Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
LA SINISTRA STORICA AL POTERE - Coggle Diagram
LA SINISTRA STORICA AL POTERE
16 marzo 1876:
presidente del consiglio
Mario Minghetti
annunciò ufficialmente il raggiungimento del pareggio del bilancio: la Destra storica aveva vinto la sua battaglia
Il paese era «spremuto» dalla pressione fiscale e avvertiva l’esigenza di grandi riforme che la Destra non sapeva né comprendere né attuare.
all’interno del paese la costituzione di un unico mercato aveva messo in crisi l’economia meridionale, più debole di quella del Nord
il libero scambio con le nazioni più progredite aveva esposto la nascente industria italiana alla concorrenza straniera, con esiti negativi.
18 marzo 1876:
la Destra perse l’appoggio della maggioranza dei deputati e «cadde», in pochi anni morirono tutti i protagonisti del Risorgimento: nel 1872 Mazzini, nel 1878 Vittorio Emanuele II e Pio IX, nel 1882 Garibaldi
25 marzo 1876:
il re affidò l’incarico di formare il nuovo governo al leader dell’opposizione,
Agostino Depretis
e alle elezioni
vinse la Sinistra storica
che governò dal
1876 al 1896
Abile parlamentare, seppe per circa dieci anni, dal 1876 al 1887, tenere unita la nuova maggioranza attuando una politica ora progressista, ora conservatrice.
ottobre 1876:
Depretis presentò a
Stradella
il suo programma politico:
■ allargare il suffragio elettorale;
■ abolire la tassa sul macinato;
■ eliminare la piaga dell’analfabetismo;
■ decentrare l’amministrazione pubblica.
1877: legge Coppino per l'istruzione
con cui elevava l’obbligo scolastico fino a 9 anni di età e furono creati asili d’infanzia e aperte numerose scuole serali per permettere anche agli adulti di imparare a leggere e a scrivere
1884:
venne abolita la tassa sul
macinato
ma allo stesso tempo ricomparve un
deficit di bilancio
1882:
venne esteso il diritto di voto e vinse la Sinistra:
■ aver frequentato la seconda elementare (sapere cioè leggere e scrivere);
■ pagare almeno 20 lire di imposte l’anno (invece delle 40 lire precedenti).
■ essere cittadini maschi maggiorenni (21 anni);
trasformismo (degenerazione del sistema politico):
passaggio dei parlamentari da uno schieramento all'altro che segnò la fine dello scontro tra i due principali schieramenti politici
Depretis intendeva così allargare la sua base parlamentare costituendo un’ampia formazione di
centro
la pratica del trasformismo portò a formare maggioranze diverse a seconda della legge da approvare, con scambi di favori non sempre limpidi tra governo e parlamentari: inizia la
corruzione
anni '60:
sorsero le prime grandi industrie italiane ma
l'agricoltura
rimaneva il settore prevalente e durante la crisi degli
anni '80
tutta l'economia italiana risentì della
crisi
A causa delle crescenti importazioni di cereali provenienti dall’America, tra il 1880 e il 1887 il prezzo dei cereali si dimezzò e trascinò nella crisi tutta la produzione agricola.
gli agrari, specie del Mezzogiorno, presero a premere sul governo affinché elevasse le tariffe doganali a
«protezione» della produzione di cereali nazionale
1887:
introdotte le
tariffe doganali
su grano e prodotti industriali e di conseguenza gli altri paesi alzarono a loro volta le tariffe doganali nei confronti dell’Italia
La crisi economica aveva determinato nel paese la nascita di un
potente blocco
, costituito dagli agrari, principalmente del Sud, e dagli industriali del Nord, in grado di condizionare pesantemente la politica economica del governo
ebbe effetti
positivi
sulla produzione industriale, ma l’aumento del prezzo del grano (e quindi del pane) determinò un notevole
peggioramento
delle condizioni di vita delle masse popolari
Aumentarono i conflitti sociali nelle campagne e
l’emigrazione
, iniziata negli anni '70, risultò per molti
l’unica soluzione
inoltre determinò la
crisi dell'agricoltura specializzata
a Sud (vino, olio, agrumi)