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I COMUNI NELL'ITALIA CENTRO-SETTENTRIONALE - Coggle Diagram
I COMUNI NELL'ITALIA CENTRO-SETTENTRIONALE
NASCONO SPONTANEAMENTE COME LIBERE ASSOCIAZIONI DI CITTADINI APPARTENENTI A FAMIGLIE NOBILI E AI NUOVI CETI EMERGENTI, CHE VOLEVANO OTTENERE AUTONOMIA POLITICA RISPETTO AL SIGNORE LOCALE (CONTE, MARCHESE)
POTERI DI TIPO FISCALE E LEGISLATIVO E GIUDIZIARIO
CAPACITà DI DARE VITA A PROPRIE ISTITUTUZIONI
NELLA SUA FASE INIZIALE, A FIANCO DEL VESCOVO-CONTE, VENIVANO ELETTI DEI MAGISTRATI DETTI CONSOLI, AFFIANCATI DA UN CONSIGLIO
IL COMUNE CONSOLARE HA CARATTERE ARISTOCRATICO E NON SONO RARE LE CONTRAPPOSIZIONI TRA FAMIGLIE NOBILIARI E LE LORO MILIZIE
POI, IL COMUNE DIVENTA PODESTARILE, PER LA PRESENZA DI UN PODESTà (UN FORESTIERO IN CARICA UN ANNO) IL CUI COMPITO ERA TENERE A BADA LE FAZIONI IN CONTRASTO
A METà DEL 1200 SI EBBE IL "COMUNE DEL POPOLO" IL POTERE DEI "MAGNATI" FU SEMPRE PIù CONTRASTATO DA QUELLO DEL POPOLO (I NUOVI CETI BORGHESI), RIUNITO NELLE ARTI MINORI E NELLE ARTI MAGGIORI (CORPORAZIONI DEI MESTIERI)
I COMUNI DEL NORD ITALIA E IL SACRO ROMANO MPERO GERMANICO
I COMUNI SI SCHIERARONO NELLA LOTTA TRA PAPATO E IMPERO
DOPO IL CONCORDATO DI WORMS, SI ERA APERTA UNA LOTTA PER LA SUCCESSIONE AL TRONO IMPERIALE CHE AVEVA SPACCATO LA NOBILTà TEDESCA IN DUE FAZIONI, UNA FILOPAPALE E UNA IN OPPOSIZIONE AL PAPATO
NEI COMUNI ITALIANI SI EBBE DUNQUE LA CONTRAPPOSIZIONE TRA DUE SCHIERAMENTI: I GUELFI (FILOPAPALI E PER UNA MAGGIORE AUTONOMIA DALL'IMPERATORE) E I GHIBELLINI (FILOIMPERIALI)
IL POTERE IMPERIALE NON ESERCITAVA DA TEMPO ALCUN CONTROLLO EFFETTIVO SUL REGNO ITALICO
I COMUNI AVEVANO ASSUNTO QUEI POTERI CHE ERANO PREROGATIVE DELL'IMPERATORE (LE REGALìE), COME IL POTERE DI PROMULGARE LEGGI, IMPORRE TASSE, COSTITUIRE ESERCITI...
LA SITUAZIONE CAMBIò QUANDO FU ELETTO FEDERICO BARBAROSSA, CHE RIAPPACIFICò LE DUE FAZIONI E STABILIZZò LA SITUAZIONE
L'ATTENZIONE DELL'IMPERATORE SI RIVOLSE ALL'ITALIA, CON LO SCOPO DI RISPRISTINARE IL CONTROLLO IMPERIALE
BARBAROSSA SCESE IN ITALIA NEL 1154 E CONVOCò UN'ASSEMBLEA CON I RAPPRESENTANTI DEI COMUNI, LA DIETA DI RONCAGLIA
VENNE STABILITO L'ANNULLAMENTO DI TUTTE LE REGALìE E RISTABILITO IL SUO POTERE SUI COMUNI
RISCESE IN ITALIA NEL 1158 E CONVOCò UNA SECONDA DIETA DI RONCAGLIA CHE FORMALIZZAVA A LIVELLO GIURIDICO LA LEGITTIMITà DEL SUO POTERE
ALCUNI COMUNI, ORA ALLEATI CON IL PAPA, SI SCONTRATONO CON L'IMPERATORE
BARBAROSSA DISTRUSSE CREMA E MILANO, CON IL SUPPORTO DI ALCUNE CITTà LIMITROFE CHE NE TEMEVANO L'ESPANSIONE (COMO, PAVIA...)
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ARGINARE IL TROPPO POTERE DEI COMUNI (SU RICHIESTA ANCHE DEGLI STESSI COMUNI MINORI)
VISTA LA DEBOLEZZA DEL POTERE CENTRALE, SI ERANO INSTAURATE QUESTE CONSUETUDINI
IL CASO DI FIRENZE
NEL CORSO DEL 1200 LA CITTà ERA DIVENTATA IL PIù GRANDE CENTRO MANIFATTURIERO EUROPEO PER LA PRODIZIONE DI LANA E TESSUTI
NEL 1251 AVEVA COSTITUITO UN COMUNE POPOLARE CON A CAPO UN MAGISTRATO FORESTIERO, IL CAPITANO DEL POPOLO
NEL 1266 CON LA SCONFITTA DEI GHIBELLINI A BENEVENTO I GUELFI OTTENNERO IL COMANDO DELLA CITTà
FIRENZE ALLEATA DEL PAPATO VIDE LA CRESCITA DI DAMIGLIE DI BANCHIERI E MERCANTI LEGATI AL APPA
NEL 1282 SI COSTITUì IL PRIORATO DELLE ARTI (6 PRIORI DELLE ARTI MAGGIORI A CAPO DELLA CITTà)
NEL 1293 CON GLI "ORDINAMENTI DI GIUSTIZIA" DI GIANO DELLA BELLA SI IMPEDì L'ACCESSO ALLE CARICHE PUBBLICHE A TUTTI COLORO CHE NON ERANO ISCRITTI AD ALCUNA CORPORAZIONE
QUESTO PER ESTROMETTERE I MAGNATI
NEL 1293 LA NORMA VENNE ATTENUATA E GIANO DELLA NELLA CACCIATO
BASTAVA ESSERE FORMALMENTE ISCRITTI AD UN'ARTE ANCHE SENZA ESERCITARLA PER ACCEDERE ALLE CARICHE PUBBLICHE
IL CONFLITTO POLITICO TRA POPOLO E ARISTOGRATICI SPACCò LA CITTà IN DUE FAZIONI: GUELFI BIANCHI E GUELFI NERI
I GUELFI NERI PRESERO IL POTERE E I BIANCHI (TRA CUI DANTE) CACCIATI DALLA CITTà
https://www.danteonline.it/italiano/popup_schede.asp?tipo=ske&scheda=bianchi_e_neri
IL FENOMENO DELLE CITTà MARINARE
AMALFI, PISA, GENOVA E VENEZIA
BASI COMMERCIALI CHE INTRATTENEVANO RELAZIONI CON MERCANTI EUROPEI, BIZANTINI E ARABI, CHE A LORO VOLTA COMMERCIAVANO CON I PAESI DELL'ESTREMO ORIENTE
VENEZIA, CON IL GOVERNO DEI DOGI, ESTENDE IL SUO DOMINIO SULLE COSTE DALMATE E SU NUMEROSE ISOLE GRECHE
FINANZIANDO LE CROCIATE OTTENNE ANCHE IL DIRITTO DI COMMERCIARE LIBERAMENTE E SENZA PAGARE IMPOSTE
A DIFFERENZA DEL RESTO D'EUROPA, IN ITALIA VI ERA LA SUBORDINAZIONE DEL CONTADO ALLA CITTà (L'ESPANSIONE DEI COMUNI SULLE AREE CIRCOSTANTI)
IN ITALIA SORSERO TANTISSIMI COMUNI E IL LORO POTERE CREBBE MOLTO
LE CITTà SCARDINANO IL SISTEMA VASSALLATICO-BENEFICIARIO PERCHé SI IMPONGONO SUL POTERE DEI SIGNORI LOCALI