Please enable JavaScript.

Coggle requires JavaScript to display documents.

SPORA BATTERICA - Coggle Diagram

- - - - TOSSINE:
        Le tossine sono le principali responsabili del danno provocato all’organismo in seguito alle infezioni batteriche.
        
        Distinzione tra esotossine ed endotossine:
        
        Le esotossine, come ci suggerisce il nome stesso, sono proteine che vengono rilasciate verso l'ambiente esterno dalla cellula batterica.
        
        Le endotossine derivano invece dal lipopolisaccaride; deduciamo quindi che ce l'abbiano tutti i gram-negativi e si trovano nella membrana esterna (la parte detta lipide A) funzionando solo quando il batterio va incontro a lisi.
        
        Messe a confronto sappiamo che:
        
        Le esotossine sono di natura proteica e termolabili, le endotossine sono termostabili, cioè resistono ad alte temperature.
        
        Entrambe sono immunogene, richiamano anticorpi, ma mentre le esotossine vengono neutralizzate dagli anticorpi, le endotossine invece richiamano anticorpi ma non sono neutralizzate da questi.
        
        Delle esotossine ne esistono di vari tipi (difterica, tetanica, botulinica), ognuno con un diverso profilo d’azione, l’endotossina invece è sempre la stessa e può presentare una multifattorialità di eventi.
        
        Le esotossine sono proteine molto potenti di cui bastano pochi microgrammi per dare l’effetto dannoso, nel caso delle endotossine più batteri lisano nel sangue più si instaura un grande processo infiammatorio.
        
        Tra le esotossine alcune funzionano già tramite ingestione, a differenza delle endotossine.
        
        CLASSIFICAZIONE DELLE ESOTOSSINE:
        In base all'organo bersaglio le esotossine possono essere distinte in:
        
        Citolitiche: hanno azione sulla membrana cellulare delle cellule eucariotiche causandone lisi (streptolisina, emolisina);
        
        Pantrope (dal greco pathos=tutto): riconoscono un recettore presente in quasi tutte cellule del nostro corpo (difterica, dissenterica, pertosse);
        
        Neurotrope: colpiscono SNC e SNP (come la tetanica
        la botulinica e la carbonchiosa);
        
        Enterotossine: attive sulla mucosa intestinale, come quella del colera.
        
        Approfondimento tetano e botulino
        Il tetano e il botulino a livello molecolare sono molto simili, ma il tetano agisce sul SNC, il botulino sul SNP.
        La tossina tetanica va ad agire sui neurotrasmettitori, impedendo il rilascio del neurotrasmettitore inibitorio come il GABA; di conseguenza si creano spasmi muscolari molto dolorosi perché il movimento si propaga per tutto l'organismo e il muscolo rimane contratto senza possibilità di terminare la contrazione e di
        rilassarsi. Alla fine il paziente morirà per complicazioni respiratorie.
        Il botulino impedisce l’apertura della vescicola e quindi il rilascio dell’acetilcolina, causando paralisi spastica, con problemi a muovere la muscolatura fino a paralisi.
        
        STRUTTURA DELLE ESOTOSSINE:
        
        TOSSINA CITOLITICA
        Nel caso della tossina citolitica si tratta di un monomero che ha una parte idrofilica e una idrofobica che si lega bene con la membrana cellulare delle nostre cellule e, una volta legata, si replica e da monomero forma un oligomero che contiene un poro. La tossina si inserisce dunque sulla membrana creando dei buchi che destabilizzano la cellula perché permettono l’ingresso o l'uscita di sostanze che non dovrebbero muoversi causando morte cellulare (soprattutto nei batteri gram-positivi).
        
        TOSSINE AB
        La maggior parte delle tossine però, escluse le citolitiche, sono dette tossine AB, perché hanno una subunità proteica B ed una A: la B riconosce e lega il recettore e la A viene internalizzata nella cellula e causa il danno, cioè quella che svolge l’azione catalitica.
        
        TOSSINA DIFTERICA
        La tossina difterica è invece una tossina classica pantropa AB in cui B lega il recettore che non è altro che un fattore di crescita epidermico che lega l’eparina presente in quasi tutte le cellule, quindi possiamo considerarla una tossina sistemica.
        Dopo il legame entrambe le subunità entrano nel vacuolo e poi B favorisce l’uscita del fattore catalitico A che ha a sua volta la capacità di bloccare la sintesi proteica causando quindi la
        morte della cellula. La tossina si lega al cosiddetto fattore 2 di
        elongazione, lo va a ADP-ribosilare, e quando la sintesi proteica continua e il tRNA lo cerca, si formano proteine tronche.
        
        TOSSINA COLERICA
        Nella tossina colerica ci sono invece 5 subunità B ma solo una si lega al recettore (c’è solo un vantaggio sterico in base a come arriva la tossina), in seguito presenta due subunità dette 1 e 2 che in seguito al legame con il recettore vengono fatte entrare in un vacuolo; la 2 è quella che favorisce l’uscita della 1 dal vacuolo, la 1 invece incrementa
        l’attività della adenilato ciclasi, che porta ad un aumento dell’cAMP che fa aprire i canali di sodio, cloro e potassio determinandone l’uscita, che causa al contempo anche l’uscita dell'acqua per osmosi che segue i soluti; proprio per questo la tossina colerica causa diarrea liquida, tanto che il paziente può perdere anche 7 litri di acqua al giorno (ancora oggi nei paesi in via di sviluppo causa forte disidratazione e morte).
      - COSTITUENTI STRUTTURALI:
        Tra i costituenti strutturali dei batteri Gram-positivi troviamo:
        
        la capsula, che può contenere acido ialuronico, essere polisaccaridica o contenere l'acido poli-diglutamico;
        
        la proteina M con azione anti-fagocitaria;
        
        le proteine F, R, T, G di cui la F media l'adesione alle cellule epiteliali;
        
        la proteina A in S. aureus che si lega al frammento FC delle IgG impedendo la formazione dell'immuno-complesso.
        
        Nei gram-negativi, ugualmente, abbiamo in alcuni casi
        la capsula polisaccaridica, proteica, che ha sempre azione sia di adesione sia fagocitaria, ma, in aggiunta, avremo l'alginato che protegge il microrganismo dalla fagocitosi nelle basse vie respiratorie.
      - ESOENZIMI:
        Per quanto riguarda gli esoenzimi, nei gram-positivi avremo collagenasi, coagulasi, stafilochinasi, catalasi che vanno a facilitare la penetrazione e poi la colonizzazione, e per la degradazione dei lipidi delle fosfolipasi, la lecitina o la piocianina che catalizza la produzione di superossido e perossido, distruggendo l’acqua ossigenata.