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rivoluzione francese pt.2 (storia) - Coggle Diagram
rivoluzione francese pt.2 (storia)
A fine agosto fu compiuto un altro atto: si approvò la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. Si ispirava a un testo di Gilbert de La Fayette, un nobile a capo della Guardia Nazionale e affermava l'uguaglianza fra tutti gli uomini.
Nel frattempo, la popolazione parigina era messa a dura prova dalla carestia e iniziò a tumultuare verso Versailles. A guidarla era un gruppo di donne armate.
La folla fece irruzione negli appartamenti privati del palazzo reale, costrinse il re a rientrare a Parigi e a
firmare i decreti rivoluzionari
La Francia rimase quindi una monarchia, in cui però l'Assemblea nazionale aveva un peso sempre maggiore, fino a costituirsi Assemblea costituente
Vennero abolite le tasse pagate al clero, le decime. Furono anche soppressi gli ordini religiosi e le congregazioni
Le vaste proprietà della Chiesa furono incamerate dai francesi e nacque un nuovo ceto di piccoli proprietari. Ogni riferimento al sacro scomparve:
nomi di strade, statue, chiese, luoghi dedicati ai santi, tutto venne cancellato
nell'estate del 1790, il re approvò la Costituzione civile del clero, che riduceva gli ecclesiastici a un insieme di impiegati statali, retribuiti dallo Stato ed eletti democraticamente da alcune assemblee
Il nuovo punto di riferimento per il clero doveva essere la Francia e a lei si doveva giurare fedeltà.
L'attacco alla Chiesa cattolica ebbe anche un'altra importante conseguenza: pose fine al cattolicesimo come religione di Stato e riconobbe la libertà di culto
La notte tra il 20 e il 21 gennaio 1791 Luigi 14 mise in atto il piano e si diresse verso il confine insieme a tutta la famiglia. Il convoglio però venne bloccato a Varenne, e i Borbone furono costretti a ritornare a Parigi. Stavolta come prigionieri della nazione.
Il titolo di "re di Francia" fu sostituito con "re dei francesi", perché ribadiva che i poteri del monarca non erano più illimitati, ma dovevano convivere con la carta costituzionale dei francesi.
Venne anche creata l'Assemblea Legislativa, che assunse di fatto i compiti della precedente Assemblea Nazionale, La Francia diventava così una monarchia costituzionale a pieno titolo
Ma le riforme non erano finite:
il voto venne esteso a tutti i cittadini maggiorenni, al di sopra dei venticinque anni, in possesso di un certo censo. Questo suffragio, detto appunto censitario, favoriva un elettorato istruito e agiato
La Costituzione e le nuove leggi resero il clima politico sempre più instabile. Molti nobili francesi lasciarono il Paese, convinti che ormai la monarchia fosse in ostaggio dei rivoluzionari
La situazione si aggravò anche sul fronte internazionale: una monarchia fantoccio in mano ai rivoluzionari era una pericolosa minaccia agli equilibri europei e diffondeva la paura di un contagio
Così Federico Guglielmo di Prussia e l'imperatore Leopoldo II, iniziarono a progettare una guerra contro la Francia. Il loro obiettivo era restituire pieni poteri a Luigi XVI.
Al fronte le prime sconfitte francesi si tramutarono presto in veri trionfi, come quello riportato a Valmy, il 20 settembre 1792. L'esercito valico i confini nazionali e semino il panico in Europa.
Nel frattempo fu convocata una nuova Convenzione nazionale, l'assemblea costituente incaricata di decidere la forma di governo della Francia
Il 21 settembre, la Convenzione pose fine alla monarchia e proclamò la nascita della Repubblica
Luigi XVI venne accusato di tradimento della nazione e dopo un formale processo fu giustiziato, nel gennaio del 1793. La stessa sorte spettò alla regina Maria Antonietta, mentre il piccolo Luigi XVII morì per la sua precaria salute