La terapia del ruolo stabilito >continuità con la teoria esposta psicoterapia è concettualizzata – da Kelly =processo attraverso il quale sviluppare sistema di costrutti migliore= dotato di maggiori capacità predittive. Il terapeuta aiutare il suo cliente a sostituire alcuni costrutti, aggiungerne altri, e allentare, restringere, rendere più o meno permeabili, etc. tutti i costrutti necessario modificare, in vista di globale processo di ricostruzione psicologica della vita. condizioni preliminari necessarie affinché si realizzino questi obiettivi, poi esposizione e al commento della più significativa tra tecniche terapeutiche nell’ambito della teoria dei costrutti personali. Le condizioni che favoriscono il cambiamento Il processo di ricostruzione, o riapprendimento, costituisce l’obiettivo finale della psicoterapia, reso più facile dalla presenza di tre condizioni:
La presenza atmosfera di sperimentazione. I costrutti trattati come ipotesi transitorie, con le quali essere liberi di “giocare”: come dice Kelly, “in terapia non si deve ‘fare sul serio’ ”.
- La capacità offrire nuovi elementi. Lo spazio terapeutico ambiente protetto, poter riconoscere e mettere a confronto elementi nuovi e sviluppare nuovi costrutti. Anche il transfert – applicazione al terapeuta di costrutti riguardanti persone del passato – trattato in quest’ottica.
- La messa a disposizione di dati di convalida. Ciò che spesso manca al cliente vita quotidiana possibilità di sottoporre a verifica i propri costrutti. Di fronte elementi nuovi portati terapeuta il paziente tenterà utilizzare i vecchi costrutti: la loro invalidazione porterà al cambiamento. In presenza dunque di atmosfera accogliente, disponibile sperimentazione e nella quale si procede – come scienziati – alla costante prova delle proprie costruzioni, è possibile che si realizzi il cambiamento. Viceversa, meno probabile dove prevalgano il senso di minaccia, preoccupazione di salvaguardare le vecchie ipotesi, e in assenza “laboratorio” nel quale sperimentare
La terapia del ruolo stabilito >più nota tecniche messe a punto da Kelly> Partendo dal postulato> persona sono come si rappresentano e quello che fanno, la terapia incoraggia il cliente a rappresentare sé stesso e a comportarsi in modi nuovi= diventare una persona nuova. (È evidente distanza rispetto invito, fatto da Rogers ai suoi clienti, di “essere sé stessi”). La procedura:
- Sulla base conversazioni avute con il cliente, il terapeuta e sua equipe a punto il bozzetto nuova personalità. Questa avere caratteristiche radicalmente diverse del cliente (deve essere fondata su costrutti diversi).
- Il bozzetto presentato al cliente e discusso con lui. Si chiede al cliente se conosce qualcuno così, e se si sentirebbe a proprio agio con persona del genere.
cliente a dare anche un nome al nuovo personaggio.
- Si chiede interpretare la persona descritta bozzetto per un certo periodo di tempo – es due settimane – pensando e agendo come persona farebbe, utilizzando i costrutti persona utilizzerebbe.
- Si procede verifica esperienza fatta, e risultati a cui ha condotto.
- Nel corso dell’interpretazione del nuovo personaggio, il cliente e il terapeuta incontrano periodicamente per discutere esperienza e prova il sistema di costrutti nuova personalità. Il terapeuta sostenere continuamente il cliente, che procede per prova ed errore “messa a punto” del personaggio. Lo scopo ambizioso: non quello di promuovere piccoli aggiustamenti comportamentali, produrre rivoluzione, una ricostruzione completa personalità. Si noti che questo NON significa paziente trasformare nella nuova persona “disegnata a tavolino”.
Ma esperienza fatta= capire che ha davvero la possibilità di cambiare, di “scegliersi”. Attraverso il nuovo ruolo cliente dovrebbe possibilità verificare nuove ipotesi e alla prova nuovi modi di costruire gli eventi: in questo è facilitato dal contesto di finzione, che garantisce protezione e clima di disponibilità sperimentazione. L’approdo finale= una riformulazione del sé e formazione di un nuovo sistema di costrutti, capace di previsioni più accurate di quello vecchio
Kelly anche altre tecniche ma condividono tutte i medesimi fondamenti e i medesimi obiettivi.
La ricerca compiute – nell’ambito teoria dei costrutti personali – alcune ricerche sui fattori che influenzano l’andamento terapia
In sintesi:
- i costrutti subordinati più facili da cambiare dei costrutti superordinati;
- i costrutti allenati prima arrivare un cambiamento
- il rapporto terapeuta-cliente importanza sostenere cambiamento= notato risultati migliori da terapeuti sistema di costrutti no simiile a clienti ma nemmeno troppo diverso
sperimentati anche alcuni cambiamenti procedure proposte da Kelly, ma dopo la morte di Kelly no molti i contributi di rilievo, né piano della terapia, né della ricerca clinica. Certamente non quanti caratterizzato l’evoluzione maggior parte degli approcci sin qui discussi, anche dopo la scomparsi dei rispettivi pionieri.
SVILUPPI DELLA TEORIA DI KELLY
Per certi versi teoria di Kelly – con enfasi modalità di costruzione realtà da parte dell’individuo – attuale e in anticipo rispetto ai suoi tempi: oggi tutte le teorie personalità grande attenzione importanza variabili cognitive alla base del comportamento. È vero tuttavia – pur riscosso grande interesse – non ha nel tempo prodotto serie di ampliamenti, approfondimenti e modiche che conosciuto altri approcci:> psicoanalisi che – a distanza di più di cento anni prime pubblicazioni di Freud – terreno fertile di ricerca, e conosciuto innumerevoli sviluppi e modifiche, sia teoriche che tecniche.
Questo parte scarso interesse di Kelly per creazione “scuola” – accorda sua avversione per ogni forma di dogmatismo e di adesione a modelli interpretativi precostituiti – e in parte mancanza di tentativi di integrare psicologia costrutti personali con altri sviluppi contemporanei =relativo “isolamento” approccio kellyano e mancanza di evoluzioni o ampliamenti significativi del modello.
Buona parte sforzi di ricerca allievi e successori di Kelly concentrata sul REP Test, e raccogliere dati su:
- la stabilità nel tempo dei sistemi di costrutti;
- la complessità dei sistemi di costrutto;
- l’uso del REP Test in contesti applicativi diversi;
- l’impiego di costrutti preverbali
altro versante ricerca >nascita ed evoluzione sistema di costrutti in età evolutiva. I principali risultati indicare accordo significativo delle idee di Kelly con alcune idee di Piaget:
- c’è passaggio da sistema globale e indifferenziato ad uno articolato e differenziato; - c’è un progressivo sviluppo di strutture astratte per gestire in modo economico maggiori quantità di informazioni;
- lo sviluppo sistema cognitivo risposta alla necessità di accogliere nuovo elementi all’interno sistema stesso;
- lo sviluppo cognitivo investe l’intera organizzazione del sistema e non solo le sue singole parti
Punti di forza
- La teoria dei costrutti anticipato temi della psicologia più recente; in effetti – con enfasi differenze personali nella costruzione eventi – contributo alla ricerca sui stili cognitivi.
- L’interpretazione comportamento attraverso modalità di costruzione eventi si è rivelata utile, poiché riesce a rendere conto in modo plausibile differenze individuali che modalità universali di funzionamento.
- Il REP Test –limitato ai soli costrutti verbali – rappresenta uno strumento valido e flessibile.
Limiti
- La teoria poco da dire su comprensione emozioni, che risultano al di fuori suo campo di pertinenza.
- È difficile stabilire relazione tra sistema di costrutti e comportamento.
- Non tutto convincente posizione di Kelly su motivazione: in effetti teoria non riesce a spiegare basi decisioni che le persone prendono a partire proprio sistema di costrutti.
- Sembra smentita molte ricerche l’idea persone non amino la sorpresa. Almeno a livelli intermedi, novità e stimolazione costituiscono un incentivo.