Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
PERCORSI DI CRESCITA DELLE IMPRESE - Coggle Diagram
PERCORSI DI CRESCITA DELLE IMPRESE
La piccola impresa non è un'impresa a uno stadio infantile ma un soggetto stabile e durevole nel tempo
due approcci su cui ricondurre gli studi di imprese minori:
approccio di matrice statunitense-anglosassone --> Piccola impresa come una configurazione organizzativa tendenzialmente instabile oltre che necessariamente destinata ad assumere la forma della grande impresa o a scomparire (crescita dimensionale per linee interne)
approccio di matrice europea --> E possibile raggiungere un equilibrio economico in qualsiasi dimensione d'impresa e quindi anche le piccole imprese possono occupare nicchie di mercato e realizzare economie. Lo sviluppo è meno graduale e programmato ma anche più discontinuo e indefinito
CRESCITA PER LINEE INTERNE
Visione dell'azienda di matrice anglosassoni che prevede che la piccola impresa è una forma intermedia di passaggio per diventare grande (crescita continua e inesorabile)
Un'impresa o cresce o va fuori dal mercato perché il suo destino è quello di essere preda o predatore. Si ragiona sulle competenze distintive che attivano e generano un vantaggio competitivo
limiti: cambiamento significativo delle logiche di gestione
pregi: comprendere le enfasi funzionali
La piccola impresa è una tappa intermedia per diventare grande: PROSPETTIVA MANAGERIALE
CRESCITA PER LINEE ESTERNE
Imprese operano con successo sul mercato e tendono a sviluppare una serie di accordi e integrazioni sulla catena del valore per presidiare la complessità del mercato crescente
Le logiche interne sono quelle che prevedono un investimento in operation e successivi aggiustamenti organizzativi è quindi l'unico modello è la crescita (modello di Krender)
La crescita dimensionale è una delle opzioni ma il focus si concentra sulle risorse e sui rapporti tra imprese e il loro ambiente di riferimento: PROSPETTIVA IMPRENDITORIALE
MODELLO DI CRESCITA DI
STEINMETZ
Caratteristico delle piccole e medie imprese presenta un andamento curvilineo che evidenzia l'esistenza di quattro distinte fasi di sviluppo a cui corrispondono altrettante tipologie gestionali:
Supervisione diretta
Supervisione controllata
Controllo indiretto
Organizzazione divisionale
Condizioni fondamentali perché impresa possa svilupparsi è capacità dell'imprenditore di trasformarsi da proprietario a manager professionista
MODELLO DI GREINER
Le organizzazioni attraversano 5 periodi distinti di sviluppo ognuno dei quali è caratterizzato da un periodo di calma relativa sfociante in una crisi di direzione e ogni fase è fortemente condizionata dalla precedente
le fasi sono:
Creatività dell'imprenditore fondatore --> crisi di leadership
autorità --> crisi di autonomia
delega --> crisi di controllo
coordinamento --> crisi di burocrazia
collaborazione
MODELLO DI KROEGER
Ricostruisce la curva del ciclo di vita di una piccola impresa e descrive i più tipici ruoli imprenditoriali. Per ogni ruolo indica le qualità direzionali, le capacità fondamentali richieste e le funzioni chiave che l'imprenditore deve possedere
le fasi sono:
stadio di avvio --> fondatore-inventore
stadio di sviluppo --> pianificatore-organizzatore
stadio di espansione --> realizzatore
stadio di maturità --> amministratore-operatore
stadio di declino --> successore-riorganizzatore
Questo contributo mostra come lo sviluppo delle qualità manageriali sia uno dei problemi maggiori e nello stesso tempo un fattore determinante per il successo delle piccole imprese
MODELLO DI BOLDIZZONI
Rappresenta il tentativo di superare i limiti del modello precedente recuperando la coerenza esistente tra le caratteristiche dell'imprenditore e quelle dell'impresa ma anche la possibilità di riconoscere nel processo di sviluppo una serie di momenti caratterizzati da problemi e sfide
individua due figure chiave, ossia innovatore-progettatore (Partendo da una capacità innovativa e creativa prevede lo sviluppo di capacità di organizzazione della produzione e della conoscenza dei problemi del settore) e innovatore-adattatore (Partendo da una capacità di adattamento di invenzioni esistenti punta allo sviluppo di competenze nelle aree economiche e della conoscenza delle possibilità di evoluzione delle imprese)
MODELLO CHURCHILL e LEWIS
Modello in cui lo sviluppo è visto come un percorso a ostacoli caratterizzato da dilemmi di scelta e particolare significativo è lo stadio del successo perché l'imprenditore deve decidere se disimpegnarsi oppure sfruttare i risultati raggiunti per continuare a espandersi. Rilevanti nel determinare il successo del fallimento dell'impresa sono diversi fattori riferibili alle imprese e all'imprenditore
gli stadi sono:
stadio di avvio (esistenza)
stadio di sopravvivenza
stadio della crescita (successo)
stadio dell'espansione (decollo)
stadio della maturità