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capitolo 3: Il significato, LA REGOLARITÀ DEI SIGNIFICATI, SIGNIFICATO…
capitolo 3: Il significato
1.da dove nascono i significati linguistici
tre punti di vista
semantica vero-convenzionale (matrice filosofica)
la dimensione referenziale
sottolinea lo stretto legame tra la realtà e l'elaborazione dei significati, bisogna ricordare che è sempre mediato dall'esperienza
semantica strutturale
(matrice linguistica)
dimensione differenziale
: il sistema linguistico contribuisce a costruire i significati attraverso vincoli che le strutture semantiche impongono alle rappresentazioni mentali.
esempio: l'utiilizzo dei superlativi fanno variare il significato di una parola, in questo caso in senso di intensità.
semantica cognitiva
(matrice psicologica)
Si concentra maggiormente su come comprendiamo i significati
1.la lingua non può non essere considerata come strettamente legata alle altre funzioni psicologiche.
l'insieme delle conoscenze coinvolte nell'uso dei significati va al di là della conoscenza dizionaria, è enciclopedica che comprende tutte quelle conoscenze acquisite grazie all'esperienza personale e dall'appartenenza a un contesto socio-culturale.
3.la conoscenza di generi naturali e degli artefatti avviene attraverso i processi percettivi e motori, non riesco a comprendere un significato completamente se non lo percepisco in qualche modo.
4.per comprendere i riferimenti enciclopedici è necessario impiegare i processi di inferenza per cogliere e interpretare gli indizi presenti nei diversi fenomeni della realtà.
la dimensione inferenziale
rimanda alla semantica cognitiva e al rapporto tra significati e concetti
i significati vengono generati a partire dalle rappresentazioni mentali che servono a definire e categorizzare gli oggetti e gli eventi della realtà
concetto ≠ significato linguistico
Non ogni concetto ha un suo corrispettivo lessicale esempio: vegro
(in cimbro)= la neve s'è sciolta e il terreno è di nuovo visibile, può far parte della nostra esperienza ma nn c'è un termine della nostra lingua che lo rappresenti,
Questo fenomeno si chiama
scarto lessicale
esiste però anche il contrario
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Ogni volta che ascolto delle parole posso immaginare un percorso interpretativo che però non è sempre lo stesso, cosa che crea fraintendimenti ma permette molta più flessibilità linguistica
i Significati che usiamo ogni giorno nascono dall'esperienza diretta o indiretta e dal modo in cui la organizziamo in concetti
relatività e universalità dei signiicati
Un certo gruppo di studiosi si sono concentrati sul trovare
gli aspetti invarianti e comuni tra i processi comunicativi
condivisi dalle lingue oggi esistenti.
Un altro gruppo invece sosteneva che
la lingua influenzi il modo in cui pensiamo
, in particolare come categorizziamo la nostra esperienza,
la teoria della relatività linguistica:
Pone l'accento sulla pluralità delle culture e i rapporti tra linguaggio, pensiero e cultura.
Il processo di categorizzazione permette di riconoscere parzialmente un oggetto nuovo, anche senza averlo mai incontrato prima
Questo perché conosco altri elementi di quella stessa categoria.
I due antropologi che si sono concentrati su questa cosa sono
sapir e wolf
gli esseri umani segmentano la natura secondo le linee indicate dalla loro lingua materna
I parlanti di lingue diverse sono orientati dalla loro lingua madre verso punti di vista diversi della realtà, quindi parlanti di lingue diverse elaborano una visione del mondo diversa in base alla loro lingua madre.
come possono essere categorizzati i significati
il modello della semantica a tratti
I significati sono caratterizzati da un insieme di tratti fra loro interconnessi, cioè è possibile scomporre significati nel loro componenti principali
: a) il significato scomponibile in tratti semantici per la sua formazione
b) il numero dei tratti semantici costituisce un inventario d’analisi limitato.
Trubeckoj ha condotto l’elaborazione del modello delle condizioni necessarie e sufficienti (cns).
Il significato di una parola è stato inteso come l’insieme finito di proprietà che fissano la sua estensione.
uomo: animato, umano, maschio, adulto
a) nessun tratto può essere eliminato in quanto ognuno di essi è una condizione necessaria
b) nessun tratto può essere aggiunto perché i tratti semantici sono condizioni sufficienti
c) tutti i tratti hanno la medesima rilevanza e sono del medesimo piano senza nessuna organizzazione
d) Il significato di qualsiasi termine presenta confini netti.
Il modello CNS si propone come un sistema
binario
in cui i tratti sono considerati in modo privativo:
la presenza di un tratto implica l’assenza del tratto opposto.
Le componenti basilari fondative del significato costituiscono proprietà analitiche e quindi sono praticamente non cancellabili, assolute, non soggetti a cambiamento alcuno nel tempo.
Di conseguenza
il significato di una parola è univoco, assoluto, determinato in un modo preciso nelle sue componenti costruttive
limiti di quest modello:
non ammette eccezioni
-
i significati non hanno sfumature
-per molti oggetti esiste una zona di
vaghezza semantica
.(es tazza bicchiere ciotola
-
polisemia semantica
:molteciplità di significati semanticamente collegati(es la parola chiave intesa come oggetto o comeelemento fondamentale in un concetto o una teoria.
e il modello del prototipo
processo di categorizzazione
inteso come la capacità di rendere equivalenti identità differenti fra loro discriminabili, di raggruppare oggetti costituisce un vincolo per il funzionamento mentale
consente risparmio di risorse cognitive
organizzazione del mondo in modo gerarchico
dimensione verticale:consente di collegare fra loro diverse categorie quanto più una categoria inclusiva tanto è maggiore il suo livello d’ astrazione.
la dimensione orizzontale
concerne il modo in cui ogni categoria è organizzata al proprio interno e le relazioni che sono costruite fra diversi membri
il concetto fondamentale è quello di
prototipo
cioè il rappresentante migliore di una categoria e come il caso più chiaro di appartenenza alla categoria in esame.
si divide in due terorie
teoria del prototipo standard
negli studi iniziali il proptotipo era l’inteso come
migliore esemplare di una categoria
(es. nella categoria uccello il passero, la rondine, VS pollo, strozzo, pinguino)
a) le categorie non possono essere definite sulla base di un elenco di proprietà comuni intese come condizioni necessarie sufficienti
b) I prototipi di una categoria in quanto punti focali costituiscono gli elementi centrali attorno si organizza la categoria
c) le categorie non hanno confini precisi basta anche una somiglianza di famiglia
limiti si confonfono i conentti di appartenenza e rappresentività alla categoria,un conto è la rappresentatività cioè il possesso del maggior numero delle proprietà tipiche di una categoria, un conto è l’appartenenza categoriale
come affronta la teoria del prototipo la polisemia?
Analizziamo la parola “giochi” : intendo giochi da schiera o carte. Cos’è in comune tutti questi giochi? c’è qualcosa di comune a tutti? se le osservi
non vedrai certamente qualcosa che si cumula tutti ma ci saranno delle somiglianze.
(Non esiste il prototipo ma solo somiglianze) - esistenza dei legami parziali condivise dal almeno due membri della categoria.
la teoria della somiglianza di famiglia
teoria del prototipo estesa
prototipo come costrutto mentale inteso come un insieme di proprietà astratte
Il prototipo diventa la configurazione degli effetti prototipici
proprietà essenziali
,sono proprietà necessarie, definiscono l’appartenenza categoriale
prorietà tipiche:
intese come proprietà specifiche aggiunte, soggette a eccezioni (per uccello sono tipiche proprietà quali la capacità di volare, es. struzzo.).
stabilità e variabilità dei significati
I significati di una parola non sono dati una volta per tutte in maniera fissa per definizione.
Ogni significato è situato in un contesto immediato
Cancellabilità dei tratti semantici: Secondo Putnam è impossibile determinare le proprietà semantiche costruttive per i generi naturali e per gli artefatti. In quanto convenzionale esso può essere oggetto di negoziazione e di trasformazione culturale
Presenza di confini sfumati e continui i significati non presentano un confini netti. Un enunciato è Sfumato se è caratterizzato da indefinitezza referenziale (es. sono le tre diventa sfumato appena si inserisce il termine circa
Vaghezza semantica poiché una parola non ha confini precisi bensì sfumati e vaghi. Man mano che si sta allontana dai casi standard/propriotipici si entra in un’area di vaghezza semantica. Questa graduabilità semantica implica inoltre il superamento della distinzione tra significato letterale e figurato.
Contesto di uso la variabilità e la flessibilità dei significati dipendono dal contesto d’uso. Qualsiasi significato non è interamente prevedibile a priori in quanto dipende dal contesto
risemantizzazione contestuale
: in questo caso un parlante può attribuire determinati tratti semantici a qualcosa che di per sé non li possiede ma che acquisisce grazie a una specifica situazione contingente.
LA REGOLARITÀ DEI SIGNIFICATI
Di per sé senza una forma di stabilità comunicativa la comunicazione risulterebbe impossibile poiché sarebbe totalmente imprevedibile.
però altrimenti la lingua sarebbe incomprensibile
i fenomeni di
instabilità semantica sono bilanciati da processi di stabilità semantica
e sono alla base
delle condizioni di intelligibilità dei messaggi di comprensione reciproca
processi di stabilità semantica
Format comunicativi condivisione dei processi di significazione dei sistemi di segnalazione e di comunicazione,Un formato standard basato è sul riconoscimento e sull’accettazione di un sistema condiviso di regole e ha un certa regolarità
processi di instabilità semantica
Processi di produzione e di riproduzione del significato
l’habitus garantisce agli scambi comunicativi un certo modo di autonomia rispetto all’associazione contingente,. In effetti non ogni circostanza è pienamente identica alla precedente o a quella successiva.
I format vanno incontro a modificazioni generate dalle condizioni del momento e dagli aspetti imprevedibili di novità che ogni situazione porta con sé.
Tali condizioni consentono di introdurre variazioni di scambio comunicativo
habitus:è un sistema di disposizioni durevoli e trasferibili organizzate in base all’esperienza passata, in grado di funzionare come principi generatori organizzatori delle nostre condotte
l’habitus è lo spazio intermedio fra variazione e la regolarità dei processi comunicativi.
senza regolarità non si può avere la consapevolezza della variazione e viceversa, cioè la variazione non nega la regolarità ma la presuppone.
SIGNIFICATO CONTESTO E INDESSICALITÀ
def :star: Il contesto va inteso come insieme delle restrizioni delle opportunità biologiche spazio – temporali, relazionali, istituzionali, culturali che assieme a un dato testo genera un certo messaggio dotato di senso.
Qualsiasi messaggio è la sintesi interdipendente di testo e contesto in modo simultaneo e dinamico
Da una parte il testo contribuisce in modo efficace a determinare il contesto
d’altra parte il contesto attribuisce una certa forma e interpretazione al testo Poiché pone in evidenza alcune proprietà semantiche di una parola mentre ne attenua e inibisce altre
Il significato quindi assume una gestione locale, grazie alla quale gli interlocutori possono decidere il fuoco (punto focale ) comunicativo della loro interazione
il concetto di risemantizzazione contestuale è legato al contesto
altro fenomno collegato al contesto è quello della deissi, ovvero espressioni linguisticche che fanno riferimento alla situazione comunicativa immediata, es i pronomi personali, le indicazioni di luogo tipo quiecc
indessicalità ancora il significato della frase al contesto. Tramite dli indizi si contestualizzazione ovvero indicatori non verbali o verbali che servono a definire l'identità sociale dei parlanti es. Lei/tu