Si riferisce a norme o principi che non hanno vincoli giuridici, ma che possono avere un certo effetto giuridico, sebbene minore, quando norme legalmente vincolanti non sono presenti (raccomandazioni internazionali, risoluzioni non vincolanti, dichiarazioni di principi dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, codici di condotta e altri atti)
La dottrina ha cercato di attribuire un qualche effetto giuridico alle raccomandazioni internazionali, al fine di conferire loro un significato giuridico e di limitare il potere degli Stati. Le risoluzioni dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, ad esempio, possono essere considerate come prove importanti per stabilire l'esistenza di una norma o opinio juris, nonostante non siano vincolanti.
Le raccomandazioni e la soft law possono promuovere lo sviluppo di un futuro diritto internazionale, considerato più giusto dalla comunità internazionale nel suo insieme. Inoltre, la soft law può essere incorporata in sentenze internazionali vincolanti, contribuendo così all'innovazione del diritto internazionale. Anche se i giudici nazionali non sono obbligati a considerare la soft law come diritto internazionale vincolante, possono tenerne conto per formulare decisioni che favoriscano lo sviluppo del diritto internazionale