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La Rivoluzione Russa - Coggle Diagram
La Rivoluzione Russa
Trotzkij e i suoi si erano dovuti battere contro le milizie delle regioni che volevano l'indipendenza (Ucraina, Georgia, Caucaso, Armenia, Crimea), in particolare lo scontro attorno alle terre fedeli allo zar.
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- La famiglia reale viene massacrata
16-17 Luglio 1918: lo zar viene fucilato con tutta la sua famiglia e i loro corpi vennero seppelliti in una fossa comune per nasconderli
Il motivo era il timore che la famiglia Romanov venisse liberata dai nemici e aiutata a riprendere il potere
- Nasce la Terza Internazionale
Per diffondere la rivoluzione su scala mondiale, nel 1919, i bolscevichi diedero vita a Mosca alla Terza Internazionale, a cui partecipò anche il Partito Comunista Italiano
L'Internazionale comunista (o Comintern) elaborò un documento che elencava le condizioni cui i partiti avrebbero dovuto adeguarsi per essere ammessi: si sarebbero dovuti ispirare al modello bolscevico e sostenere la Russia
- Armate Bianche e Armate Rosse
La presa del Governo di Lenin preoccupa le potenze occidentali che avevano paura la rivoluzione si estendesse all'Europa. USA e Giappone aiutano militarmente ed economicamente tutti i gruppi contrari ai soviet
Si scatena una guerra civile (1918-1920) tra:
- Armate bianche: controrivoluzionari e filozaristi, che volevano abbattere il bolscevismo
- Armate rosse: operai e operai che speravano nella ridistribuzione delle terre
Dopo 3 anni di guerra civile, l'Armata rossa guidata da Trotzkij sconfigge i bianchi
Lenin aveva organizzato una polizia politica e un Tribunale rivoluzionario per individuare e processare gli oppositori
- La politica economica di Lenin
- Fallimento delle misure economiche
Per la guerra i Governo bolscevico varò alcune misure economiche autoritarie dette "comunismo di guerra" che peggiorarono l'economia del paese
Per la carenza alimentare si fece ricorso alle requisizioni forzate: i contadini furono costretti a consegnare i loro prodotti allo Stato
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Tutti i settori furono nazionalizzati e gestiti dallo Stato e i Consigli di fabbrica ridotti a eseguire gli ordini del Governo e questo causò la riduzione della produzione industriale
Questo permise di nutrire e armare il proprio esercito ma causò il fallimento. Alla fine della Guerra Civile l'economia sovietica era catastrofica: si soffriva la fame e si moriva per le epidemie
Ci furono rivolte di contadini e si manifestarono dissensi tra gli operai che avevano appoggiato la Rivoluzione di Ottobre
1921: inizia una Nuova Politica Economica (NEP) che avrebbe dovuto dare fiducia al popolo e risanare la situazione. Era un "sistema misto" in cui convivevano un settore statalizzato (proprietà pubblica) e un settore libero (proprietà privata dei cittadini), formato soprattutto da kulaki, contadini-proprietari
Questa nuova politica ottenne buoni risultati con la ripresa dell'agricoltura, dell'industria e dei rapporti economici con il mondo occidentale
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