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Ungaretti: poetica e formazione - Coggle Diagram
Ungaretti: poetica e formazione
Avanguardie: affinità e divergenze
Ungaretti, nato in
Egitto
, si trova presto a contatto con tendenze culturali molto diverse
Il
mondo arabo
dell'infanzia e dell'adolescenza lascia un'impronta incancellabile nella sua fantasia, per la suggestione dei
paesaggi egiziani
, per l'amicizia con letterati di
cultura araba
Lo studio in una scuola di lingua francese e la curiosità per tutti i fermenti innovativi del pensiero lo mettono precocemente in contatto con l'ambiente francese delle
avanguardie
I poeti Guillaume Apollinaire e Stéphane Mallarmé sono considerati da Ungaretti maestri nell'arte di ricercare
nuove sonorità poetiche
Essi, isolando la parola nel verso e nella pagina e privandola di punteggiatura, trasformano il testo poetico in una specie di partitura musicale
Con i futuristi Ungaretti condivide soprattutto il bisogno di rinnovare la parola letteraria, la denuncia di una tradizione logora e delle sue regole, il frequente ricorso all'
analogia
per generare nuove suggestioni di senso
Fin dal 1919, in uno scritto di poetica (
Verso un'arte nuova classica
), prende le distanze dagli eccessi avanguardistici e dalle "parole in libertà" di Marinetti, riconoscendo la necessità di valorizzare la tradizione letteraria e individuando in Petrarca e Leopardi i suoi maestri illustri
Rifiuto della psicoanalisi nella letteratura
Negli anni Venti matura anche l'avversione di Ungaretti per la teoria di Freud, attraverso la polemica contro quelle avanguardie, come il Surrealismo, che applicano all'arte i principi della psicoanalisi, attribuendo al sogno e all'inconscio un ruolo centrale nell'ispirazione e nella scrittura
Per il poeta la parola è il risultato di un lavoro di scavo e di ricerca e tale sforzo non può prescindere dalla memoria della
tradizione
La convinzione che sia
impossibile
fare luce sugli abissi interiori dell'io se non per momentanee folgorazioni separa Ungaretti dalla psicoanalisi freudiana che tale mistero si propone di svelare
Continuità con i classici
Negli anni successivi egli si colloca sempre più in una
linea di continuità con i classici
della letteratura italiana, di cui studia il verso e il linguaggio nell'incessante sforzo di tornare, attraverso la "
memoria
" della tradizione letteraria, all'"innocenza" originaria della lingua
Egli individua in
Petrarca
e
Leopardi
i due poeti che hanno saputo attribuire alla lingua letteraria la facoltà di trasmettere ai lettori un'emozione estetica e una vera e propria rivelazione di significato
Bisogna mirare a restituire alla parola la sua
nudità
, la sua
primitività
Valore formale e compito della poesia
Un'accurata attenzione al fare poetico, alla ricerca della parola e al rinnovamento del metro della tradizione induce Ungaretti in diverse occasioni a polemizzare con le concezioni estetiche del filosofo
Benedetto Croce
Secondo Croce la poesia consiste esclusivamente nella fantasia e nell'intuizione, mentre è minimizzato l'aspetto formale
Per Ungaretti la poesia non può essere ridotta a "pura anima": essa è anche forma, metro, musica da cui non si può prescindere
Per Ungaretti la poesia non deve nemmeno spostare l'attenzione esclusivamente sulla forma, come avviene per la poesia pura dei simbolisti
La poesia deve essere non solo un esercizio formale, ma "atto di purificazione morale", via al
perfezionamento interiore
, cammino verso la verità