafforzare il senso di identità collettiva
riti non religiosi
: presentano molte somiglianze con quelli religiosi
riti di passaggio
: studiati da
Gennep
, i passaggi da uno status all'altro sono accompagnati da cerimonie che li rendono pubblici
riti di iniziazione
: serie di prove il cui superamento è necessario per entrare a far parte di una comunità ristretta
riti funebri
: la morte viene socializzata e il dolore viene reso pubblico e condiviso
riti patriottici
: fattori di integrazione sociale e costruzione della memoria collettiva, i gesti sono lenti
Simboli religiosi
, sono un insieme di immagini, oggetti o gesti che rappresentano eventi o persone alla base della credenza
inoltre vi sono persone che entrano in comunicazione con il soprannaturale e possono essere definiti come
specialisti del sacro
sacerdoti=cattolici, pastori=protestanti, rabbini=ebrei, imam=musulmani, monaci=buddisti
lo
sciamano
svolge un intermediario tra il mondo sensibile e quello soprannaturale
vi sono state testimonianze della religiosità sin dalla
preistoria
con: sepoltura con o senza offerte funebri, pitture o disegni, statuette di divinità, megaliti
successione storica delle tre principali concezioni del divino:
1
. idea di un essere supremo
2.
credenza in molti dei (politeismo)
3.
fede in un unico dio (monoteismo)
Schmidt
elaborò la concezione del
monoteismo primordiale
per mostrare che l'uomo è naturalmente portato al monoteismo
però l'essere supremo non può coincidere con Dio Creatore, l'essere supremo è sessuato, può essere maschio oppure androgino (sia con caratteristiche maschili, sia femminili)
nel politeismo sono presenti più divinità con qualità e caratteristiche simili a quelle degli uomini
nelle religioni
politeiste
è presente una
triade di divinità
che riflette la struttura delle
tre funzioni
: sacrale e giuridica, guerriera e produttiva
nelle religioni
monoteiste
si ha fede in un unico e solo Dio
una delle domande che porta con sè il monoteismo è quella dell'origine del male
ci sono diverse risposte: fa parte di un piano provvidenziale che l'uomo potrà conoscere solo alla fine dei tempi oppure il bene e il male sono due principi eterni di pari potenza