Si fa proclamare dal Senato nel 27 a.C. "consul maior", "augustus" (degno di venerazione) e "princeps senatus" (primo del Senato, a cui spettava il potere di convocare il Senato votare per primo riguardo alle proposte); 23 a.C., gli venne data la "tribunicia potestas" (diritto di veto dei tribuni della plebe, che lo rendeva inviolbile) e l'"imperium proconsulare maiut et infinitum2 (proprio dei proconsoli, potere superiore a quello degli altri proconsoli e senza limiti territoriali); nel 12 a.C., alla morte di Lepido, la carica di pontefice massimo
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