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5 - FATTORI NUTRIZIONALI, INFIAMMAZIONE, IMMUNITA' - Coggle Diagram

- - - - Importante equilibrio tra Treg e Th17 (Treg impediscono attivazione SI mentre Th17 lo attivano troppo) - in chi è malnutrito prevalgono i Treg che non è positivo perchè presenta incapacità a difendersi dalle infezioni
      - mTOR: via di segnalazione dell'insulina ed è anche attivata dal legame tra recettore TCR sui linfociti T col proprio antigene (aumento espressione tarsportatori per aa e glucosio) x aumentare intake di zuccheri e aa che servono al linfocita T x attivarsi rapidamente e rispondere (glicolisi anaerobia) che serve al linfocita per proliferare e attivarsi.
        Dieta ricca di aa e zuccheri attiva via mTOR che ha effetti pro infiammatori e che favorisce il processo di invecchiamento
        attivazione di mTOR durante invecchiamento o diabete (livelli insulina e glucosio elevati):
        
        ridotta autofagia
        ridotta capacità di rinnovamento cellulare
        -senescenza cellulare
        
        orienta linfocita a diventare pro infiammatorio quindi Th1 o Th17
        favorisce metabolismo glicolitico (trascrizione enzimi utili x la glicolisi)
        
        LEPTINA
        
        INSULINA
      - VITAMINE E LIPIDI CHE AGISCONO SUL SI
        
        VITAMINA D: bassi livelli in malattie uaotimmunitarie (slcerosi multipla, artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico) le quali sono maggiormente presenti nel genere femminile quindi si suppone un legame tra vitamina D e attività estrogeni
        
        In presenza di estrogeni la vitamina D rimane attiva + a lungo (estrogeni inibiscono trascrizione geni per citocromo P24A1 che è l'enzima che inattiva la vitamina D) e in parallelo aumenta trascrizione recettori x la vit D
        
        VitaminD inibisce aromatasi (enzima che trasforma testosterone in estrogeni) feedback negativo
        ESTROGENI PROMUOVONO L'ATTIVITA' DELLA VITAMINA D MA QUANDO QUESTA è TROPPO ATTIVA INIBISCE LA PRODUZIONE DI ESTROGENI
        
        Vitamina D ha effetto anti infiammatorio e pro risolutivo dopo legame col proprio recettore. Permette un equilibrio nella risposta infiammatoria e immunitaria, non le sopprime del tutto
        
        Carenza di vitamina D nelle patologie auto immunitarie che spesso si manifestano dopo la menopausa dove l'abbassamento di estrogeni può essere la causa dell'abbassamento della vitamina D
        
        insieme al suo recettore attiva la trascrizione di peptidi antimicrobici - esempio nel linfocita T Quindi la vitamina D nei linfociti T che si attivano favorisce il differenziamento verso il linfocita Th2 o Treg sopprimendo i fenotipi pro infiammatori con conseguente produzione di citochine anti infiammatorie - vitD in questo caso è un segnale anti infiammatorio
        
        VITAMINA A prodotta dalle cellule intestinali grazie ai precursori che arrivano con la dieta come beta carotene con produzione di acido retinoico e altri fattori che stimolano nelle cellule dendritiche dei macrofagi l'espressione dell'enzima che produce acido retinoico (doppio passaggio). Il secondo acido retinoico prodotto dalle cellule dendritiche ha un effetto sulla maturazione dei linfociti T e B e favorire la rix immunitaria adeguata
        
        ha duplice effetto modulatorio sul SI a seconda delle condizioni di partenza:
        
        SITUAZIONE DI OMEOSTASI: favoriti Treg e non i Th17 (riduzione auto immunità e favorire tolleranza)
        
        STATO PRO INFIAMMATORIO ed è presente in piccole quantità stimola differenziamento dei linfociti T naive verso Th1 e in parte Th2
        
        ACIDI GRASSI a catena lunga poli insaturi con molte desaturazioni:
        
        importante mantenere livelli adeguati di omega 3 e 6 per avere un SI efficiente
        meglio ingerirli coi cibi xk gli integratori sono più difficilmente assorbibili a livello intestinale
        
        sono incorporati nelle membrane cellulari
        
        OMEGA 6 - troviamo principalmente l'acido arachidonico il quale fa parte delle membrane cellulari e dal quale vengono prodotti dei mediatori dell'infiammazione come trombossani, prostaglandine e leucotrieni (potenziale pro infiammatorio)
        
        OMEGA 3 EPA (potenziale infiammatorio medio ma può anche agire con efeftti anti infiammatori) e DHA (potente anti infiammatorio e stimola situazioni pro riisolutive)
        
        omega 3 riducono i mediatori dell'infiammazione (ROS, citochine, fattori di crescita), migliorano la sensibilità all'insulina, aumentano le HDL e riducono l'aggregazione piastrinica
        
        omega 3 non assunti in eccesso - modificano le zattere lipidiche e quindi la funzionalità delle proteine che stanno nella membrana che non può più trasmettere e comunicare e mandare segnali con l'esterno
        
        importante un buon equilibrio tra omega 3 e omega 6 per non favorire situaizoni pro infiammatorie o anti infiammatorie 4 unità di omega 6 e 1 unità di omega 3
        
        meccanismi attraverso cui DHA sopprimono la risposta immunitaria
        
        SFINGOLIPIDI
        
        FIBRE ALIMENTARI: protezione barriera intestinale e selezione microbi che producono SCFA che a loro volta proteggono la barriera intestinale
        
        Dieta alto fruttosio: questo zucchero seleziona specie batteriche a livello intestinale che producono LPS - infiammazione sistemica, esso spinge la cellula verso un metabolismo glicolitico potenzia l'effetto di warburg con conseguenti condizioni pro infiammatorie
        
        Minerali e SI
        
        Polifenoli
    - - allentamento tight junction delle cellule epiteliali sia nell'obesità che nel diabete dove le proteine delle giunzioni strette rientrano nella cellula
- - - - sistema immunitario poco efficiente
    - - aumento di tutte le cellule pro infiammatorie (al contrariod ei malnutriti) e persistente attivazione infiammatoria portata avanti da cellule a breve vita quindi è una rix infiammatoria che si esaurisce in fretta e non conferisce memoria immunitaria anche se le hanno già contratte in passato - vaccini funzionano poco xk non sono in grado di attivare la memoria
      - sistema immunitario poco efficiente
        
        REGIMI DIETETICI che portano a perdita di peso nell'obeso il quale può avere uno shift da Th17 a Treg oppure produzione di Treg all'origine (buon mantenimento equilibrio tra Treg e Th17) e nel momento in cui si ha un buon equilibrio in caso di infezione più facilmente i Treg diventano Th17. Questi tre regimi dietetici DIETA CHETOGENICA, RESTRIZIONE CALORICA E DIGIUNO INTERMITTENTE hanno come obiettivo l'aumento dei corpi chetonici
        
        DIETA CHETOGENICA
        
        RESTRIZIONE CALORICA O DIGIUNO INTERMITTENTE
        
        CORPI CHETONICI ED EFETTI
        
        Acido acetacetico (un chetone) trasformato in AcetilCoa (substrato x ciclo di krebs - stimolazione parte eùaerobica quindi in contrasto con metabolismo fenotipi pro infiammatori
        Acetil Coa: substrato sintesi acidi grassi de novo che serve x mantenere corretto numero di macrofagi in stato quiescente (non gli stiamo dando glucosio che li fa proliferare
        
        ACIDO BETA IDROSSI BUTIRRICO
        
        Acido beta idrossi butirrato favorisce la formazione di CELLULE DELLA MEMORIA (mancano nell'obeso che ha infiammazione cronica sempre attivata, siscettibile alle infezioni ma non ha memoria immunitaria)
        Sviluppo cellule di memoria favorito da:
        1) riduzione stress ossidativo in quanto i due fattori di trascrizione foxp1 e pargcp1 attivano la via di trascrizione dei pentoso fosfato che produce NADPH che serve alla NADPH ossidasi e produce glutatione ridotto che è la principale molecola antiossidante che sottare le ROS all'ambiente
        2) questo acido mantiene acetilati gli istoni inibendo la deacetilasi e li mantiene complessati e questo mantiene attiva la trascrizione dei feni foxp1 e parcgp1 che favrosicono il metabolismo mitocondriale che è un metabolismo più lento e quindi contrastante le cellule pro infiammatorie