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REGIONI - Coggle Diagram

- - - - Le regioni rappresentano una grande novità nella Costituzione italiana, rispetto al passato caratterizzato dall'autonomia locale dei Comuni e dalle Province come enti statali.
  - - - oLa Sicilia emana uno Statuto Speciale nel 1946, anteriore alla Costituzione, ma poi riconosciuto nell'art. 116.
      - oValle d'Aosta e Trentino-Alto Adige, caratterizzati da minoranze linguistiche e confini con altri Stati, ottengono autonomie speciali.
      - oNel 1948, il Friuli-Venezia Giulia affronta questioni di diritto internazionale complesse, risolte nel 1954 con lo Statuto Speciale approvato nel 1963.
      - oL'accordo De Gasperi-Gruber del 1946 concede particolare autonomia alla Provincia di Bolzano e ad alcuni comuni della Provincia di Trento.
  - - - riconosce e promuove le autonomie locali, implementando il decentramento amministrativo.
      - L'autonomia legislativa delle regioni italiane è regolata dall'art. 5, con limiti definiti ma una sostanziale rilevanza nella struttura dello Stato.
  - - - l'effettiva attuazione delle regioni ordinarie è ritardata fino al 1970
        
        Il ritardo è principalmente dovuto a motivi politici, con i partiti che modificano le loro posizioni nel corso degli anni, influenzando l'agenda politica
        
        Negli anni '60, il Partito Socialista si allontana dalle posizioni più integraliste, contribuendo ad accelerare l'attuazione delle autonomie locali. Nel 1968 viene approvata una legge per le elezioni dei Consigli Regionali, seguita da una legge finanziaria nel 1970 per l'effettiva attuazione delle regioni e il trasferimento di funzioni amministrative.
- - - - Questo principio è conosciuto come "simul stabunt, simul cadent", il che significa che la giunta e il consiglio regionale rimangono in carica insieme al presidente e decadono insieme a lui. Questa disposizione rafforza ulteriormente il ruolo e l'autorità del presidente di regione.
    - - le dimissioni, l'impedimento permanente, la morte
      - l'approvazione di una mozione di sfiducia da parte del consiglio regionale.
        
        . Quest'ultimo caso è significativo poiché, essendoci un rapporto di fiducia tra il presidente e il consiglio, la forma di governo regionale è tendenzialmente parlamentare, con il presidente che ha una posizione rafforzata.
        
        Forme di Governo Regionale:
        
        Gli statuti regionali possono determinare quale organo eserciterà il potere regolamentare, definendo così la forma di governo regionale.
        
        Questo può risultare in una forma di governo parlamentare non classica, ma piuttosto "neo-parlamentare", in cui il presidente e il consiglio regionale condividono il potere in modo più equilibrato.
- - - - Ad esempio, la Valle d'Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano hanno scelto l'elezione del presidente da parte del consiglio, mentre altre regioni hanno optato per l'elezione popolare.
  - - - come un organo di consultazione tra la regione e gli enti locali. Sebbene non sia un organo necessario, è stato creato come forum per il confronto e la discussione tra i vari livelli di autonomia territori
  - - - Regime della Prorogatio:
        
        La prorogatio a fine legislatura è gestita in modo diverso rispetto al Parlamento. Per i consigli regionali, è previsto che essi esercitino le loro funzioni fino al 46° giorno antecedente le elezioni
        
        il consiglio scaduto può limitarsi all'ordinaria amministrazione. Queste differenze sono importanti e sono state sottolineate dalla Corte costituzionale in una sentenza del 2002.
      - La Corte costituzionale ha chiarito che il termine "Parlamento" si riferisce esclusivamente al Parlamento nazionale, che esprime la rappresentanza nazionale, e non ai vari consigli regionali.
        
        la distinzione tra rappresentanza nazionale e rappresentanze locali, confermando che il Parlamento identifica il soggetto che esprime la rappresentanza a livello nazionale.
        
        Sovranità e Autonomia:
        
        lo Stato detiene la sovranità, i consigli regionali rappresentano una manifestazione dell'autonomia regionale, sottolineando il principio della divisione dei poteri tra Stato e regioni.
      - Punti in Comune tra Parlamento e Consigli Regionali:
        
        • Funzione Legislativa: Entrambi hanno il potere di legiferare, anche se il ruolo principale del consiglio regionale è quello legislativo.
        
        • Divieto di Mandato Imperativo: Sia i parlamentari che i consiglieri regionali non sono vincolati da mandati imperativi e possono esercitare il proprio giudizio indipendente.
        
        • Insindacabilità: Esiste un grado di insindacabilità per i parlamentari (Art. 68 della Costituzione) e per i consiglieri regionali (Art. 122 della Costituzione), anche se l'immunità è un'esclusiva prerogativa dei parlamentari.
- - - - La Giunta e il Presidente, sebbene avessero meno poteri rispetto ai loro omologhi nelle regioni a statuto speciale, erano comunque responsabili dell'amministrazione regionale e dell'attuazione delle politiche regionali.
      - Il rapporto tra Consiglio Regionale, Giunta e Presidente era caratterizzato da un principio di fiducia e collaborazione, con il Consiglio che esercitava un ruolo predominante nelle decisioni legislative e amministrative.
      - Prima della riforma del 1999, la forma di governo delle regioni ordinarie era prevalentemente parlamentare, con un forte peso del Consiglio Regionale. Il Consiglio Regionale aveva il potere di approvare leggi e regolamenti, nonché di eleggere la Giunta e il Presidente.
  - - - Le regioni a statuto speciale, fin dall'inizio, hanno avuto una forma di governo più autonomista, con maggiore margine di azione per il Presidente e la Giunta.
      - Rispetto alle regioni ordinarie, il Consiglio Regionale ha un ruolo meno predominante, con una maggiore centralità dell'esecutivo nell'attuazione delle politiche regionali
      - Il Presidente e la Giunta hanno un maggiore potere decisionale e amministrativo, mentre il rapporto di fiducia con il Consiglio Regionale può essere meno stringente rispetto alle regioni ordinarie.
- - - - PROCEDURA SIMILE A QUELLO PARLAMENTARE
        
        proposta della giunta regionale, esame da parte di una commissione competente, approvazione con discussione, promulgazione da parte del presidente della giunta regionale, e pubblicazione nel bollettino ufficiale della regione.
        
        statuti regionali,
        
        sono previste procedure simili a quelle per le commissioni deliberanti e quelle per le commissioni redigenti. La promulgazione del presidente della giunta regionale è un atto dovuto.
        
        GUINTA REGIONALE
        
        Ruolo della Giunta Regionale:
        
        La Giunta Regionale è l'organo esecutivo della regione, presieduto dal Presidente della Giunta, che coincide con il Presidente della Regione.
        
        Se il Presidente è eletto direttamente dal popolo, non è primus inter pares rispetto agli assessori, ma detiene una posizione gerarchica superiore.
        
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        Caratteristiche della Giunta:
        
        • Organo Collegiale: La Giunta opera come un organo collegiale, dove le decisioni sono prese congiuntamente. Anche se gli assessori hanno specifiche deleghe, queste sono assorbite all'interno delle decisioni della Giunta.
        
        • Competenza Generale: Quando si tratta di esercitare funzioni nell'ambito regionale, si presume che spetti alla Giunta piuttosto che al Consiglio Regionale.
        
        • Assenza di Potere Legislativo: La Giunta e il Presidente non hanno il potere di adottare atti con forza di legge, poiché questa competenza spetta al Consiglio Regionale.
- - - - il principio di sussidiarietà nell'ambito delle funzioni amministrative stabilisce che tali funzioni sono attribuite ai Comuni, salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato.
        
        Questo articolo promuove il coinvolgimento diretto degli enti locali nell'amministrazione dei servizi pubblici, riflettendo la concezione della Repubblica come una comunità di comunità.
      - Principi Affiancati all'Articolo 118
        
        • Principio di Differenziazione: Questo principio riconosce che tra gli enti locali ci sono differenze in termini di dimensione, risorse e capacità operative. Pertanto, alcune funzioni possono essere meglio gestite da enti di dimensioni maggiori o con maggiori risorse.
        
        • Principio di Adeguatezza: Questo principio richiede di valutare quale organo di governo sia più adeguato per gestire determinate funzioni, tenendo conto delle risorse disponibili e delle esigenze specifiche della comunità.
      - Struttura Ramificata degli Enti di Governo:
        
        L'Italia ha una struttura ramificata degli enti di governo, che include Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni. Ognuno di questi enti ha una propria autonomia, statuti, poteri e funzioni, con le Regioni che godono di particolare rilevanza e autonomia all'interno del sistema.
    - - L'articolo 119 della Costituzione italiana regola le risorse finanziarie degli enti locali, includendo Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni. Queste entità dovrebbero avere risorse autonome e la capacità di applicare tributi e generare entrate proprie, in armonia con la Costituzione e rispettando i principi di coordinamento statali.
        
        Patto di Stabilità Interno e Concorso agli Obiettivi di Finanza Pubblica: Prima del 2016, c'era il Patto di Stabilità Interno che impegnava gli enti locali a non sforare il bilancio. Ora, questo patto è stato sostituito dal Concorso agli Obiettivi di Finanza Pubblica. Questo meccanismo richiede che tutti i livelli di governo rispettino determinati obiettivi di bilancio e contribuiscano alla riduzione della spesa pubblica.
        
        Principio Pattizio e Regime Finanziario delle Regioni Speciali: Negli ultimi anni, si è affermato un principio pattizio tra le regioni speciali e lo Stato, che disciplina il regime delle entrate e delle uscite della regione e gli obblighi finanziari derivanti per entrambi. Questo principio è stato riconosciuto dalla Corte costituzionale in varie sentenze. Gli statuti speciali permettono la modifica delle norme finanziarie attraverso leggi ordinarie, senza necessità di un procedimento di revisione costituzionale.
        
        Federalismo Fiscale e Complessità dell'Attuazione: La legge 42/2009 avrebbe dovuto introdurre il federalismo fiscale, ma l'attuazione di alcune delle sue disposizioni è stata ritardata. Questa legge mirava a garantire alle Regioni proventi derivanti da tributi propri e trasferimenti statali, ma la sua attuazione è stata ostacolata dalla crisi economica del 2008 e dalla crisi valutaria del 2011/2012, oltre agli obblighi imposti dal fiscal compact.
        
        Importanza del Profilo Finanziario per l'Autonomia: Il profilo finanziario è cruciale per la configurazione dell'autonomia delle Regioni, poiché influenza direttamente le risorse disponibili per l'esercizio delle competenze regionali.
      - Enti Locali e Territoriali:
        
        Gli enti locali, quali Province, Comuni e Città metropolitane, costituiscono i rami inferiori dell'ordinamento italiano, operando su specifiche circoscrizioni territoriali. Le Regioni, invece, sono considerate enti territoriali.
        
        Articolo 114 della Costituzione: Prima della riforma del Titolo V del 2001, l'articolo 114 stabiliva che la Repubblica era ripartita in Regioni, Province e Comuni, sottolineando la loro importanza nel contesto dell'ordinamento. L'attuale formulazione estende l'elenco includendo anche le Città metropolitane e lo Stato stesso, equiparandoli agli altri enti locali.
        
        Autonomia e Funzioni: Gli enti locali operano in base a una rappresentanza politica, con organi eletti dai cittadini. Hanno finalità generali e una certa autonomia decisionale, seppur limitata rispetto alle Regioni, che godono della potestà legislativa.
        
        Modifiche Territoriali e Autonomia: Le modifiche territoriali riguardanti Province e Comuni possono essere stabilite attraverso leggi statali o regionali, mentre l'art. 128 della Costituzione, non più in vigore, prevedeva leggi generali per gli enti locali. La sorte delle Province è stata incerta fin dall'inizio, con funzioni via via diminuite nel tempo.
        
        Legge 142/1990 e Testo Unico degli Enti Locali: La legge 142/1990, successivamente unificata nel Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) con il d.lgs 267/2000, ha regolato la disciplina degli enti locali, ma il percorso di attuazione è stato problematico per le Province e lento per i Comuni.
        
        Le Province:
        
        Le Province, emerse dalla Costituente in una posizione intermedia tra i Comuni e le Regioni, sono enti con compiti di gestione sovracomunale. Tuttavia, nel corso degli anni, hanno rischiato di essere schiacciate tra i poteri delle Regioni e dei Comuni.
        
        Storia e Riforme: Negli anni 2000, si è manifestato un forte intento di abolizione delle Province, ma i tentativi di intervento legislativo sono stati bloccati, compresa una riforma nel 2012 durante il governo Monti. La legge Del Rio del 2014 ha ridimensionato le Province, definendole enti di area vasta con competenze limitate, e ha cambiato il sistema di governo, eliminando le elezioni dirette del presidente e del consiglio provinciale.
        
        Forma di Governo: Oggi, nelle Regioni ordinarie, i presidenti delle Province e i consigli provinciali non sono più eletti direttamente dal popolo, ma tra i sindaci e i consiglieri dei comuni della provincia. La legge prevede anche un terzo organo, l'assemblea dei sindaci, con funzioni limitate. Sebbene alcuni abbiano contestato la mancanza di legittimazione popolare degli organi provinciali, la Corte Costituzionale ha stabilito che la Carta Europea non è immediatamente vincolante in questo contesto.
        
        Le Città Metropolitane:
        
        Le Città Metropolitane, introdotte con la legge Del Rio, sono entità di area vasta il cui territorio coincide con quello delle Province. Attualmente sono 9. A capo di ciascuna città metropolitana c'è un sindaco metropolitano e un organo di indirizzo, il consiglio metropolitano, entrambi eletti dai sindaci e dai consiglieri dei comuni che compongono la città metropolitana.
        
        Configurazione e Funzioni: Il territorio delle Città Metropolitane coincide con quello delle Province, e quindi con quello dei comuni che le compongono. Il sindaco metropolitano di solito è il sindaco del comune capoluogo di diritto, a meno che non vi sia una suddivisione del capoluogo in più comuni. In questo caso, lo statuto della città metropolitana potrebbe prevedere l'elezione diretta del sindaco metropolitano.
        
        Le Città Metropolitane esercitano le funzioni precedentemente svolte dalle Province, ma con alcune competenze aggiuntive che mirano a valorizzare il ruolo del comune capoluogo e a coordinare meglio le politiche su un territorio caratterizzato da un forte agglomerato urbano
        
        La legge Del Rio ha coinvolto anche le Regioni speciali, sebbene queste abbiano la potestà ordinamentale e possano quindi disciplinare autonomamente gli enti locali e le relative circoscrizioni.
        
        I Comuni:
        
        Autonomia e Forma di Governo: Ogni Comune ha un proprio statuto, approvato dal consiglio comunale, che regola la vita politica e amministrativa. La forma di governo segue quella delle Regioni, con un consiglio eletto e una giunta amministrativa guidata dal sindaco, eletto direttamente dalla popolazione dal 1993.
        
        Potere del Sindaco e del Consiglio: Il sindaco, figura centrale, è rappresentante del Comune, sovrintendente agli uffici e, in parte, funzionario del Governo. Il principio di separazione tra politica e amministrazione prevede che i provvedimenti amministrativi siano presi dai funzionari comunali, mentre il sindaco e la giunta detengono un potere generale di indirizzo, coordinamento e gestione delle risorse.
        
        I Comuni, fondamentali enti locali, rappresentano la comunità e ne curano gli interessi, promuovendo lo sviluppo locale.
        
        L'articolo 118 della Costituzione introduce forme di differenziazione, come le circoscrizioni nei comuni più grandi e l'esercizio associato delle funzioni per quelli più piccoli.
        
        Ruolo del Consiglio e Separazione dei Poteri: Il consiglio comunale ha competenze circoscritte dalla legge e funge da organo di indirizzo politico. Se la maggioranza dei consiglieri si dimette, si va a nuove elezioni, evidenziando un sistema "parlamentare" con un vertice rafforzato. La legge 142/1990 ha stabilito che i provvedimenti amministrativi sono generalmente assunti dai funzionari del Comune, mentre l'organo politico mantiene funzioni di indirizzo e scelta dei responsabili.