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JURGEN HABERMAS(1929), GUY DEBORD (1931 - 1994), FALLIMENTO DEL 1968,…
JURGEN HABERMAS(1929)
Il progetto della modernità ha fallito, ma non per questo va abbandonato (come fanno i postmoderni). Tentativo di recuperare la modernità nella sua razionalità
Ripensare la razionalità in altro modo: farla uscire dal suo carattere tecnico - sperimentale per farla orientare al dialogo e alla comunicazione
Francofortese di seconda generazione: filosofo di impostazione marxista che dialoga con tantissima cultura angloamericana
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GUY DEBORD (1931 - 1994)
Fonda l'internazionale situazionista: è un movimento artistico dal quale vuole produrre una radicale critica dell'arte
Superare l'arte rendendola situazionale: capacità di entrare in una situazione e dall'interno sconvolge
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Debard è profeta del Maggio francese.1967: scrive "La società dello spettacolo". Nello spettacolo si attenua la capacità critica, effetto anestetizzante. Lo spettacolo comporta perdita di realtà e di critica.
L'uomo è narcotizzato dalla realtà. La realtà sorge nelle spettacolo e l'uomo non riconosce più realtà e finzione. Il mondo reale muta in semplici immagini. Lo spettacolo è gestito dalla borghesia e dal capitalismo
la situazione della vita quotidiana, lo stare dentro una situazione, unisce l'arte e la riflessione filosofica, atteggiamento politico e vita reale concreto. Questi elementi viaggiano uniti nella situazione
Visione unificata di arte, filosofia e politica
Il suo riferimento è il Benjamon dei Passagges di Parigi: lì aveva individuato il tramonto della borghesia e l'enorme produzione ammaliante di merci. Fattore narcotizzante delle masse che vanno estetizzandosi al sistema sociale capitalistico avanzato
Debord si aggancia: questo identico effetto narcotizzante ed euforico è attribuito allo spettacolo, cioè la televisione e la pubblicità.
"cattivo sogno della società moderna e incatenata". Lo spettacolo è il guardiano di questo sogno. Dal consumo di Benjamin all'addormentamento rispetto i reali problemi e le contraddizioni della società
Più gli uomini contemplano immagini spettacolari, tanto più ci si dimentica di agire, vivere e comprendere la realtà. ATTUALISSIMO
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Si può uscire da questa totale sottomissione alla società delle immagini? Debord crede di si nel 1968. L'operaio è attratto dal consumo, nonostante ciò dentro di sé resta diretto, concreto e reale e cosciente di classe. Debord però verrà illuso dagli esiti del 1968
FALLIMENTO DEL 1968
Debord riflette sul nuovo uomo integrato nella cultura dello spettacolo: lo spettacolo non è più solo pubblicità della merce, ma ogni momento (i più privati) esistono come immagini. Gli uomini sono diventati SPETTACOLARI INTEGRATI
Nelle dittature lo spettacolo è imposto e concentrato. Ora l'individuo è integrato nello spettacolo: c'è un uomo che integra in ogni sua dimensione esistenziale il mondo dello spettacolo, cioè come immagini. E da qui non si esce.
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PERCHE'? Sicuramente perché De Gaulle ha diviso operai e studenti mediando e facendo delle concessioni.
Pressione dei media sul '68. I media trasformano il '68 da evento reale e concreto a evento mediatico. Si è passati dalla piazza reale (barricate nella vita concreta) allo spettacolo. In quel passaggio ha perso tutta la sua carica ed è stata narcotizzata, addormentata.
FREDRIC JAMESON (1934)
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Se il soggetto è emotivamente considerato, il soggetto produce una schizzofrenia dell'identità soggettiva
22/3/1968
PRIMO GRUPPO STUDENTESCO OCCUPA UNIVERSITA' DI NANTERNE. Da lì dilaga. Prima università, poi scioperi spontanei nelle fabbriche (maggio francese).
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