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Sistemi aperti (6.1), Gli standard (6.3), I protocolli (6.2) - Coggle…
Sistemi aperti (6.1)
Le reti dei calcolatori nacque e si svilupparono come sistemi chiusi, il che significava che per le telecomunicazioni ci doveva essere una rete specializzata per ogni servizio, mentre per l'informatica significava che tutte le macchine della rete dovevano appartenere allo stesso costruttore
Questa cosa non era vantaggiosa per gli utenti finali e per gli operatori di rete che erano costretti a realizzare e utilizzare reti mono-vendor, infatti:
Nel momento in cui i computer riuscivano a connettersi fisicamente, non potevano colloquiare tra loro perché parlavano linguaggi diversi
I programmi applicativi non riuscivano a operare in un ambiente distribuito (cioè suddiviso in più macchine in luoghi remoti)
Gli apparati di un costruttore non riuscivano a connettersi a interpretare i segnali dei dispostivi di altri costruttori
Con l'evolvere della tecnologia nacquero degli enti di standardizzazione che produssero una serie di norme tecniche per le telecomunicazioni in rete, cercando di creare un sistema aperto per l'interconnessione di reti di computer, indipendentemente dal SO installato o in generale dall'hardware
L'obbiettivo era di avere reti multi-vendor dove qualunque computer fosse in gradi di comunicare con qualunque altro computer mediante una qualunque rete, per realizzare sistemi aperti è necessario stabilire delle regole comuni per lo scambio di informazioni come definire i protocolli e degli standard
La comunicazione tra due sistemi è il processo che consiste a essi di scambiare delle informazioni, mentre una rete è un insieme di nodi connessi tra loro da canali
Gli standard (6.3)
La comunicazione tra 2 entità avviene secondo un protocollo stabilito da entrambe, se i dispositivi sono di produttori diversi ci sono dei standard internazionali che consentono di avere un mercato aperto e competitivo, gli standard sono importanti in qualunque campo ma sono fondamentali nei sistemi di comunicazione che consentono a molti componenti diversi di lavorare insieme, questo obiettivo è spesso difficile da raggiungere perché è difficile mettere d'accordo tutti i produttori, e è difficile definire lo standard a cui tutti si dovranno adeguare.
Uno standard fornisce le linee guida a cui si deve adeguare per avere un livello di interconnessione per realizzare comunicazioni locali e internazionali,
I protocolli (6.2)
Nelle reti la comunicazione avviene tramite dispostivi in grado di trasmettere e ricevere informazioni, il messaggio inviato deve essere compreso da chi lo riceve, è necessario che il mittente e destinatario si accordino sulle modalità di trasferimento dei dati e su come deve essere costruito il messaggio, infatti il destinatario deve saper interpretare il messaggio secondo regole altrimenti i dati ricevuti sarebbero solo una sequenza di bit, da qua nasce la necessità di definire dei protocolli che stabiliscono come e quando le informazioni devono essere comunicate.
Un protocollo è un insieme di regole descritte in modo formale che vengono stabilite per realizzare la comunicazione tra 2 o più entità, un protocollo definisce come è codificata l'informazione e le azioni da eseguire dopo la trasmissione e ricezione del messaggio, il protocollo è formato da:
Semantica: Descrive il significato delle varie sequenze di bit, consento al destinatario di comprendere ciò che ha ricevuto e di comportarsi di conseguenza.
Sincronizzazione: descrive quando i dati vanno inviati, definire le sequenze temporali
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I protocolli sono gestiti dal software di rete del dispostivi, gli utenti finali devono solo preoccuparsi dei dati che vogliono trasmettere e non dei protocolli utilizzati, i 4 principali protocolli di rete sono:
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