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RETI LAVORATIVE (5) - Coggle Diagram
RETI LAVORATIVE (5)
SCANSIONI
mondo digitale è un sistema che facilita il lavoro, veicola informazioni e mette in relazione più persone al di là del abitato con attenzione, mantenendo la giusta distanza necessaria affinché la dimensione del virtuale contamini quella del reale senza però fagocitarlo
lavoro caratterizza l'esistenza di ogni persona esperienza che acquista valori diversi in base al significato
che ognuno di noi le assegna e può essere vista in molti modi: necessità di sostentamento, fonte di soddisfazione personale, imposizione sociale, passatempo -> in ogni caso lavoro ha un importantissimo ruolo sociale
rapporto lavoro e tempo
inizialmente regolato in base al ciclo delle stagioni, poi con l'avvento della rivoluzione industriale sfruttamento disumano, in seguito orario di lavoro viene uniformato e standardizzato
oggi: è cambiato il concetto di lavoro e di conseguenza anche il tempo -> nella nuova era della digitalizzazione vengono abbattuti i confini di spazio e tempo (si assottiglia il confine tra vita lavorativa e vita privata) cybertempo e le modalità di lavoro diventano più personalizzate in base ai punti di forza
individuali, più flessibili e fruibili, consentendo di svolgere le proprie mansioni in qualunque posto ci si trovi
SORVEGLIANZA GLOBALE
a causa del nostro modo di utilizzare la tecnologia sono sorte nuove modalità di controllo: controllo informazionale + subdolo e nascosto, continuo automatico e involontario -> distanza spazio-temporale non è più una barriera -> proprio perchè controllo silente individui credono di avere libertà illimitata e si sentono legittimati a qualsiasi azione ma in realtà è essenziale prestare attenzione a ciò che si si fa o che si pubblica
empowerment orizzontale: possibilità di essere sempre in contatto con chiunque nel web,
facendo nascere nuove dinamiche tra le persone -> gerarchie vanno a sfumarsi fino ad arrivare a rapporti tra pari (anche con il capo) -> positivo per il possibile ambiente che si crea (condivisione e stimolante) ma rischio della trappola collega-amico -> importante trovare un giusto equilibrio tra il mondo informazionale e quello lavorativo e la realtà lavorativa e quella personale e tenere distinte queste due realtà
EDUCATIONAL
estroflessione: persona esce da sé perché necessita di essere riconosciuta dagli altri, cerca di
continuo nell’altro e nei luoghi che frequenta quel qualcosa che la riconduca a sé (diverso da estroversione) -> continuo ritornare a sè stessi non permette riconoscimento
forma di narcisismo -> narcisismo disturbo della personalità caratterizzato da grandiosità, bisogna di ammirazione, egocentrismo -> al contrario del dono narcisismo chiude le possibilità di relazione
social network moltiplicano la possibilità di creare prodotti auto-referenziali, e anche nel lavoro nella rete digitale (ex. alcune pagine web di messa in mostra e autocelebrazione)
oggi prevale modello dell'emotivismo (individuo mette al centro sè stesso e le proprie emozioni) -> uomo sciolto da una visione comunitaria, bastevole a sè stesso -> rete permette di essere presenti in ogni occasione e contesto di vita, perciò non ci si può considerare soli e svincolati
da ogni relazione
di conseguenza educatore deve essere in grado di agire in modo critico e consapevole all'interno della rete e di "surfare" tra essere: testimonial (usare in modo strumentale il proprio profilo social per proporre un’immagine di sé, intenzione seduttiva e attrattiva, a scopo commerciale e di convincimento) e testimone (usare la propria professionalità per proporre una conoscenza agli altri, esperienza rappresentativa di valori interiori, si mette in gioco senza nascondersi dietro un'immagine)
ESTROVERSIONE
Per raggiungere un'identità completa l'uomo ha bisogno di riconoscersi e di essere riconosciuto dagli altri -> possibile solo se mette in atto processi di estroversione (cioè se esce da sé per incontrare l'Altro) -> importante che il riconoscimento sia reciproco
riconoscimento reciproco può sviluppare riconoscenza e gratitudine verso colui che gli ha permesso di comprendere se stesso, sperimentando uno degli universali antropologici -> il dono: prevede un sacrificio e un rischio; la persona che dona riversa un'aspettativa di reciprocità nel ricevente, il quale
è libero di scegliere se, come e quando restituirlo (Buber) -> 3 caratteristiche fondamentali (Mauss): dare (dare e perdere qualcosa di sè stessi), ricevere (accettare l'altro), ricambiare (restituzione crea legame con l'altro)
anche con l'avvento della rete il dono è rimasto un elemento importante -> forma di dono digitale prende il nome di sharing: condividere qualcosa con altri,
gettando in questo modo la base per degli scambi sociali ed economici
Chi dona rinuncia a qualcosa di sé per donarlo a qualcuno; a sua volta chi riceve sa che dovrà ricambiare, dunque rinunciare a qualcosa di sé per ristabilire gli equilibri nella relazione -> In rete questa tensione si allenta un po’ perché gli scambi avvengano tra "sconosciuti" -> L'atto del donare in rete è connotato dalla difficoltà a costruire un sistema di responsabilità tra i membri, e da una diffusa riluttanza a prendersi impegni a lungo termine -> rete come comunità estetica (legami senza conseguenze)