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Il Nazismo - Coggle Diagram
Il Nazismo
1938: anche l'Italia approva le leggi razziali contro gli ebrei, molto simili a quelle naziste
venne anche pubblicato il manifesto per la difesa della razza ariana che veniva vista come una razza superiore
fuu anche proibito agli ebrei la scuola pubblica, il servizio nell'esercito e lavorare in strutture pubbliche
in futuro venne imposta anche una pesante limitazione di libertà cioè la proibizione di contrarre matrimoni misti
- Il Patto d'acciaio tra Italia e Germania
1936: inizia l'avvicinamento tra la Germania e l'Italia poiché quest'ultima era rimasta isolata (dopo l'Etiopia) ed era uscita a sa volta dalla Società delle Nazioni
Ottobre 1936: nasce l'Asse Roma-Berlino, un'alleanza politica tra due stati totalitari e dittatoriali che poneva l'Italia in una posizione di sudditanza nei confronti della Germania e che si consolidò nel 1939 con il Patto d'Acciaio
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- Annessione Austria e occupazione Cecoslovacchia
1938: intanto il führer realizzò, con una occupazione militare l'annessione dell'Austria chiesta dal cancelliere austriaco capo del partito nazionalsocialista
Hitler rivolse le sue attenzioni verso le regioni dei Sudeti, Hitler chiese al presidente cecoslovacco di concedere i Sudeti ma con il rifiuto del presidente la Germania invase Cecoslovacchia
in successione con la conferenza id monaco cerca di conservare la pace e do rafforzare lo stato tedesco
- Politica estera di aggressioni e conquiste
La politica estera di Hitler mirava all'annullamento del Trattato i Versailles e all'espansione della Germania verso Est. Inoltre il deficit dava una forte spinta verso una Politica estera aggressiva
Già nel 1933 la Germania era uscita dalla Società delle Nazioni e nel 1935, violando il Trattato, Hitler reintrodusse il servizio militare obbligatorio. Francia, Regno Unito e Italia denunciarono la violazione nella Conferenza di Stresa senza però reazioni concrete
1936: forte militarmente, Hitler iniziò la sua politica di espansione e occupò militarmente la Renania
- Hitler: eliminare la disoccupazione
Il primo obiettivo di Hitler fu ridurre la disoccupazione. Diede una forte spinta ai lavori pubblici; decisiva fu la politica del riarmo, iniziata clandestinamente del 1934 violando il Trattato di Versailles
Dal 1936 tutta l'economia fu indirizzata a raggiungere l'autosufficienza e a produrre materiale bellico. I risultati furono (falsi) positivi con il raddoppio della produzione industriale e l'abbattimento quasi totale della disoccupazione. In realtà aumentò il deficit** dello Stato
- Aumento del benessere e del consenso
La sovrapposizione dei sindacati e l'abolizione del diritto di sciopero permisero a industriali e imprenditori di avere larghi profitti, mentre i lavoratori erano obbligati a lunghe giornate di lavoro. Il lavoro femminile invece era scoraggiato
Per controbilanciare queste richieste, vennero portate avanti politiche sociali: case popolari, ferie retribuite, assistenza medica gratuita, organizzazione di attività ricreative e sportive e corsi di educazione popolare. Questa situazione di diffuso benessere portò maggiore consenso verso il regime e Hitler