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INFEZIONI - Coggle Diagram
INFEZIONI
INFEZIONI NOSOCOMIALI
VIE di TRASMISSIONE
contatto diretto
→ il quale può essere:
tra pz e personale osp
tra pz
→ tra un pz infetto e un altro pz
contatto indiretto
fomiti
→ avviene perchè il medico usa ogg (termometri, guanti) per pz diversi
sist di ventilazione
→ alcuni patogeni (come Legionella Pneumophila) proliferano proprio nei sist di ventilazione
Lez 4 pag 2
REPARTI a RISCHIO
alcuni reparti sono considerati a rischio, ad esempio:
centro ustioni
→ ospita pazienti la cui cute, ovvero la prima barriera di difesa è stata lesa
centri di rianimazione
→ ospitano pz intubati
centri oncologici
→ ospitano pz immunocompromessi
Lez 4 pag 2
CONTROLLO delle INFEZIONI
avviene tramite:
disinfezione
→ eliminazione di microrganismi patogeni da un oggetto al fine di ridurre la carica microbica
sterilizzazione
→ induce l'alteraz del DNA che porta all'eliminazione di microrganismi patogeni tramite radiazioni 𝛾, autoclave o biocidi
isolamento di pazienti
→ soprattutto deei pz con infezioni a trasmissione aerogena
Lez 4 pag 2
MICROBIOTA
nei liquidi biologici sono assenti i batteri perchè essi per definizione sono sterili
l'urina invece NON è sterile perchè attraversa l'uretra nella quale risiedono diversi batteri
disbiosi
→ selezione di poche specie micorbiche che diventano quelle predominanti, alterando l'equilibrio
eubiosi
→ presenza di un equilibrio qualitativo e quantitativo tra i batteri del microbiota
produzione di
batteriocine
→ veri e propri antibiotici diretti contro gli altri batteri
FUNZIONE
Lez 4 pag 4
Lezione 4
DISTINZIONE
INFEZIONE
ingresso di un patogeno all'interno di un organismo
replicazione di esso in organi e tessuti specifici dell'ospite
tale evento piò essere:
asintomatico
→ NON manifesta sintomi
sintomatico
→ con manifestazioni di sintomi
sia l'infezione asintomatica che la malattia clinica hanno il medesimo significato dal punto di vista di:
contagiosità
→ poichè entrambe determinano la diffusione del micorganismo ad ospiti recettivi
immunitario
→ poichè entrambe stimolano una risposta immunitaria
patogeno
→ è un microrganismo in grado di infettare e provocare malattia
patogenicità
→ è la capacità di un microrganismo di indurre una malattia
patogenesi
→ è la sequenza di eventi che porta allo sviluppo della malattia
virulenza
→ descrive il grado di patogenicità caratteristico del microrganismo (determinato dalle caratteristiche intrinseche)
infettività
→ descrive la capacità di colonizzare e invadere l'ospite
dose infettante
→ è il num di batteri necessario per causare l'infezione
Mycobatterio Tubercolosi
→ ha una bassa dose infettante
Salmonella Tiphy
→ ha una alta dose infettante
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descrive la
capacità
di un microrganismo patogeno di
penetrare
le
difese naturali
dell'organismo umano
magg è l'invasività del microrganismo e magg è la capacità di oltrepassare la sottomuocsa e raggiungere il circolo
INVASIVITA'
esempio
Neisserie Patogene
→ tale patogeno si libera dall'endosoma grazie al quale è penetrato nell'organismo e acquista così una maggiore mobilità e invasività
la capacità di diffondere di un batterio è agevolata anche dalla produzione di enzimi diffusivi
i quali
alterano l'integrità del tessuto
tra questi troviamo:
ialuronidasi
collagenasi
→ tipica dei clostridi
coagulasi
azione anti-fagocitaria
→ induce la produz di fibrina, di cui si contorna il patogeno per proteggersi dall'attacco dei fagociti
strafilochinasi
→ enzima che permette al batterio di liberarsi dalla protezione di fibrina e riacquisire magg invasività
lecitinasi
lipasi
→ idrolizzano lipidi (sono prod da stafilococchi)
DNAsi
→ enzimi che distruggono l'abbondante DNA fuoriscito dalle cell in seguito a lisi in un processo infettivo
fattore INV
→ prodotto da E. Coli enteroinvasivi
ENZIMI DIFFUSIVI
Lez 4 pag 13
DEFINIZIONE
MALATTIA
al termine del
periodo di incubazione
, tempo che intercorre tra l'ingresso del microrganismo nell'ospite e il manifestaesi di primi sintomi
si ha la
malattia
, ovvero consistente presenza di sintomi data dalla moltiplicazione del patogeno in caso di condizioni favorevoli
DEFINIZIONE
RAPPORTO MICRORGANISMO-OSPITE
le infezioni microbiche possono essere distinte in:
-
INFEZIONI ESOGENE
causate da batteri provenienti dall'ambiente esterno
uomo
animali
oggetti
orifizi
anali
vaginali
orali
discontinuità della cute
→ provocate da morso di animale, taglio di bisturi, ferita
Lez 4 pag 8
SITI di INGRESSO
VIE di TRASMISSIONE
-
INFEZIONI ENDOGENE
causate da batteri già presenti nell'organismo
i batteri normalmente presenti all'interno dell'organismo possono essere responsabili dello sviluppo di processi morbosi
nel caso in cui ad esempio:
si abbia il trasferimento di un batterio dal distretto anatomico abituale verso un altro in cui può provocare un processo infettivo
si ha l'
alteraz
dell'
eq
tra le specie microbiche presenti in un tessuto o distretto anatomico
esempio 1
Escherichia Coli
è un commensale dell'intestino e viene eliminato tramite le feci
in questo modo contamina l'area perianale
e in caso di scarsa igiene o rapporti sessuali si potrebbe verificare l'infezione delle zone uretrali e vescicali
esempio 2
Candida
è un micete commensale del distretto vaginale
normalmente si trova in equilibrio rispetto alle altre specie microbiche presenti in quel distretto
nel caso in cui la carica microbica superi quella consentita in quel distretto allora il micete diventa patogeno
Lez 4 pag 6
MODALITA' di TRASMISSIONE
ogni microrganismo predilige alcune vie di trasmissione per raggiungere l'ambiente a lui più favorevole
può avvenire tramite:
trasmissione aerogena
→ avviene tramite il rilascio di
goccioline di Flugge
contatto sessuale
→ avviene tramite le secrezioni genitali (di uomo e donna) e il contatto intimo
lesioni cutanee
→ ad esmpio il foruncolo che si crea nell'infezione di Straphylococcus Aureus
Lez 4 pag 8
avviene tramite:
vettori
→ animali, pulci, zanzare
→ gli animali possono fungere da:
vettori
→ significa che il patogeno si moltiplica in loro
veicoli
→ significa che il patogeno utilizza l'animale solo come passaggio passivo
ferite accidentali
→ durante operazioni chirurgiche oppure graffi e morsi di animali
trasmissione fecale-orale
→ avviene a causa di scarsa igiene o contaminazione delle acque
trasmissione parenterale
→ consiste nell'immissione diretta del patogeno nel sangue tramite utiizzo di siringhe infette (ambiente sanitario o tossicodipendenze)
ORIZZONTALE INDIRETTA
Lez 4 pag 8
infezioni acquisite dall'ingestione di alimenti contaminati
ZOONOSI
Lez 4 pag 9
gravidanza
avviene tramite 2 vie:
transplacentare
→ alcuni batteri attraversano la placenta
perinatale
→ infezione che avviene durante l'attraversamento del canale del parto e il contatto con secrezioni vaginali infette
VERTICALE
Lez 4 pag 9
tossine
ingestione di alimenti in cui il batterio si è moltiplicato e ha rilasciato delle
sostanze tossiche
TOSSINFEZIONI
Lez 4 pag 9
ORIZZONTALE DIRETTA
PROCESSO PATOGENETICO
il microrganismo per potersi moltiplicare all'interno dell'ospite che ha infettato
deve prima superare tutte le barriere di difesa
cute
microbioma
pH
apitelio vibratile
lisozima
fagocitosi
muco
1️⃣
ESPOSIZIONE al MICRORGANISMO
è importante tenere conto di:
carica microbica
→ indica il num di microrganismi che riesce a penetrare l'ospite
fattori di patogenicità
i fattori di adesione sono quegli strumenti che permettono al batterio di aderire alle cell dell'ospite
proteine di adesione
→ proteine di superficie che riconoscono specifici recettori dell'ospite
es. proteine OPA
→ riconoscono recettori espressi dalla mucosa respiratoria e dal tratto urogenitale
es. adesine
pili
→ riconoscono determinati epiteli tramite specifici recettori
acidi teicoici
→ nel caso dello
Streptococco
permettono l'adesione ai recettori della mucosa respiratoria
capsula batterica
→ permette al batterio di aderire a specifiche superfici
Lez 4 pag 10
esempi
Streptococco Pyogenes
→ aderisce alla mucosa respiratoria e da qui si avvia la moltiplicazione che porta poi alla
faringite batterica
Neisseria
→ le sue proteine e i suoi pili interagiscono con la mucosa respiratoria
esigenze nutrizionali = tropismo
i tessuti sono ricchi di
fattori nutrizionali
di cui possono usufruire i microrganismi
tuttavia alcuni di essi presentano
esigenze nutrizionali
ben precise che finiscono per condizionare il loro tropismo
inoltre tali esigenze li portano a produrre enzimi che gli consentano di procurarsi ciò di cui hanno bisogno
tossine che lisano i globuli rossi al fine di rilasciare Fe legato ad Hb
sist siderofori
→ si tratta di sistemi che permettono di staccare il ferro dalla transferrina e renderlo disponibile per processi batterici
3️⃣
COLONIZZAZIONE e CRESCITA
Lez 4 pag 13
fin quando la presenza deel microrganismo persiste all'interno dell'ospite
allora queso sarà responsabile della generazione di diverse situazioni:
-
INFEZIONE LOCALIZZATA
è il caso in cui il microrganismo penetra nell'ospite e comincia a replicarsi
SENZA spostarsi e invadere altri distretti
piuttosto si approfonda nei vari strati del tessuto che ha infettato
2 more items...
-
INFEZIONE SISTEMICA
è il caso in cui invece il microrganismo continua a replicarsi e tramite fattori di invasività ragg la sottomucosa e poi il circolo
si instaura così la
batteriemia
, presenza di batteri nel sangue
i quali potrebbero potenzialmente colonizzare tutti i tessuti ma non lo fanno per via delle necessità di tropismo
3 more items...
4️⃣
ESITI di una INFEZIONE
Lez 5 pag 10
-
INFEZIONE LATENTE
è la condizione in cui il microrganismo rimane all'interno dell'ospite
questo porta alla possibilità di
riattivazione
del patogeno
3 more items...
≠
1 more item...
2️⃣
ADESIONE alle CELL
Lez 5 pag11
Lez 4 pag 10
MECCANISMI di EVASIONE alla FAGOCITOSI
capsula batterica
→ permette di mascherare le comp antigeniche e sfavorire l'opsonizzazione
proteina M
associata ad ac teicoici e lipoteicoici
→ prod principalmente da streptococco piogenes
coagulasi
citolisine
proteina A
→ lega frammento Fc degli anticorpi impedendo l'opsonizzazione
(prod da strafilococco Aureo)
fattore cordale
→ prod da micobatterio tuberc e impedisce la formaz del fagolisosoma
resistenza intrinseca
alla fagocitosi
→ propria delle salmonelle
catalasi e superoxdismutasi
mimetismo antigenico
→ meccanismo che permette la variazione dell'assetto antigenico esposto in modo da NON scatenare la risp immunitaria