Per i primi filosofi greci l'Uno (che è anche l'arche'), da cui "proviene" la differenziazione delle cose (e a cui sono destinate a far ritorno), è la stessa identità del diverso, cioè il differenziarsi dell'Uno nelle molte cose coincide (è in identità) con l'Uno stesso, cioè con l'unità delle differenze (questo concetto resta implicito nei primi filosofi greci, ma si ripresenterà, in forma esplicita, con Hegel)
Nel I libro della Metafisica, Aristotele riassume i tratti fondamentali che caratterizzano (e aggiunge che ciò riguarda la maggior parte dei primi filosofi greci) la fase iniziale del pensiero filosofico. In sintesi egli dice: 1) i primi filosofi si rivolgono alla Verità; 2) i primi filosofi considerano il Tutto, inteso come physis; 3) i primi filosofi ricercano l'identità del diverso, cioè un elemento (stoicheion) da cui tutte le cose sono costituite, ma che coincide anche con il "principio" (arche') da cui la cose si generano e a cui fanno ritorno; 4) le "cose del mondo" sono considerate come "enti", "derivati" dall'arche' e dallo stoicheion
La physis non è altro che questa identificazione di "principio" ed "elemento". E' eterna: solo le sue affezioni (enti) sono soggette al divenire
- 1 more item...