Vi è una profonda differenza sul piano delle tecniche narrative: Zola è la voce giudicante nelle sue opere secondo il codice morale borghese e con distacco rispetto ai personaggi. L'impersonalità zoliana non prevede alcuna regressione o eclissi, ma l'autore è come uno scienziato.
Zola utilizza, però, una diversa tecnica nell' "Assomoir" dove si ripropone di riprodurre il gergo parigino e la voce narrante si adegua alla mentalità. Questa è, però, soltanto un'eccezione, nonché una soluzione episodica. Al contrario V. ne prende ispirazione, ma applica sempre questa tecnica narrativa.