l'assunzione di un atteggiamento che sia propriamente etico da parte dei singoli utenti. Il riferimento, in questo caso, è a una categoria propria dell'etica antica, la categoria della prudenza. Si tratta di contemperare, da un lato, le opportunità che i social network garantiscono e, dall'altro, i rischi legati alla cessione della privacy e della proprietà sui contenuti messi in rete. Si tratta di trovare un punto di equilibrio fra queste due istanze.