Antibiotico resistenza :warning:
La ricerca sull'antibiotico resistenza è motivata principalmente dalla crescente minaccia della multiresistenza batterica, una situazione in cui i batteri sviluppano resistenza a più tipi di antibiotici. Questo fenomeno è ampiamente attribuito ai plasmidi, dei quali la maggioranza sono coniugativi. Tra di essi, si distinguono i plasmidi di fertilità (F) e i fattori R, i primi essenziali per il processo di coniugazione batterica e i secondi responsabili della diffusione della resistenza agli antibiotici.
Va notato che la resistenza cromosomica rappresenta solo una minoranza, approssimativamente il 10-15%, risultante da mutazioni spontanee nel cromosoma batterico selezionate dall’uso prolungato di antibiotici. Nel restante 90%, la resistenza è mediata da mutazioni extracromosomiche, spesso coinvolgendo plasmidi che possono essere trasferiti attraverso la trasmissione orizzontale tra specie batteriche.
La comprensione di questi meccanismi è cruciale, specialmente in contesti ospedalieri, dove la pressione selettiva sull'uso degli antibiotici può favorire la diffusione della multiresistenza. Molte di queste resistenze sono associate allo stesso linkage genico, il che significa che l'uso selettivo di un antibiotico può contribuire alla selezione di ceppi batterici resistenti ad altri antibiotici, anche non precedentemente utilizzati.
Di seguito i meccanismi che determinano antibiotico-resistenza:
- Inattivazione dell'antibiotico: un esempio classico è rappresentato dalla ß-lattamasi; le penicilline, per esempio, ospitano proteine a livello della membrana che riconoscono il legame ß-lattamico. Se il batterio modifica il bersaglio, tali proteine perdono la capacità di riconoscerlo.
- Diminuita penetrazione dell'antibiotico nella cellula;
- Modificazione delle strutture bersaglio o diminuita affinità per le strutture inizialmente recettive;
- Aumentata produzione di enzimi inibiti dall'antibiotico;
- Superamento del blocco metabolico con diretta assunzione del prodotto inibito;
- Rapido efflusso dell'antibiotico dalla cellula: i batteri infatti dispongono di pompe di efflusso per molecole che, se modificate, possono funzionare per espellere l’antibiotico, come nel caso della tetraciclina.