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INCESTO CHE HA LUOGO TRA I COLLATERALI:, COGNATIO LEGALIS, le PENE…

- - - - indica una sanzione pecuniaria e l’esilio quale pena per i nobili incestuosi
      - la fustigazione e la condanna alle triremi quale pena per gli incestuosi non nobili.
- - - - L’incesto e in particolare il coito nefario era infamante e decideva dell’appartenenza al ceto del nobile di colui che veniva a commetterlo. il cetto nobliare viveva secondo ideali e la propria fama, non solo era abbassato nel rango ed era escluso dalla nobiltà, ma di più si riteneva che nobile non lo fosse mai stato.
        
        Beau
        
        il vassallo incestuoso con la madre, la figlia, la sorella, la nipote, la nuora, è privato del feudo e non appartiene più al ceto nobiliare.
        
        questo incesto offende direttamente dio, e perciò per le leggi e per i costumi è odiosissimo, per la copula carnale con la monaca.
        
        Coveron
        
        chi contrae nozze incestuoso sono confiscati i beni
        
        il vassallo è privato immediatamente del feudo.
- - - - che l’amplesso sessuale con la meretrice,se essa è sposata, non sia punibile e non facendosi menzione di eccezioni si direbbe che nel caso sia giudicato non punibile lo stesso rapporto incestuoso.
- - - - da Gilhausen e da Bassani. Bassani
        
        affermano incesto solo la copula perfetta
        
        l’affinità non è sufficiente la commistione dei corpi, ma è necessaria la commistione del sangue.
    - - Sanchez
        
        l’affinità origina nell’atto sessuale potenzialmente fecondo e affinché esso lo sia il seme femminile non è una condizione necessaria.
    - - la condanna per la copula imperfetta si mitiga con il ricorso a pene straordinarie, dunque a pene arbitrarie minori, meno rigorose di quelle previste per la copula perfetta.
- - - - incesto con gradi proibiti portava a l’impedimento a sposarsi in caso di vedovanza. lo stesso divieto si applicava ai cosanguinei che si era consumato l'incesto
      - tra uomo e tra due donna che sono madre e figlia
        
        l’impedimento a sposarsi per l’uomo e per la donna che per seconda compie l’atto sessuale con l’uomo, a patto che questa sia consapevole del fatto che tra loro c’è un rapporto incestuoso ex copula illicita.
    - - “privatio debiti petendi”
        
        il coniuge incestuoso con il consanguineo/a del coniuge perde il diritto al corpo dell’altro.
        
        Tale prescrizione è ragionevole ma contraddiceva la natura stessa del matrimonio La questione fu ampiamente dibattuta in dottrina. una soluzione che permettesse di ottemperare a esigenze opposte:
        
        da una parte è necessario evitare l’intimità sessuale dei coniugi, che era divenuta incestuosa, in seguito al vincolo di affinità che si era nel frattempo creato tra essi; al contempo occorre preservare la unitas carnis, il diritto al corpo del coniuge.
        
        una lettera di Paolo: il matrimonio viene indicato come rimedio al desiderio sessuale che è dell’uomo e che solamente nel matrimonio stesso si incanala in modo lecito.
        
        in ragione dell’incesto con il consanguineo del coniuge la simmetria tra i doveri dei coniugi veniva meno e perciò la vittima della sessualità disordinata dell’altro non era più tenuta a rendere il debito coniugale ma poteva continuare a pretenderlo. qualora ella pudica non lo manifesti con le parole ma solo con i gesti, i segni, gli atteggiamenti.
        
        pena : questo incesto deve punirsi con la privatio debiti petendi,
        
        Sancez
        
        tale prescrizione impeditiva non si ritrova con parole chiare nelle disposizioni canoniche
        
        che in materia di pene occorre sempre privilegiare l’interpretazione restrittiva.
        
        l’incesto tra consanguinei sia in sé più grave dell’incesto tra gli affini, questo incesto non offende il matrimonio, poiché tramite tale atto sessuale non si diventa affini del coniuge.
        
        Marito con propria sorella e piu grave rispetto al marito con la sorella della cognata. Il incesto con cosanguina non offende il matrimonio perche non si diventa affini del cognoge
        
        Sancez distingue , tra incesto occulto e manifesto la privatio debiti petendi, in caso di copula con il consanguineo del coniuge è una sanzione adeguata sia all’incesto occulto che manifesto.
        
        Non rileva infatti lo scandalo, così come la gravità dell’atto, ma rileva il vincolo di affinità che lega ora il marito e la moglie.
    - - la deposizione
        
        si pensava che se questa pena doveva essere anche per l'affinita che originava dalla copula illecita
        
        il secondo caso con la deposizione
        
        il terzo con la deposizione e la relegazione in monastero
        
        prima volta di incesto del chierico dovesse essere sanzionato con una sospensione a tempo determinato
        
        . La deposizione e la relegazione in monastero sono pene discusse in dottrina anche per il chierico che infrange il vincolo della parentela spirituale
        
        Taluni ritenevano, inoltre, che il chierico incestuoso perdesse il beneficio
        
        altri riferendosi alla giurisprudenza in materia, che il chierico mantenesse il beneficio ma che gli toccasse una sanzione pecuniaria secondo l’arbitrio del giudice.
- - - - Nel mondo protestante non erano tutti d’accordo con Carpzov, e vi era chi considerava lecito il matrimonio tra lo zio e la nipote, poiché ci si atteneva alla lettera della scrittura, in particolare nel Levitico.
    - - l’incesto tra i cugini di primo grado debba essere punito con il bando perpetuo ma senza fustigazione,
        in quanto la fustigazione deve irrogarsi solo a coloro che compiono un incesto vietato dal diritto romano o dal diritto divino
    - - Nella linea collaterale l’incesto tra cognati, si punisce con la fustigazione e il bando perpetuo, quello tra affini nel secondo grado diseguale della linea collaterale (nipote-zio/zia) si punisce con il bando perpetuo. I matrimoni tra fratelli e sorelle appartenenti a diversi nuclei famigliari non erano considerati incestuosi.