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MODALITA DI INTERVENTO SUI FAMIGLIARI MALTRATTANTI - Coggle Diagram
MODALITA DI INTERVENTO SUI FAMIGLIARI MALTRATTANTI
la maggior parte delle violenze e degli abusi avvengono all'interno della famiglia
occorre prendere in carico non soltanto la vittima ma anche chi maltratta
intervento sui famigliari maltrattanti è fondamentale sia per risultare introduttivo all'intervento sul minore che ha subito la violenza o vi ha assistito sia perché permette di agire alla fonte del problema e offrire opportunità di ristabilire l'equilibro famigliare
gli episodi in cui l'uomo attua violenza sui propri famigliari sono maggiori di quelli in cui la donna e l'autrice delle aggressioni
livello di intervento
si agisce in due piani
il primo
stimola la presa della consapevolezza del problema
si lavora sull'assunzione di responsabilità rispetto al suo comportamento del problema
si cerca di interrompere la ripetizione di quegli atti
il secondo
si approfondisce la storia personale del paziente
esplora con lui il significato che egli da alla violenza
LE FASI DEL INTERVENTO
la prima fase
concentra sulla violenza attraverso la descrizione precisa e dettagliata delle azioni compiute
ricostruendo e verbalizzando gli episodi di violenza il paziente assume maggiore consapevolezza
ripercorrendo nella propria mente quanto accaduto, soffermarsi sui pensieri e sulle emozioni private in quel momento gli permette di riconoscere i meccanismi di difensivi che vengono messi in atto , quali la negazione , banalizzazione e l'esternalizzazione
l'obbiettivo è di prevenire nuovi episodi di violenza tramite la presa di coscienza dei segnali che l'anticipano sia quello di apprendere strategie che possono interrompere la sequenza dei comportamenti aggressivi
seconda fase
focalizza sul senso di responsabilità a cui il terapeuta chiede di condurre un'analisi ancora più dettagliata dell'episodio violento facendogli scomporre l'azione in sequenze
in questo modo il paziente si concentra non solo nei momenti che hanno anticipato il comportamento violento ma anche sull'intenzionalità dell'atto compiuto fino ad assumere la responsabilità
questa fase il terapeuta utilizza tecniche specifiche perchè il paziente migliori la sua capacità di affrontare situazioni difficili dal punto di vista emotivo senza dover ricorrere alla violenza
terza fase
si concentra sulla storia personale del paziente e volta a comprendere le radici delle azioni violente
il terapeuta indaga sulle esperienze infantili del paziente , sull'educazione ricevuta e sul contesto socio-colturale
in questa fase approfondisce eventuali violenze subite o assistite durante l'infanzia o l'adolescenza ed eventuali concezioni di riferimento sul ruolo maschile
alcuni uomini violenti sono cresciuti all'interno di un contesto socio - colturale in cui la donna viene considerata inferiore all'uomo e questo li porterebbe a giustificare l'atteggiamento violento verso le sorelle, le mogli e le figlie
quarta fase
il paziente ha imparato a riconoscere come autore della violenza
il terapeuta si focalizza sugli effetti e le conseguenze che essa provoca sugli altri
egli cercherà di accrescere nel paziente la capacità di decentramento da sé stesso e di sviluppare in cui la capacità empatica
l'obbiettivo e quello di far cogliere al maltrattante sia il dolore e la paura provati dalla vittima sia la gravità delle azioni compiute ai suoi danni