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crollo impero romano, germani, entrambe le parti dopo un po' subirono…

- - - - Stilicone vedeva l'incontro tra romani e germani un'opportunità per entrambi i popoli oltre all'unica salvezza per l'impero. per raggiungere questo obbiettivo creò una politica di integrazione dei barbari nella vita politica e militare Dello stato romano era una politica che prevedeva il versamento di tributi (pagamento di forti somme di denaro ai capi germani in modo che non attaccassero i territori imperiali)
        
        per proteggere l'Italia stilicone lascio sguarniti i presidi lungo il Reno. nell''inverno tra il 406 e il 407 una coalizione di popoli germanici sfondò il confine varcando il fiume ghiacciato, i vandali i burgundi e suebi dilagarono in Gallia raggiungendo la spagna in pochi anni. Fu una migrazione di popoli perché a spostarsi non furono solo i guerrieri come nelle incursioni, ma anche intere popolazioni (in movimento per colpa della minaccia degli unni). Stilicone capì che le genti germaniche si potevano arginare e respingere solo se l'impero concentrava tutte le loro forze residue. Dovevano difendere i confini dell'italia da altre possibili minacce
        
        le trattative avviate da Stilicone con Alarico furono osteggiate dal patto antigermanico. Stilicone muore nel 408 da una congiura
        
        la morte di stilicone e la politica di intransigenza intrapresa dalla corte di Ravenna fecero precipitare i rapporti con i visigoti che calarono nuovamente in Italia non ci fu nessun esercito imperiale a sconfiggerli quindi ebbero l'opportunità di compiere razzie e assediare Roma, questo evento venne chiamato SACCO DI ROMA, durò 3 giorni dal 24 al 26 agosto del 410
        
        dopo poco da questo evento Alarico morì, i visigoti allora iniziano a insediarsi in Gallia e Spagna come federati (alleati dell'impero). La corte di Ravenna riprende una politica di accordo con i capi visigoti [essendo impossibile opporsi alla forza militare dei germani], e li usa contro le altre popolazioni germaniche in Gallia e spagna. I vandali si spostano verso i territori romani in africa ed eseguono una serie di scorrerie nel mediterraneo con la loro flotta
        
        per l'Impero d'Occidente questo portò delle gravi conseguenze perché gli sottrassero una delle poche aree economicamente floride ancora rimaste e resero difficili e costosi gli approvvigionamenti di grano
        
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      - il primo problema che riscontrò stilicone fu quello dei visigoti del re Alarico che si spostarono dall'oriente verso l'Italia (irritati dal mancato pagamento del tributo promesso da Arcadio) Stilicone li sconfisse nel 402 a Pollenzo e poi a Verona, con un esercito romano (composto maggiormente da germani) . permise però ai visigoti di tornare nelle loro terre (lungo il Danubio) Stilicone pensava che i visigoti fossero una risorsa militare in gradi di sconfiggere gli unni (guerrieri nomadi che si stavano avvicinando da est)
        
        sempre nel 402 la corte imperiale si trasferì da Milano a Ravenna (città circondata da paludi quindi più difendibile da attacchi vari) segnale della debolezza dell'Impero d'occidente