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cap 3 il razzismo - Coggle Diagram

- - - - Si perpetua attraverso la generalizzazione e si diffonde mediante la
        socializzazione. Si parla a questo proposito di razzismo dell’assimilazione, cioè l’interiorizzazione di pregiudizi razziali verso gli altri tramite il processo
        educativo e la diffusione di modelli socioculturali.
- - - - Pierre-André Taguieff che ha individuato due teorie fondamentali:
        
        Teoria antropologica o comunista⇒ razzismo è un universale dell’uomo poiché strettamente collegato con l’etnocentrismo
        
        L’etnocentrismo, se non controllato, può
        portate a una sopravvalutazione delle qualità del proprio gruppo e ad atteggiamenti xenofobi nei confronti degli altri, considerati come inferiori.
        
        ’etnocentrismo però è visto come uno strumento di difesa e sopravvivenza perchè può portare però anche a tendenze altruistiche verso persone appartenenti a una stessa etnia, intesa come estensione della parentela fondata su proprietà genetiche comuni.
        
        Teoria modernista⇒ il razzismo ha una propria origine storica nata dal
        diffondersi di un sistema ideologico in Europa e nelle Americhe
        
        tre versioni:
        
        Ristretta→ il razzismo sarebbe nato dalla tendenza di classificare gli
        esseri umani in “razze”, diffusasi a partire dal XVII secolo. Numerosi antropologi e naturalisti del periodo commistionavano in queste
        categorie aspetti somatici, mentali e culturali, portando con sé un’implicita ideologia di superiorità dei bianchi su tutti gli altri.
        
        Ultraristretta→ il razzismo si è diffuso solo con le credenze secondo
        cui la razza sarebbe ereditariamente trasmissibile -determinismo razziale-, quindi attorno al XIX secolo e alla prima metà del XX secolo. Secondo questi studiosi il termine è erroneamente utilizzato
        con una connotazione troppo ampia, includendo forme di discriminazione ed esclusione non per forza riconducibili al razzismo
        
        Ampio→ esiste un protorazzismo che concerne tutti quegli
        atteggiamenti d’esclusione esercitati dalla metà del XV secolo al XVIII
        
        esempi:
        
        1-Mito del sangue puro: diffuso in Spagna e Portogallo per
        proteggere la monarchia spagnola cristiana, una delle prime forme di discriminazione contro gli ebrei e i discendenti dei mori
        
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        Secondo Taguieff è la teoria più fedele alla realtà storica in quanto
        spiega che il razzismo può coniugarsi in molti modi diversi pur essendo mossi da uno stesso movente -purezza di sangue-. Le
        tradizioni del pensiero razzista sono radicate attorno al XV secolo e da allora sono rimaste praticamente immutate
- - - - mentre le ideologie possono essere racchiuse nel concetto di
        “razzialismo”
        
        L’ammissione dell’esistenza delle razze: esiste una differenza evidente
        fra le diversità umane;
        
        La continuità tra fisico e morale: le differenze fisiche si prolungano e
        connotano anche gli aspetti morali;
        
        L’azione del gruppo sull’individuo: il comportamento dell’individuo
        dipende dal gruppo a cui appartiene;
        
        Una gerarchia unica di valori: l’esistenza delle razze permette di stabilire alcune razze predominanti rispetto ad altre;
        
        Una politica fondata sul sapere: la scienza è in grado di dimostrare tutti
        i fatti già elencati.
        
        HANNAH ARENDT
        
        ideologia, si differenzi
        dalla semplice opinione per la sua adesione in massa e pervasività nei media
        
        MIGUEL WIEVIORKA
        
        ha elaborato una classificazione di tipi di razzismo specifici in base
        ai contenuti che trasmettono e agli effetti che producono:
        
        Infrarazzismo→ forma di discriminazione irregolare e frammentaria,
        perpetuata solo in alcuni rapporti o in talune situazioni, che però non viene contrastata. Si tratta più di pregiudizi e atti xenofobici che non di razzismo vero e proprio;
        
        Razzismo frammentato→ forma di discriminazione più capillare e
        diffusa, non circoscritta solo in determinati eventi. La segregazione è più evidente e la violenza più frequente
        
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        PIERRE-ANDRÈ TAGUIEFF
        
        dobbiamo da un
        lato distinguere le differenze fra i vari fenomeni e dall’altro rilevare i loro punti in comune
        
        Differenze
        
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- - - - esempio dei pigmei
      - :star:Il razzismo è la credenza secondo cui la “razza”, il colore della pelle, la
        lingua, la religione, la nazionalità o l’origine nazionale ed etnica sono motivi che giustificano il disprezzo verso una persona o un gruppo di
        persone, o l’idea di superiorità di una persona o di un gruppo di persone. Viene definita discriminazione razziale ogni differenza di
        trattamento fondata su tali motivi, ritenuti privi di qualsiasi giustificazione oggettiva e razionale
- - - - guido barbujani, luigi luca cavalli sforza
        
        Paradossalmente, le differenze all’interno di una stessa
        popolazione sono maggiori rispetto a quelle fra popolazioni diverse.