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I COMUNI NELL'ITALIA CENTRO-SETTENTRIONALE E L'IMPERO - Coggle…
I COMUNI NELL'ITALIA CENTRO-SETTENTRIONALE E L'IMPERO
NASCONO SPONTANEAMENTE COME LIBERE ASSOCIAZIONI DI CITTADINI, CHE VOLEVANO OTTENERE AUTONOMIA POLITICA RISPETTO AL SIGNORE LOCALE (CONTE, MARCHESE)
chi li amminista?
NELLA FASE INIZIALE, A FIANCO DEL VESCOVO-CONTE, VENIVANO ELETTI DEI MAGISTRATI DETTI CONSOLI
POI, IL COMUNE DIVENTA PODESTARILE, PER LA PRESENZA DI UN PODESTà (UN FORESTIERO IN CARICA UN ANNO)
CON IL TEMPO, IL POTERE DEI "MAGNATI" FU SEMPRE PIù CONTRASTATO DA QUELLO DEL POPOLO (I NUOVI CETI BORGHESI), RIUNITO NELLE ARTI MAGGIORI E MINORI
I COMUNI DEL NORD ITALIA E IL SACRO ROMANO IMPERO GERMANICO
I COMUNI SI SCHIERARONO NELLA LOTTA TRA PAPATO E IMPERO
DOPO IL CONCORDATO DI WORMS, SI ERA APERTA UNA LOTTA PER LA SUCCESSIONE AL TRONO IMPERIALE CHE AVEVA SPACCATO LA NOBILTà TEDESCA IN DUE FAZIONI, UNA FILOPAPALE E UNA IN OPPOSIZIONE AL PAPATO
NEI COMUNI ITALIANI SI EBBE DUNQUE LA CONTRAPPOSIZIONE TRA DUE SCHIERAMENTI: I GUELFI (FILOPAPALI E PER UNA MAGGIORE AUTONOMIA DALL'IMPERATORE) E I GHIBELLINI (FILOIMPERIALI)
IL POTERE IMPERIALE NON ESERCITAVA DA TEMPO ALCUN CONTROLLO EFFETTIVO SUL REGNO ITALICO
I COMUNI AVEVANO ASSUNTO QUEI POTERI CHE ERANO PREROGATIVE DELL'IMPERATORE (LE REGALìE), COME IL POTERE DI PROMULGARE LEGGI, IMPORRE TASSE, COSTITUIRE ESERCITI...
LA SITUAZIONE CAMBIò QUANDO FU ELETTO FEDERICO BARBAROSSA
L'ATTENZIONE DELL'IMPERATORE SI RIVOLSE ALL'ITALIA, CON LO SCOPO DI RISPRISTINARE IL CONTROLLO IMPERIALE
BARBAROSSA SCESE IN ITALIA DUE VOLTE (1154-58) PER CONVOCARE UN'ASSEMBLEA CON I RAPPRESENTANTI DEI COMUNI, LA DIETA DI RONCAGLIA
VENNE STABILITO L'ANNULLAMENTO DI TUTTE LE REGALìE E RISTABILITO IL SUO POTERE SUI COMUNI
ALCUNI COMUNI, ORA ALLEATI CON IL PAPA, SI OPPOSERO: è GUERRA
BARBAROSSA DISTRUSSE CREMA E MILANO
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IL CASO DI FIRENZE
NEL CORSO DEL 1200 LA CITTà ERA DIVENTATA IL PIù GRANDE CENTRO MANIFATTURIERO EUROPEO PER LA PRODIZIONE DI LANA E TESSUTI
CITTà GUELFA (1266 CON LA SCONFITTA DEI GHIBELLINI A BENEVENTO)
FAMIGLIE DI BANCHIERI E MERCANTI LEGATI AL PAPA
NEL 1282 SI COSTITUì IL PRIORATO DELLE ARTI (6 PRIORI DELLE ARTI MAGGIORI A CAPO DELLA CITTà)
NEL 1293 CON GLI "ORDINAMENTI DI GIUSTIZIA" DI GIANO DELLA BELLA, PER ESTROMETTERE I MAGNATI SI IMPEDì L'ACCESSO ALLE CARICHE PUBBLICHE A TUTTI COLORO CHE NON ERANO ISCRITTI AD ALCUNA CORPORAZIONE
IL CONFLITTO POLITICO TRA POPOLO E ARISTOGRATICI SPACCò LA CITTà IN DUE FAZIONI: GUELFI BIANCHI E GUELFI NERI
I GUELFI NERI PRESERO IL POTERE E I BIANCHI (TRA CUI DANTE) CACCIATI DALLA CITTà (1302)
https://www.danteonline.it/italiano/popup_schede.asp?tipo=ske&scheda=bianchi_e_neri
SI DECISE POI CHE BASTAVA ESSERE ISCRITTI AD UN ARTE ANCHE SENZA ESERCITARLA
IL FENOMENO DELLE CITTà MARINARE
AMALFI, PISA, GENOVA E VENEZIA
BASI COMMERCIALI CHE INTRATTENEVANO RELAZIONI CON MERCANTI EUROPEI, BIZANTINI E ARABI, CHE A LORO VOLTA COMMERCIAVANO CON I PAESI DELL'ESTREMO ORIENTE
VENEZIA, CON IL GOVERNO DEI DOGI, ESTENDE IL SUO DOMINIO SULLE COSTE DALMATE E SU NUMEROSE ISOLE GRECHE