Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
LA DINASTIA GIULIO-CLAUDIA - Coggle Diagram
LA DINASTIA GIULIO-CLAUDIA
Tiberio
non il primo dei successori designati di Augusto
era descritto come schivo e crudele
figlio di Livia e Claudio Nerone
dovette fronteggiare Germani e Parti
tra il 14 e il 16 d.C. mandò il nipote Germanico a combattere i Germani, che sconfisse ripetutamente, acquisendo molta popolarità
successivamente lo mandò a combattere i Parti e nel 19 d.C. morì in circostanze poco chiare
ciò fece crollare la popolarità del principe, sospettato di averlo fatto uccidere
figlio di suo fratello Druso
lasciò lo Stato in floride condizioni economiche alla sua morte, nel 37 d.C.
lasciò Roma e si trasferì a Capri nel 26 d.C., lasciando il potere allo spietato prefetto del pretorio Seiano
la famosa "Campania Felix", luogo di ritiro di molti Romani di tutte le età storiche
quando scoprì che Seiano aspirava al trono lo fece arrestare e uccidere insieme alla sua famiglia
l'ultimo periodo del suo principato fu caratterizzato da dure repressioni e processi per lesa maestà
ci sono varie teorie
voleva sfuggire alle attenzioni della madre, molto invasiva
voleva liberarsi dello stress dell'ambiente romano
voleva dedicarsi ai piaceri del corpo
salì al trono nel 14 d.C.
Claudio
venne nominato imperatore dai pretoriani nel 41 d.C.
si stava nascondendo dietro a una tenda nel palazzo
scelto per dare stabilità e perché era molto più sobrio e tranquillo dei suo precedessori
era un anziano zio di Caligola e fratello di Germanico
era vissuto nell'ombra per molto tempo
era pieno di tic, balbuziente, zoppo e molto timido
era molto timido e avrebbe preferito stare in una biblioteca che governare; era, quindi, un erudito
in politica estera conquistò del tutto la parte meridionale della Britannia nel 44 d.C., rendendola una provincia
il primo popolo conquistato attraversando il mare
ebbe una vita sentimentale molto movimentata
la sua terza moglie, Messalina, da cui ebbe un figlio, Britannico, fu fatta uccidere perché sia era molto lussuriosa (in contrasto alla politica di Augusto), sia era stata parte di una congiura ai suoi danni
Britannico fu fatto esautorare e uccidere da Agrippina nel 55 d.C., a 17 anni
la sua quarta moglie, Agrippina "minor" (sua nipote, in quanto figlia di Germanico), da cui ebbe un figlio, Nerone, nel 37 d.C., lo avvelenò nel 54 d.C. per favorire la successione al trono di Nerone
riorganizzò la burocrazia, rendendola più efficiente grazie all'assegnazione ai liberti (scollegati dai giochi di potere e dall'influenza dell'aristocrazia romana) della segreteria imperiale
uno di questi liberti era Polibio, addetto delle grazie imperiali, a cui Seneca (esiliato in Corsica a causa di alcuni scontri con l'imperatore) scrive per chiedere la grazia, ottenendola
Nerone
quando sale al potere a 17 anni risente fortemente dell'influenza di sua madre Agrippina, del filosofo Seneca e del prefetto pretorio Afranio Burro
per lui Seneca scrive il "De Clementia", rifacendosi a pietà, eccellenza e perdono, tutte caratteristiche di Giulio Cesare
primo dei "Specula Principis", trattati su come governare
il più famoso è "Il Principe" di Machiavelli
dopo 5 anni di equilibrio (quinquennio felice), nel 59 d.C., fa assassinare la madre; nel 62 d.C. si sbarazza della moglie Ottavia e di Afranio Burro, mentre Seneca viene fatto ritirare a vita privata
Afranio Burro è sostituito da Tigellino, esecutore dei suoi ordini criminali
sposa Poppea Sabina, per cui fa costruire una villa a Torre Annunziata, vicino Napoli
deve affrontare una crisi economica
alza le tasse, quindi attira le ire delle classi più abbienti
deve affrontare l'Incendio di Roma nel 64 d.C., che brucia buona parte di Roma
sfrutta i lavori di ricostruzione per far costruire la "Domus Aurea", una fastosa reggia dotata anche di una stanza ottagonale con un pavimento rotante
vicino ad essa fa costruire una grandissima statua che lo raffigurava, il Colosso di Nerone, alto 110 piedi o circa 33 metri
viene poi abbattuta e lì vicino sorgerà l'Anfiteatro Flavio, o "Colosseo"
per costruirla viene drenata una zona semi-paludosa
tre teorie sull'incendio
l'incendio è di origine naturale o accidentale
Nerone l'ha fatto appiccare per far costruire la Domus Aurea
i Cristiani l'hanno appiccato
in un primo momento è la teoria più seguita e i Cristiani vengono duramente perseguitati
si dice che durante esso Nerone stesse cantando su un colle la sua opera, che parla dell'incendio di Troia
era un grande patito di cultura greca, poesia e corse
partecipa a competizioni come poeta e auriga
parte per un lungo viaggio in Grecia
nel 65 d.C. deve fronteggiare una congiura a cui fanno capo i Pisoni, una potente famiglia
essa è sgominata e i congiurati si suicidano o vengono uccisi
il poeta Lucano, il romanziere Petronio e Seneca stesso sono coinvolti nella congiura
muore suicida nel 68 d.C., quando la rivolta scatenata dalle legioni spagnole, comandate dal senatore Galba, raggiunge Roma
Caligola
era figlio di Germanico e Agrippina "Maior"
eletto console nel 12 d.C., ci fu grande commozione quando morì; Caligola aveva 7 anni
Agrippina fu mandata in esilio a Ventotene da Seiano, dove morirà di fame
le Romane morivano di fame o murate vive
salì al trono a 25 anni, nel 37 d.C.
il suo nome deriva dalla "caliga", un tipo di calzatura militare tipo stivaletto che indossava mentre accompagnava suo padre nell'accampamento in Germania
passò alla storia per la sua "crudelitas"
fu eletto principe dal Senato per la grande popolarità del suo defunto padre, credendo che si sarebbe comportato come lui, ma lui li smentì molto velocemente
umiliò e sfidò la classe senatoria
nominò senatore il proprio cavallo, "Incitatus"
fece uccidere molti senatori e il suo co-erede, Tiberio Gemello
ebbe rapporti con le sue sorelle e con uomini
violentò le mogli di alcuni senatori
Probabilmente Caligola non era pazzo ma voleva trasformare il principato in una monarchia assoluta, sul modello delle monarchie orientali
adottò atteggiamenti autocratici e un minuzioso cerimoniale ed impose l'obbligo dell'inchino davanti a lui (la famosa προσκύνησις persiana)
nonostante questo era molto popolare tra le masse grazie ai frequenti giochi e alle "frumentationes"
"Panem et Circenses", come disse Giovenale, autore de "Le Satire"
finanziate con i soldi del fiscus, sempre arricchito da sequestri e lasciti testamentari di senatori (costretti da lui)
del resto, molti nelle provincie orientali erano abituati a questo tipo di governo, quindi doveva solo uniformare i Romani a questa linea di pensiero
morì nel gennaio 41 d.C. in seguito a una congiura ordita da Senato e pretoriani