Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
ESAME FINALE TEMA: INCLUSIONE (tot 16m) - Coggle Diagram
ESAME FINALE TEMA:
INCLUSIONE
(tot 16m)
INCLUSIONE
piena partecipazione e crescita degli apprendimenti
di tutti
COSA POSSO FARE IO?
può essere perseguita
solo in collaborazione
con i docenti disciplinari
intendendosi come "esperti specializzati in aree diverse e complementari della didattica inclusiva"
CO-TEACHING:
1) co-progettazione;
2) co-insegnamento;
3) co-valutazione
problema del tempo
TRIANGOLO DELL'INCLUSIONE:
culture, pratiche e politiche;
le culture sono il cuore perciò
"il rafforzamento dei valori inclusivi condivisi e di relazioni collaborative può condurre a cambiamenti nelle altre due dimensioni"
(Marina Santi e Giorgia Ruzzante)
CULTURA = l'inclusione riguarda
tutti e ciascuno,
all'interno e fuori dalla scuola
sia perché siamo tutti Bes
sia perché tutti creiamo
barriere e facilitatori
ANTROPOLOGIA
CORNICI CULTURALI DI RIFERIMENTO sono le premesse implicite,
ciò che diamo per scontato
e ci permette di comunicare
o compromette la comunicazione
CREARE UN SENSO CONDIVISO
(Federica Tarabusi)
Per questo servirebbero
tempi e spazi appositi,
in assenza di ciò si può lavorare
con gli altri strumenti
3) L'OSSERVAZIONE PARTECIPANTE
PER ESPLICITARE GLI IMPLICITI L'antropologo quando entra a scuola
in qualità di professionista
registra con video camera o mp3
che insieme alle sue note
andranno a costituire il diario di campo - ciò deve essere restituito ai docenti
nella sua complessità
in modo da donare un differente punto di vista
e provocare riflessioni e rielaborazioni;
ciò richiede tempi lunghi,
che permettono anche
di sviluppare una relazione.
Un docente di sostegno può chiedere dei chiarimenti al collega per esempio
"cosa intendevi dire
quando hai detto così?" Perché inconsapevolmente si possono trasmettere messaggi anche incoerenti con i propri valori
(coazione a ripetere)
2) CREARE DISSONANZA COGNITIVA
PER USCIRE DALLE TIPIZZAZIONI
(cioè dagli stereotipi)
Per fare ciò bisogna conoscersi
e ci vuole tempo,
ma il docente specializzato
può provocare tali situazioni
per accelerare il processo.
1) ASCOLTO ATTIVO
(Marianella Sclavi)
si impegna per capire il significato che un comportamento ha per l'altro, non per sé,
senza mettersi nei suoi panni,
ma dialogando nella diversità (
exotopia
);
per fare ciò si deve:
"assumere che egli abbia ragione e chiedergli di aiutarlo a vedere le cose dalla sua prospettiva"
non avere fretta di arrivare alle conclusioni
senza pretesa di essere oggettivi, ma con autoconsapevolezza emozionale (autoriflessività).
GESTIONE CREATIVA DEL CONFLITTO
Mettendo da parte le "posizioni"
nel dialogo possono essere condivisi gli "interessi"
ciò permette l'alleanza nella risoluzione del problema:
nessuno vuole avere ragione,
perché il presupposto è che
entrambi hanno ragione
ciò
rompe il pregiudizio
aprendo al dialogo
per esempio anche davanti all'errore di uno studente
8 MODELLI (Gardou):
modello ontologico vs funzionale
(deficit intrinseco vs impatto sulla performance)
intervento: cura / riabilitazione
punizione
(colpa esogena o endogena)
intervento: no, io non c'entro
oppure compassione e carità (Gesù)
modello additivo vs sottrattivo
modello malefico: stai lontano
vs benefico: ti porta alla redenzione
Persone con disabilità come eterne malate, perciò permangono in uno stato di sospensione sociale detto liminalità
MANCATA INCLUSIONE:
gli alunni escono perché necessitano di una didattica individualizzata
il docente di sostegno non è considerato un vero docente 50%
La causa dell'esclusione
non è la disabilità,
ma lo sguardo che l'uomo vi posa
che condiziona i nostri comportamenti (Gardou)
NELLA SOCIETA'
CENSIS: non conoscenza, soprattutto della disabilità meramente intellettiva; paura ed emarginazione.
In Italia manca un'anagrafe dei NEET con disabilità
A SCUOLA:
paura di non essere capace (formazione);
disagio nella comunicazione;
:!: indifferenza come meccanismo di autodifesa
tenerezza e affetto
PREGIUDIZI E STEREOTIPI:
derivano dall'ansia e dalla paura verso ciò che non si conosce
- incapacità dello studente
(effetto Rosenthal)
- pre-frustrazione e liminalità
paura che rallentino la classe
assistenzialismo
importanza dell'educazione consapevole e intenzionale dei compagni