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ITALIA PRIMA E DOPO L'UNIFICAZIONE - Coggle Diagram
ITALIA PRIMA E DOPO L'UNIFICAZIONE
ITALIA DOPO IL 1815
Dominio Austriaco
(Lombardo-Veneto)
Regno di Sardegna
, unico stato italiano politicamente autonomo dell'Austria che ritornò ai Savoia con Vittorio Emanuele I
Vi furono
3 ITALIE AGRICOLE
...
ITALIA MERIDIONALE:
del latifondo e dei contadini nei borghi-paesi
ITALIA CENTRALE:
della coltura promiscua e della mezzadria
ITALIA SETTENTRIONALE:
grande fattoria al centro di un'azienda agricola, strutture sparse in mezzo alla campagna
CAUSE DEL RITARDO INDUSTRIALE
Ridotto e poco intervento degli Stati Preunitari
per favorire lo sviluppo economico
Scarsa diffusione di una
borghesia capitalistica
(accentuato nel Mezzogiorno)
Frammentazione territoriale
(mancanza di un mercato interno)
IDEA DI STATO NAZIONE
Metà 1700 - Inizio 1800:
Si cominciò a diffondere l'Idea che lo Stato dovesse basare la sua sovranità su un popolo (Nazione).
Questo ideale trovò un seguito sempre più ampio verso la metà dell’Ottocento tra le classi colte e i centri medi urbani.
Nel caso Italiano,
il dibattito tra i patrioti sulla formazione di uno stato unitario
, iniziò nel triennio rivoluzionario (1796-1799)
NAZIONE ITALIANA
= definita come “una comunità oppressa da popoli e tiranni stranieri e alla disperata ricerca della libertà”.
La
nazione
veniva rappresentata
come una comunità di parentela
, dove il sangue è il primo legame forte che tiene legata assieme la comunità, come anche la cultura della nazione, la cui coesione è garantita dall’ identità di religione, lingua e storia passata
DEMOCRATICI
Risorgimento
= frutto dell’iniziativa popolare e realizzarsi attraverso un'insurrezione nazionale. Essi pensavano all’Italia nuova come a una
Repubblica fondata sul principio della sovranità popolare.
MODERATI
Obiettivi dell’indipendenza e dell’unificazione nazionale raggiunti gradualmente, Italia del futuro come a una
Monarchia Costituzionale di carattere liberale.
PARTITO DEMOCRATICO E LIBERALE
PARTITO DEMOCRATICO
GIUSEPPE MAZZINI
: leader genovese del fronte democratico che affermò che l’unica via da seguire per raggiungere l'unità e l’indipendenza della nazione è
l'insurrezione popolare
.
NAZIONALISMO MAZZINIANO
: contrastava il conflitto tra le classi e l'affermazione della lotta di classe
Mazzini fu accusato dai suoi detrattori moderati anche di professare la “
Teoria del Pugnale
” (assassinio politico)
CARLO CATTANEO
: federazione di stati simili alla Svizzera o agli Stati Uniti capace di garantire un’autonomia locale.
Avversario del moderatismo dei liberali e del rivoluzionarismo dei mazziniani
FEDERALISMO DI CATTANEO
= forma repubblicana e suffragio universale, escludeva che una forza monarchica assumesse una posizione dominante.
PARTITO LIBERALE
VINCENZO GIOBERTI
: proponeva una visione “
Neoguelfa
", arrivare alla costruzione di uno stato nazionale attraverso l'affermazione di un
progetto di confederazione degli stati italiani indipendenti
con i propri sovrani (vertice il
papa
).
Religione cattolica e Papato come vertice
CESARE BALBO
: riteneva che l’Austria fosse l'avversario principale da sconfiggere per arrivare all’unità nazionale italiana
TAPPE STORICHE DELL'UNITA' NAZIONALE
2° TAPPA: ACCORDI DI PLOMBIERES
, venne prefigurato il futuro assetto italiano.
Cavour si adoperò per portare l’imperatore Napoleone
a considerare l'ipotesi di una guerra contro l’Austria a fianco del Piemonte
3° TAPPA: 1859
, l’Austria dichiarò guerra al Regno di Sardegna invadendone il territorio e nacque la
SECONDA GUERRA D'INDIPENDENZA.
Napoleone III si ritirò perchè preoccupato dall'opinione pubblica francese e da un intervento della Prussia in appoggio all'Austria
1° TAPPA: 1848 ITALIANO
, l'Italia dichiarò guerra all'Austria dando vita alla PRIMA GUERRA D'INDIPENDENZA, con ulteriore fallimento dei moderati e la formazione della
REPUBBLICA ROMANA
4° TAPPA: LA PRESA DI NAPOLI,
Cavour cercò senza successo di provocare
un’insurrezione filopiemontese a Mazzini
a Napoli prima dell’arrivo al Piemonte → l’avanzata garibaldina aveva messo Cavour in grande difficoltà perchè temeva che potesse realizzarsi il progetto mazziniano di un’Assemblea costituente.
5° TAPPA: 1861 ITALIANO
, La fragilità della costruzione unitaria era dovuta a secoli di dominazione straniera e di divisione politica e il Parlamento italiano dichiarò
Roma Capitale su iniziativa di Cavour
nell’aprile del 1861
6° TAPPA: CONVENZIONE DI SETTEMBRE
, Nel Settembre 1864 il governo italiano sottoscrisse un accordo con la Francia, la convenzione di settembre, che prevedeva il graduale ritiro del presidio francese da Roma e impegnava l’Italia a spostare la capitale da Torino in un’altra città.
7° TAPPA: LA PRESA DI ROMA,
Il 20 settembre 1870 i bersaglieri entrarono a Roma attraverso la breccia di
Porta Pia
, ponendo fine al potere temporale dei papi, che durava da oltre un millennio.
La “
questione romana
” era tutt’altro che risolta. Il parlamento approvò nel maggio 1871 una serie di norme destinate a regolare i rapporti fra Stato e Chiesa, ma anche il trasferimento della capitale da Firenze a Roma.
8° TAPPA: DESTRA STORICA
, ceto politico che governò il paese
dall’Unità al 1876
, era un gruppo di notabili, espressione dell’aristocrazia e della borghesia liberale moderata che avevano guidato il processo di unificazione nazionale,
erano convinti che il paese si sarebbe potuto sviluppare solo favorendo la creazione di un mercato interno e l’apertura verso l’estero
.
BRIGANTAGGIO
: insanguinò il Mezzogiorno continentale del paese e per stroncarlo fu attuata una durissima repressione militare.
Nel 1876 la Destra storica dovette cedere le redini del governo della Sinistra
, non era più considerata adeguata a guidare il paese sulla via dello sviluppo economico e civile, per la ristrettezza della sua base sociale, la sua politica troppo accentratrice, l’insufficiente attenzione alle trasformazioni e alle richieste della società.
9° TAPPA: SINISTRA STORICA
, raggruppamento politico composito, che esprimeva interessi e orientamenti politici differenziati, raccoglieva il consenso di una parte del mondo imprenditoriale, della piccola e media borghesia settentrionale, ma anche dei notabili, dei proprietari terrieri e del ceto intellettuale del Mezzogiorno.
Ampliamento del diritto di voto, decentramento amministrativo
, istruzione obbligatorio, prelievo fiscale meno gravoso.
Abbandono del libero scambio
e adottando una politica protezionista
10° TAPPA: TRIPLICE ALLEANZA
, Depretis realizzò un avvicinamento all’Austria-Ungheria e alla Germania, culminato nella stipulazione della Triplice Alleanza, che prevedeva un intervento di reciproca difesa in caso di aggressione da parte di altre potenze.
Alla morte di Depretis, nel 1887, il governo del paese fu affidato a Francesco Crispi, che lo mantenne sino al 1896
-
Da patto difensivo la Triplice alleanza si trasformò in uno strumento per affermare la potenza italiana nel Mediterraneo
, in contrapposizione alla Francia.