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Giuseppe Parini (Italiano) - Coggle Diagram
Giuseppe Parini (Italiano)
All’età di dieci anni, Parini è mandato a Milano, in casa della vecchia prozia Anna Maria Lattuada
quando la donna muore lascia al nipote una piccola rendita, a condizione che si faccia prete e diventerà sacerdote nel 1754
A causa della sua salute cagionevole, Parini frequenta la scuola in modo saltuario
deve inoltre svolgere piccoli lavori per assicurare il mantenimento della famiglia, nonostante ciò trova il tempo per dedicarsi alla letteratura classica e alla poesia
nel 1752 Parini rivela la propria vocazione letteraria pubblicando una raccolta di versi ed il successo dell’opera gli apre le porte delle accademie: quella bolognese degli Ipocondriaci e quella milanese dei Trasfomati
Nel 1754 Parini entra nella casa del duca milanese Gabrio Serbelloni in qualità di precettore dei suoi figli. L’esperienza è molto importante per il poeta, che ha modo di conoscere da vicino il mondo dell’aristocrazia, dal quale si sente attratto
Il rapporto si conclude però bruscamente: in seguito a un acceso diverbio con la moglie del duca, Parini viene licenziato
Nel 1769 riceve l’incarico di dirigere il settimanale “la Gazzetta di Milano”, infatti il governo austriaco intende modernizzare "il periodico". Riceve la nomina a docente di
Belle Lettere
presso le scuole palatine
Nel 1791 è sovrintendente delle scuole di Brera. All’arrivo dei francesi a Milano, viene chiamato a collaborare con la nuova municipalità, ma ormai stanco e malato abbandona l’incarico dopo poco e morirà il 15 agosto 1799
Le Odi
:
Le odi sono una raccolta in due edizioni, la prima fra il 1791 e il 1795 e la seconda fra il 1758 e il 1795
Sono suddivise in
3 gruppi
:
1) gruppo:
le odi illuministiche
. Sono rivolte ai problemi sociali, all’opposizione tra città e campagna, alla condanna della vita urbana, ai progressi della scienza, al valore educativo dell’Illuminismo
2) gruppo:
odi su questioni etiche
. Riguarda la dignità della poesia e l’attenzione per i progressi educativi
3) gruppo:
odi neoclassiche
. Tratta di temi più personali affrontati fra malinconia e autoironia
Il Giorno
:
È un poemetto satirico-didascalico in endecasillabi sciolti, che descrive la giornata tipo di un “giovin signore”
Attraverso l’antifrasi, il poeta usa espressioni di significato opposto a quello che vuole realmente far intendere, l’opera racconta con toni ironici e scherzosi salotti, teatri, feste, cene, cacce e ogni genere di attività dei nobili
Nelle intenzioni di Parini i
poemetti
dovevano essere 3:
“Il mattino”, “Il mezzogiorno” e “La sera”
; pubblicati i primi due egli cambia il progetto e ipotizza un unico poema suddiviso in 4 parti. A questo punto sono “Il mattino”, “Il meriggio”, “Il vespro” e “La notte”
La raccolta è una serie di insegnamenti dati da un precettore a un nobile allievo, che deve imparare quali siano i giusti comportamenti da adottare nella sua vita nobile
L’ironia dell’opera consiste nel fatto che tali precetti sono palesemente falsi, essendo intesi a lodare i vizi e diffamare le virtù. Parini può mettere in evidenza il carattere leggero e vano delle occupazioni proprie di una classe nobiliare inutile
Mattino
:
si assiste al risveglio del giovin signore, che è andato a letto tardi, dopo feste, bevute e balli, e apre gli occhi solo quando il sole è già alto e il resto del mondo è al lavoro ormai da ore
Dopo una digressione del poeta sull’origine del cicisbeismo, ritroviamo il protagonista che, preparato dal parrucchiere, parte in carrozza per una corsa a tutta velocità lungo le strade cittadine
Mezzogiorno
:
la scena si svolge alla tavola della dama. I commensali mostrano verso il cibo un disdegno:privi di appetito, cercano solo di soddisfare il piacere
La vicenda narrata si interrompe per far spazio a una divisione, la favola del Piacere, in cui viene confermata l’inferiorità intrinseca del volgo
Il pranzo intanto è finito, e i convitati si ritirano dalla tavola per non sentire gli odori degli avanzi, che, per loro insopportabili, sono invece assai graditi ai mendicanti che aspettano di riceverli fuori dal portone del palazzo
Vergine Cuccia
: fra i commensali c'è la Dama che pensa alla sua Vergine Cuccia cioè la cannetta che morse il piede di un servo e che fu colpita da questo con un calcio
il pranzo si conclude con il gioco del Tric-Trac
Vespro
:
si apre con la bellissima scena dell’imbrunire, assistiamo alla corsa in carrozza, attraverso la città, del giovin signore e della sua dama, che vanno a far visita agli amici e alle amiche
Notte
:
subentra l’oscurità , e il poeta coglie l’occasione per comporre un pezzo di grande maestria stilistica e di gusto apparentemente preromantico, dopodiché la descrizione del salotto notturno
Nel vespro e nella notte il quadro si allarga ulteriormente, e il ritratto della vita dell’aristocrazia si fa più completo. il tono è pensoso e basso
Parini qui subentra un senso di rassegnazione o distacco. il protagonista non ha spessore psicologico ed è privo di una vita interiore
i
temi
: le inutili occupazioni dei nobili moderni vengono presentate ironicamente, la noia, gli oggetti lussuosi ma superflui; ovvero che i nobili hanno troppo mentre il popolo poco e niente
Lo stile sfrutta una vasta pluralità di toni e unisce echi classici e riferimenti al mondo moderno. L'accuratezza delle descrizioni genera talvolta unifornità