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capitolo 5 la comunicazione non verbale - Coggle Diagram
capitolo 5 la comunicazione non verbale
la comunicazione non vebale tra cultura e natura
per milioni di anni gli esseri umani hanno comunicato attraverso la comunicazione non verbale poi e comparsoi il linguaggio, questo non sostituisce la comunicazione non verbale ma si innesta su di essa
La CNV
comprende:comprende la mimica facciale, i gesti, lo sguardo, la prossemica e l’aptica,La cronemica per giungere fino alla postura, all’abbigliamento e al trucco.
qual'è l'origine della comunicazione non verbale?
•
Coevoluzione fra gene (biologia) e ambiente (cultura)
La cnv si fonda su circuiti nervosi specifici deputati all’azione della mimica facciale, dei gesti ecc. intervengono a questo riguardo sia il sistema piramidale sia il sistema extra piramidale:
il sistema piramidale ed extra piramidale agiscono in modo coordinato e sincrono attraverso circuiti e meccanismi interdipendenti. in questa attività nervosa si integrano processi elementari
automatici di ordini inferiore(es. dilatazione delle pupille) e processi volontari e consapevoli di ordine superiore
continuità e discontinuità fra comunicazione verbale e non verbale
come interagiscono tra loro il sistema verbale e quello non verbale?
due teorie: a) sono in antitesi,psicologia classica
b) sono interdipendenti l'uno con l'altro
però senza le premesse biologiche cognitive sociali delle pratiche non verbali il linguaggio non sarebbe mai sorto nella nostra specie.
Esiste quindi una asimmetria strutturale fra linguaggio e sistemi non verbali - Il linguaggio non è autonomo ma richiede sempre il supporto di un mezzo non verbale
digitale vs analogico
: La potenza e l’adattabilità del
linguaggio
sono connesse con la sua convenzionalità che assegnano ogni lingua un valore digitale il linguaggio è in grado di rendere comunicabile il nostro pensiero nonché di declinare i significati in modo esteso e raffinato
negli aspetti
non verbali
prevale un valore analogico cioè variazioni continue e graduate in modo proporzionale/analogo (es. urlo di munk la bocca enormemente spalancata agli occhi sbarrati manifestano puro terrore)
bisogna ricordare che queste non sono distinzioni assolute ma reltive, possono esserci elemente del linguaggio analogici,connotativi e motivati ( es. onomatopee) come possono essrci elementi della cnv digitali denotativi e arbitrari (deissi e gesti emblematici)
Denotativo versus connotativo
. Il verbale avrebbe la funzione di denotare mentre il non verbale avrebbe la funzione di connotare, ha una funzione propriamente semantica il non verbale avrebbe una funzione espressiva caratterizzata dal fatto di essere poco controllato
Arbitrario versus motivato
il linguaggio
è l’esito della relazione convenzionale fra l’immagine acustica (significante) e la rappresentazione mentale , la cnv invece è motivata e iconica perchè trattiene e esprime una certa parte della realtà
Autonomia e interdipendenza fra i sistemi non verbali ogni sistema di significazione e segnalazione parziale nella configurazione finale del significato nello stesso tempo ogni sistema è autonomo dotato di un insieme specifico di regole, corrispondenze poiché concorre in modo distinto a generare il profilo finale del significato
allo stesso modo però questi sistemi sono fortemente interconnessi, quando in una situazione standrad lavrano insieme per creare i significati arliamo di sintonia semantica pragmatica
; nel medesimo tempo la sintonia e l’interdipendenza semantica consentono al parlante di giungere ad un’attenta
calibrazione situazionale
del suo messaggio Ogni messaggio è sempre situato affinché il messaggio sia giusto e prodotto al momento giusto in un data circostanza.
Interdipendenza e sintonia semantica e focalizzazione comunicativa e calibrazione situazionale sono alla base della
efficacia comunicativa
che va considerata come un indice sintetico del valore comunicativo di un messaggio consiste nella capacità di produrre effetti pragmatici. come interesse,attenzione o consenso nell'interlocutore
il sistema vocale
la sintesi degli aspetti vocali verbali, gli aspetti vocali non verbali - costituisce
l’atto fonopoietico
Componenti della comunicazione vocale La voce intesa come una sostanza fonica
I riflessi (la tosse) i caratteri vocali (il riso, pianto) e la vocalizzazione (i suoni vocalizzati -mm,ah..)
Le caratteristiche extra linguistiche: caratteristiche anatomiche permanenti sono suddivise in
caratteristiche organiche
e
caratteristiche fonetiche
Le caratteristiche para – linguistiche insieme di proprietà acustiche transitorie accompagnano la pronuncia di qualsiasi annunciato e che variano in modo contingente da situazione a situazione
es il tono l'intensità, la velocità di articolazione, le pause ecc
atto fonopoietico è composto da: una componente vocale verbale (pronuncia di una parola o frase vocabolario grammatica) e dalle componenti vocali non verbali che definiscono la qualità della voce di un individuo. Esse va intesa come la sua impronta vocalica
le qualità non verbali della voce variano in base a:
-fattori biologici
-fattori sociali
-fattori di personalità
.fattori psicologici transitori
La voce delle emozioni
La fase di encoding ;
sono misurati i correlati acustici dell’espressione vocale e delle emozioni facendo ricorso a una varietà di procedimenti che pone in evidenza come ogni emozione si caratterizza
es la collera è caratterizzata da un incremento dell’intensità della voce e della presenza di pause molto brevi
la capacità del canale vocale non verbale di trasmettere in modo autonomo distinte informazioni circa gli Stati effettivi dell’individuo in maniera indipendente dagli aspetti linguistici dell’ enunciato.
fase di decoding
il destinatario è in grado di percepire le emozioni del parlante solo dalla voce con un accuratezza del 60%. vengono confuse emozioni come rabbia e disprezzo, tristezza e compassione ecc
il silenzio
costituisce un modo strategico di comunicare
graziie alla sua ambiguità in base alle diverse situazioni può dimostrare approvazione o al contrario dissenso, vicinanza o lontananza ecc
. il silenzio è associato a situazioni sociali in cui la relazione fra i partecipanti è incerta, poco conosciuta e vaga o ambigua.
il silenzio presenta importanti variazioni culturali: nelle culture orientali il silenzio è inteso come indicatore di fiducia e di armonia e di intesa mentre in quelle nelle culture occidentali è considerato come una mancanza di cooperazione
5.I SISTEMI PROSSEMICO E APTICO
sono dei sistemi di contatto. La prossemica concerne la percezione e l’organizzazione e l’uso dello spazio.
L’aptica fa riferimento all’insieme di azioni di contatto corporeo con un altro
Aptica e contatto corporeo= concerne le azioni di contatto corporeo nei confronti di altri
le sequenze di contatto:sono formate da due o più azioni di contatto compiute in modo reciproco nel corso della medesima interazione
; il contatto individuale è unidirezionale ed è rivolto da un soggetto a un altro
toccare un altro è un atto comunicativo non verbale primario che influenza la natura e la qualità della relazione.
serve a comunicare una relazione di dominanza e di potere
Al pari della prossemica esistono rilevanti differenze culturali: accanto a culture del contatto come la cultura araba e quella Latina vi sono culture del non contatto come le culture nordiche, giapponesi e indiane
prossemica e territorialità
abbiamo bisogno di creare, mantenere dei contatti con gli altri; nel contempo abbiamo anche bisogno di definire e di proteggere la nostra privatezza e distanza fisica
territorio pubblico
tutti ne hanno accesso ma regolato da norme e vincoli,la loro trasgressione :è sanzionata
territorio domestico
è il territorio in cui l’individuo sente di avere libertà di movimento in maniera regolare e abituale; è nettamente distinto da quello pubblico attraverso precisi confini sia fisici sia legali sia psicologici
la gestione della distanza
zona intima: la distanza delle relazioni intime, ci si può toccare, sentire l’odore del partner, avvertire l’intensità delle sue emozioni, parlare sottovoce
zona personale: bolla spaziale personale che ci accompagna in continuazione la cui distanza varia da interazione e interazione
zona sociale: interazione meno personale l’individuo sente avere la libertà di movimento in maniera regolare e abituale
zona pubblica: in una situazione pubblica ufficiale che comporta un’ enfatizzazione dei movimenti e una intensità elevata della voce
importanza sociale elevata, cuultutre della vicinanza e culture della lontananza
il sistema cronemico
la cronemica concerne il modo in cui gli individui percepiscono e usano il tempo per organizzare le loro attività e per scandire la propria esperienza
è influenzata dai
ritmi circadiani
che riguardano i cicli fisiologici e psicologici del soggetto nel periodo delle 24 ore
infradiano :ciclo superiore a un giorno es ciclo mestruale
ultradiano: più cicli al giorno, es fame
La cronemica indica la presenza dei tempi di ritmi diversi nell’interazione comunicativa, dunque si ha la necessità della sincronia comunicativa =capacità di sintonizzare il flusso comunicativo al fine di ottenere una sequenza regolare di scambi
7.principali funzioni della comunicazione non verbale
In generale la cnv fornisce una rappresentazione spaziale motoria della realtà, non una rappresentazione proposizionale
è affidata in modo predominante la componente relazionale della comunicazione
I segnali non verbali servono a generare e a sviluppare un’interazione con gli altri (contatto visivo, sorriso, tono della voce)
sono importanti nel mantenere o rinnovare le relazioni nel corso del tempo
I segnali non verbali sono particolarmente efficaci nel cambiare una relazione in corso
anche l’estinzione di una relazione di norma è gestita e regolata dalla cnv