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RETI IDENTITARIE (1) - Coggle Diagram
RETI IDENTITARIE (1)
IO ALTRO
Han: epoca di Facebook e Photoshop fa del volto dell'uomo una faccia di cui si premia l’esposizione, una superficie
trasparente che porta alla "mancanza di essere" e quindi a un'opacizzazione del tutto
libertà di informazione ha creato una società trasparente, caratterizzata dall'uguaglianza e dall'annullamento del
valore della diversità e dell’Altro
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persone e maschere: Nelle reti le persone si trasformano in "maschere" (Distefano) -> identità digitale consente di tenersi in contatto con gli altri, senza metterci la faccia e mostrare le proprie fragilità e timidezze -> La rete permette di creare un escamotage per proteggersi o per riuscire ad essere "altro" rispetto a quello che si è nella propria routine quotidiana
DINAMICHE SOCIAL
DIGITAL SELF
identità non è più una proprietà stabile del sè, ma risultante di un processo sociale -> sè che si trasforma nel virtuale
NETWORKED SELF
sé in rete si presenta (self presentation) e si costruisce nelle interazioni virtuali: l'individuo vede se stesso tramite il suo
riflesso negli altri -> in rete l'individuo crea il suo "profilo" e vede il suo "me" come in uno specchio, inoltre può modificarlo e migliorarlo a suo piacimento, fino a quando ritiene che sia il più vicino possibile all'ideale che ha in mente
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SELF EMPORWERMENT
nei social -> pastiche di personalità: Le persone vogliono combinare frammenti di identità per adattarsi maggiormente alla situazione in cui sono inseriti, invece di esprimere la loro vera identità -> moltiplicazione del sè
DAL SELF AL BRAND
Riva individua gli scopi che stanno alla base dell'attività del selfie: far ridere, vanità, raccontare, commenti positivi (con paura di quelli negativi)
3 gli aspetti della personalità associati all'attività del selfie: estroversione (mostrare agli altri come ci si sente), coscienziosità (non dare importanza ai commenti altrui), nevroticismo o instabilità emotiva (preoccuparsi eccessivamente di ricevere commenti negativi)
EDUCATIONAL
virtual ego
selfie è diventato la proiezione del proprio virtual ego. La moda del selfie condiviso solletica il narcisismo delle
persone ed esalta l’Io (Anna Oliverio Ferraris)
genitore deve educare a praticare un uso responsabile del social media facendo attenzione che lo scambio non assuma le caratteristiche di una dipendenza
corpo nel selfie
realizzazione di un selfie il corpo è un protagonista attivo che smuove l’opinione comune e spesso provoca vergogna e discredito -> 'immagine è il primo elemento che viene utilizzato nel mondo del web per interagire con l’Altro, per essere accettati, amati e stimati-> pertanto l'apparenza diventa un fattore imprescindibile
presenza-assenza
cyber-spazio è come un teatro di presenza-e-assenza, uno spazio illusorio-reale-proiettivo-vero
Nel "condividere" parti della propria vita, emozioni e sentimenti per cercare costante attenzione, per piacere e sentirsi
desiderati, si rischia di perdere il valore della propria individualità
Dall'on-line all'off-line tutte le maschere che sono state create nel mondo virtuale cadono e impediscono la costruzione
di un rapporto autentico e basato sulla fiducia
IDENTITY WORK
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diversi tipi di identità
IDENTITA' PERSONALE
psicologia: modo in cui l’individuo si percepisce sia in quanto soggetto auto-appartenente, sia in quanto appartenente ad una storia ed ad un gruppo
sociologia, antropologia: insieme di modi in cui l’individuo si concepisce e si relaziona con sé e con il mondo
come nasce:
l’identità come esito di processi intrapersonali che interpersonali, nasce anche dall'incontro con l'altro (ogni relazione ha un impatto sull'identità, perciò web può plasmare parecchio, + relazioni, + informazioni e elementi)
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IDENTITA' SOCIALE
immagine che la persona fa vedere agli altri -> con l'avvento delle nuove tecnologie è maggiormente mutevole e plasmabile e cambia a seconda del contesto
identità sociale e identità personale nell'individuo interagiscono, si influenzano e si mescolano
socializzazione primaria che impatta è quella con i genitori: nativi digitali sono figli di genitori liquidi -> affettuosi, accudenti ma non educanti (Cantelmi, 2010): manca il
riferimento alla comunità degli adulti e i bambini crescono privi di valori -> moltiplicazione identitaria
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