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cap 5, Marginalità→ il bambino appartiene passivamente a entrambe le…
cap 5
identità e appartenenze, oggi: nuovi significati e rappresentazioni
Laglobalizzazione e i fenomeni migratori o di spostamento hanno consentito la formazione di più rapporti interpersonali, arricchendo così le nostre
personalità
due atteggiamenti:
- chi si pone in un’ottica dialogica
e d’ascolto
- chi invece erige barriere per una presunta preservazione
del sé.
La globalizzazione ha permesso anche una romanticizzazione
dell’Occidente e un contatto con l’esotico
non è più possibile parlare di un sé individuale: oggi ci definiamo a partire dalle influenze culturali che riceviamo e dalle ideologie collettive che condividiamo
Siamo ciò che siamo grazie agli altri, più che
grazie a noi stessi.
Noi e loro, il rischio delle contrapposizioni e delle gerarchie
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Modelli identitari nell’esperienza migratoria. La
multiculturalità nell’identità individuale ha bisogno di interculturalità
Le migrazioni sono fenomeni complessi che possono portare a uno shock
culturale, cioè a sensazioni di ansia, smarrimento e confusione
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- Marginalità→ il bambino appartiene passivamente a entrambe le culture,
finendo per non assimilarle del tutto.
È in uno stato di confusione dovuto
alla mancanza dell’esperienza diretta con il paese d’origine eall’incertezza della progettualità dei genitori sul futuro. In questi casi, la
marginalità può essere interpretata come una situazione passeggera o può essere uno strumento che porta il bambino a scegliere una terza
identità culturale che non ha alcun legame con le due;
- Doppia etnicità→ il bambino integra in maniera ottimale valori dell’una e
dell’altra cultura, sentendosi appartenente a entrambi nella stessa maniera. È l’atteggiamento più favorevole e auspicabile, ma anche quello
meno realizzabile e più utopico