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TRATTATI PARTE III - Coggle Diagram
TRATTATI PARTE III
La successione degli Stati nei trattati
Quando uno stato sostituisce un altro nel governo di un territorio, è vincolato dai trattati in vigore in quel territorio?
Come avviene la successione?
Cessione di parte del territorio o conquista
Incorporazione o fusione con un altro stato
Smembramento
Rivoluzione (anche se ipotesi non sempre riconosciuta come sostituzione)
Cosa dicono le convenzioni (Vienna 1978)?
Convenzione 1978 complementare a quella del 1969
Poca fortuna (ratifiche solo 23) quindi non corrisponde a diritto consuetudinario
Diatriba sul termine successione poco interessante TBH
Convenzione si applica secondo il suo Art 7 a successioni post convenzioni, e a stati successori che vi aderiscano in modo retroattivo da successione in poi
Addirittura si può far valere verso successione precedente a Convenzione ma solo se tutte le parti accettano
Tuttavia si deve separare sfera contraenti con quella dei non contraenti dato che Conv non è consuetudine
Quindi iniziamo ad analizzare i trattati partendo da quelli localizzabili
Principio pacifico ed espresso anche in Vienna 1978 è
res transit cum suo onere
: stato sostitutivo vincolato dai trattati di natura reale o territoriale,
localizzabili
a determinate parti del territorio
In questa categoria:
1 - Trattati che istituiscono servitù attive o passive (passaggio ad es.) nei confronti di territori vicini
2 - Affitto, smilitarizzazione, libertà di navigazione, opere al confine
E i trattati che fissano le frontiere?
Si tende a inserirli nella categoria
localizzabili
ma Conforti non concorda
Trattati che fissano frontiere (Art 11 Vienna 1978) ma Conforti ha dubbi su loro inquadramento, dato che accordo esaurisce effetti alla delimitazione, e dopo si rispetta diritto di sovranità territoriale, che è consuetudine autonoma indipendente da successione
Discorso diverso per clausole dell'accordo su frontiere che creino regimi particolari per zone di frontiera, come divieto fortificazione, divieto di dazi che ricadono con certezza nel regime successorio
Ma si impegnano tutti a rispettare le frontiere?
Pare di si in modo uniforme
Stati sorti da decolon. non lo hanno negato con sole riserve di Somalia e Marocco nel 1964 a AG OUA Cairo, impegnandosi a rispettare confini sorti con indipendenza
Prassi Africana si riallaccia a prassi LATAM con principio
uti possidetis juris
: Stati ereditano da Spagna frontiere coloniali. Principio che ha causato difficoltà tuttavia
Su
uti possidetis juris
come principio generale legato a accesso indipendenza ed con scopo di evitare guerre fratricide tra stati nuovi vedere
Sentenze CIG 1986 su caso frontiere Burkina Faso/Mali e 1992 Salvador/Honduras
. Caso particolare controversia Libia/Ciad con la prima che contestava trattato firmato nei '50 con Francia:
Sentenza CIG 1994
sostiene che frontiera è definitiva anche a scadenza trattato
E i trattati di natura politica rientrano nelle ipotesi di successione?
Qua incontriamo limite trattati localizzabili
Se accordi hanno caraterizzazione molto politica, siano cioè strettamente legati a regime precedente allora non si tramandano
Succede ad. es. su accordi per installazione basi militari straniere (Art 12 Vienna 1978).
Conforti sostiene sia applicazione del principio generale
rebus sic stantibus
E invece i trattati non localizzabili?
Sono la maggior parte
Prassi confusa dato che spesso si trovano accordi tra stato subentrante e altre parti
Perciò c'è chi ritiene non vi siano regole consuetudinarie ma solo principi generalissimi quali il suddetto
rebus sic stantibus
o quello della negoziazione in
buona fede
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Sentenza CIG 1997 Gabcikovo-Nagymaros
su opere al confine a favore
Cause di Invalidità ed Estinzione dei Trattati
Cause di invalidità a cui bisogna accennare
Errore essenziale
Art 48 lo definisce come errore su fatto o situazione che lo stato supponeva esistente e che costituiva base essenziale suo assenso
Dolo
Art 49 Vienna cui può ricondursi la
corruzione
dell'organo stipulante (Art 50);
Violenza
fisica o morale,
esercitata
sull'organo stipulante (Art 51)
Tutti questi sono vizi non frequenti specialmente in caso di forme NON semplificate di accordo
Quali invece le cause di Estinzione a cui accennare?
Avverarsi
condizione risolutiva
Scadenza del
termine finale
Denuncia
o
recesso
ossia atto formale con cui lo stato dichiara alle parti contraenti volontà di sciogliersi dal trattato sempre che essa sia prevista espressamente o implicitamente nello stesso (Art 56)
Inadempimento
controparte in applicazione principio
inadimplenti non est adimplendum
(Art 60)
Sopravvenuta impossibilità dell'esecuzione
(Art 61)
Abrogazione
totale o parziale, espressa o per incompatibilità, con accordo successivo
Può considerarsi causa di invalidità la violenza esercitata sullo
Stato nel suo complesso?
Conv 1969 dice si all'Art 52 che annulla trattati conclusi in violazione del divieto di uso della forza o di altri principi carta ONU
Si può ritenere Art 52 come corrispondente al diritto consuetudinario, almeno da post WWII. Una volta violenza considerata irrilevante con riferimento a trattati di pace
Tuttavia Conforti ritiene che argomento non tenga dato che trattati di pace vengono conclusi quando guerra finita, possono non essere mai ratificato o stipulati e ineguaglianza esiste in molte situa pre trattati
D'altra parte, quando rapporto
immediato
e
diretto
tra trattato e minaccia allora trattato invalido (Vedasi trattato di Berlino 1938, considerato nulla da giuris. Olandese post WWII)
E in caso di violenza con mezzi diversi dalla forza?
Non vi sono elementi prassi che permettano di includere pressioni politiche o economiche, ancorchè illecite (violazione di accordi economici) tra le minacce che invalidano il trattato
Dottrina concorde, a parte qualche voce dissonante (Napolitano) che per analogia le includerebbe
In Conv Vienna paesi nuova indip. si batterono per questo,ma ci si limitò a generica dichiarazione di condanna in allegato atto finale Conf di Vienna
E l'uso della forza "interna" come si prefigura?
Per uso della forza si intende violenza di tipo bellico
L'uso della forza interna, ossia esercizio di potere di governo magari tramite misure coercitive verso individui di altro stato possono giustificare adozione di misure di autotutela, ma non invalidità trattato
Ad. es. non invalido accordo Algeri 1981 tra USA e IRAN che pose fine con regolam. finanziario a detenzione illecita di cittadini USA da parte di Gov Iran
E i trattati Ineguali?
Non si può risolvere qui la questione dei trattati in cui una parte non ha margine di potere contrattuale
L'ineguaglianza può trovare correzione solo in interpretazione restrittiva relativamente a obblighi gravanti su parte debole
Che cos'è il principio
rebus sic stantibus?
Il trattato si estingue in presenza di mutamenti circostanza essenziali, senza le quali i contraenti non sarebbero stati indotti al trattato
Dottrina classica riconduceva questa causa di estinzione a volontà contraenti: se le parti implicitamente o esplicitamente manifestano volontà in tal senso vi è condizione risolutiva
Il problema sorge quando contraenti non hanno previsto mutamento circostanze come causa di estinzione
Si ritiene dunque che anche in quel caso la norma generale sia mantenuta, e il trattato si estingua
Trattasi tuttavia di norma che Vienna in art 62 interpreta in maniera restrittiva (antitesi di
pacta sunt servanda
) stabilendo che vale solo se circostanze erano "base essenziale consenso" e se mutamento abbia "radicalmente trasformato obblighi"
Sentenza in tal senso CIG
1997 progetto Gabcikovo-Nagymaros
Quindi qual'è la sfera di applicazione del principio
rebus sic stantibus?
sfera di applicazione amplia dato che vari regole ne sono specificazione:
1 - casi di successione di uno stato ad un altro cadono comunque accordi incompatibili con nuovo regime
2 - Effetti guerra sui trattati
3 - Avvenuta impossibilità della prestazione
4 - Trattati tra loro incompatibili? (Caso particolare, vedere sotto)
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CIG a favore tesi invaldiità con sentenze del 1973 su pescherie islandesi
Seppur violenza non fosse provata, si è dichiarata in questo senso