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FASCISMO IN ITALIA (1 di 2) - Coggle Diagram
FASCISMO IN ITALIA (1 di 2)
situazione post-bellica in Italia
Disordini economici e sociali:
Dopo la Prima Guerra Mondiale, l'Italia affrontò gravi problemi economici, con inflazione, disoccupazione e carenza di risorse.
promesse territoriali fatte durante la guerra non furono completamente mantenute, portando al sentimento di "vittoria mutilata".
Insoddisfazione popolare:
reduci di guerra e la popolazione erano delusi e insoddisfatti dalle condizioni economiche e politiche, creando terreno fertile per movimenti estremisti.
Il Partito Socialista e il Partito Popolare:
Partito Socialista Italiano (PSI):
nfluenzato dalla Rivoluzione Russa, aumentò il suo sostegno tra i lavoratori e contadini, chiedendo riforme radicali e una rivoluzione proletaria.
Partito Popolare Italiano (PPI)
Fondato nel 1919 da Luigi Sturzo, il PPI rappresentava gli interessi dei cattolici e promuoveva riforme sociali moderate.
Biennio Rosso (1919-1920)
Lotte nelle campagne:
Durante il Biennio Rosso, ci furono occupazioni di terre da parte dei contadini, ispirate dalle idee socialiste.
Agitazioni degli operai:
Gli operai nelle fabbriche urbane organizzarono scioperi e occupazioni di fabbriche, chiedendo migliori condizioni di lavoro e salari più alti.
Le divisioni della sinistra e la nascita del Partito Comunista
Divisioni interne:
Le divergenze tra riformisti e rivoluzionari all'interno del PSI portarono a fratture e disordini.
Partito Comunista Italiano (PCI)
Nel 1921, l'ala rivoluzionaria del PSI si distaccò per formare il PCI, seguendo la linea bolscevica e cercando una rivoluzione comunista.