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1 (ATENE E I TRENTA TIRANNI, IL RITORNO DELLA DEMOCRAZIA, L’EGEMONIA…

- - - - Tra i più feroci persecutori dei democratici ci fu CRIZIA, un nobile filospartano che era stato implicato nel processo per le erme e poi prosciolto.
- - - - Restaurata la democrazia, i vincitori si impegnarono di non ricordare i torti subìti e di concedere l’amnistìa (provvedimento giuridico con cui vengono cancellati i reati e le relative pene)
        
        agli oligarchici ad eccezione dei Trenta Tiranni e dei magistrati che avevano emesso sentenze di condanna.
        
        In questo clima avvelenato, nel 399 a.C., bisogna inserire il processo al filosofo Socrate e la sua condanna a morte.
- - - - Un altro fattore di debolezza dell’egemonia spartana nasceva dal rapporto con i persiani.
        
        infatti i persiani avevano aiutato gli spartani con l’allestimento di una flotta per avere in cambio la restituzione delle città greche d’Asia.
        
        Così, dopo la morte di Dario II, approfittando di un momento di instabilità politica, Sparta decise di rompere con la Persia.
- - - - I Greci superstiti, sotto la guida di Senofonte, intrapresero un drammatico viaggio di ritorno in Grecia, dalla Mesopotamia fino al mar Nero,
- - - - Atene poté ricostruire le Lunghe Mura. e Sparta si riavvicinò alla Persia e nel 386 a.C. sottoscrisse la pace di Antalcida
        
        detta anche la “pace del re” perché le condizioni furono dettate dal re persiano Artaserse II ricordato anche come “pace comune”, sancì la sovranità persiana sulle città greche dell’Asia,
        
        mentre le altre poleis elleniche rimanevano libere e autonome con il divieto di coalizzarsi, perché rimanessero deboli. L’unica lega permessa fu quella peloponnesiaca.
- - - - Atene, nel 378 a.C. diede vita a una seconda Lega Delio-attica che comprendeva 75 città in funzione antispartana e Teberifondò la Lega beotica, la confederazione di città della Beozia
        
        Nel 371 a.C.i Tebani, al comando del generale Epaminonda, sbaragliarono gli Spartani a Lèuttra grazie all’utilizzo della falange oplitica
        
        Atene, preoccupata per la crescente influenza tebana, decise di affiancare Sparta nella resistenza.
        
        Si giunse così alla battaglia campale di Mantinèa (Arcadia) combattuta nel 362 in cui le forze della Lega beotica sconfissero quelle di Atene e di Sparta.
        
        Epaminonda morì, mentre Pelopida era già morto due anni prima,
        
        la battaglia di Mantinèa segnò la fine dell’egemonia tebana, perché, erano scomparsi i due capi carismatici