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LA VITA di vittorio ALFIERI : :silhouette:; 1700 - Coggle Diagram
LA VITA di vittorio ALFIERI
: :silhouette:; 1700
nasce ad
Asti
in Piemonte (Regno sabaudo-monarchia) nel
1749
da una famiglia dell'
alta aristocrazia piemontese
il giovane Alfieri è affidato alle cure del "prete di casa", un precettore ecclesiastico al proprio servizio che lo fa studiare senza riflettere (poi si appasiona ai classici)
vivace, sensibile e cagionevole di salute, crisi di solitudine depressiva (
umore malinconico
)
Accademia Reale di Torino
, scuola militare a cui non è predisposto infatti riceve la qualifica di portainsegne
la vita militare così rigida e la disciplina accrescono il suo
spirito di ribellione a gerarchie, ordini e imposizioni
intellettuale illuminista: lotta contro il potere assoluto
inizia una lunga serie di viaggi, ininterrottamente per sei anni,
dal 1767 al 1772
, prima in Italia e poi in Europa
non si tratta di viaggi che soddisfano la sua curiosità intellettuale, ma sono fughe dall'
incapacità di rimanere fermo
e sa un inerstirpabile
senso di scontentezza
di sé e degli altri
sono anche anni di
passioni travolgenti
e di
amori conflittuali
che lo spingono a fuggire di nazione in nazione
inoltre, Alfieri disprezza vari paesi come la Prussia (si sta sviluppando per divenatare Germania)
a Vienna si rifiuta di incontrare Pietro Metastasio
, il poeta più celebe del tempo, colpevole ai suoi occhi di essersi inginocchiato ai piedi dell'imperatrice
non gli piacciono le città, l'alta società e le sue relazioni mondane e i suoi vuoti galatei
paesaggi incontaminati, lande deserte e selvagge dei paesi nordici: in una natura libera e indomabile Alfieri vede lo specchio del suo io, diventando
precursore del Romanticismo
io lirico (sentimento), inquietudine, ricerca della solitudine, ribellione
quando Alfieri torna a Torino,
l'insofferenza per il potere e l' autorità
lo porta a rifiutare incarichi politici e amministrativi, a rifugiarsi in sè stesso
il suo disprezzo per il denaro e per la ricchezza lo avvicinano finalmente alla letteratura: il
1775
è l'anno della sua
conversione letteraria
prende di mira i nobili e l'alta società
: il nascere nobile lo avvantaggia nel poter disprezzare senza invidia le sue ridicolezze e abusi
la
prima tragedia
, che risale al
1775
, si intitola
Antonio e Cleopatra
, è ispirata al veneziano Giovanni Dolfin e le Vite parallele dello storico greco Plutarco
comprende che la
forma letteraria della tragedia
gli offre la
possibiltà di esprimere la potenza del suo sentire
attraverso l'Ars Poetica di Aristotele e la
catarsi
da voce sia alla volontà di ribellione politica sia all'irruenza delle
sue passioni
VOLLI, E VOLLI SEMPRE, E FORTISSIMAMENTE VOLLI
le sue tragedie trattano di eroi, principi che hanno conflitti interiori
trattati politici come
Della tirannide
: il tiranno va combattuto
si dedica esclusivamente alla
scrittura
che acquista un a
funzione catartica epolitica
, esortando i lettori al valore della libertà
egli riprende gli studi con tenacia e ostinazione
(classici della letteratuar italiana e latina) per cambiare al sua forma mentsi da chiuso provincialismo del regno sabaudo (piemonte, liguria, sardegna, valle d'aosta)
soggiorna a
Siena
e a
Firenze
, dove incontra la sua donna la contessa
Luisa Stolberg d'Albany
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